Una bella masseria pugliese con trulli antichi e relax moderno

La Masseria Cervarolo è una costruzione con trulli anteriore al XVI secolo che sorge a 6 Km da Ostuni in provincia di Brindisi su un poggio, a 250 mt. sul livello del mare, dominante su una vasta e fertile pianura coltivata a viti e ulivi. Come molte masserie pugliesi i corpi di fabbrica sono stati modificati nel corso dei secoli in funzione delle produzioni e delle pratiche colturali. Il nome ‘Cervarolo” trae origine dalla presenza di cervi sulle ultime propaggini della Murgia quando erano coperte da densi boschi. Annessa alla masseria vi è una chiesetta del 1798 dedicata alla Vergine Addolorata, che fu un importante luogo di devozione come testimoniano i numerosi ex voto rinvenuti. Oggi vale la pena visitarla per lo splendido altare barocco policromo e i numerosi affreschi di soggetto sacro. I lavori di restauro, durati piu’ di cinque anni sotto la direzione dell’arch. Alfredo Fumarola di Bari, sono stati eseguiti nell’assoluto rispetto dell’architettura originaria.

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Il nome “trullo” è una dizione colta che deriva dal greco “troulos” (cupola); i contadini lo chiamano semplicemente “casedda”. In seguito al rinvenimento nella zona dei trulli di oggetti dell’età del ferro, si è pensato a una sua origine protostorica, ma i trulli più antichi giunti fino a noi risalgono solo al XVI secolo (quelli della Masseria Cervarolo sono d’inizio ‘600). In ogni caso risultano diversi, per materiali e grandezza delle pietre, dai nuraghi sardi e dai tholos micenei. L’unità modulare del trullo presenta una pianta di forma circolare sul cui perimetro sorge la muratura a secco di grande spessore. Questa soluzione, se da un lato restringe gli spazi interni, dall’altro, unita alla quasi totale assenza di aperture ad esclusione della porta d’ingresso, ne fa un interessante esempio di bioedilizia passiva.

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La bellezza arcaica di queste pareti chiare con soffitti a volta si può vedere solo in Puglia, perché qui usano da sempre le “chianche”, pietre locali di un bianco molto caldo, tagliate a forma di mattoni. Questo interno risale all’inizio del ‘600, quando il Salento era dominato dalla dinastia spagnola degli Aragonesi.

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La bellezza dell’architettura, soprattutto quella degli interni, è dovuta in gran parte all’antichità delle costruzioni, la cui più antica, la torre di avvistamento. Per risanare le parti ammalorate si è fatto ricorso a materiali recuperati nella stessa masseria, riutilizzando le vecchie chianche, le chiancarelle e i blocchi di pietra calcarea. Il risultato è una residenza di campagna straordinaria nelle forme e nei materiali, ma discreta e accativante nella sua eleganza senza eccessi. Alla Masseria Cervarolo sono legate leggende che durano tuttora, ad esempio si narra che nell’area della masseria la primavera arrivi con qualche settimana di anticipo e i contadini dei dintorni regolano le attività agricole in virtù di questo fenomeno. Ma più che di una leggenda si tratta di una realtà, anche se non è chiaro se lo si deve a un microclima o alla qualità del terreno.
Fu questa forse la ragione per cui nel millennio prima di Cristo gli antichi Messapi scelsero di insediarsi sulle alture di Ostuni, come dimostrano le antiche iscrizioni, e qualche secolo dopo una colonia di greci venne a fondersi con loro dando vita a quella magnifica esperienza di civiltà che fu la Magna Grecia. Una civiltà che marcò in modo indelebile l’aspetto di questi posti (con l’architettura spontanea “mediterranea” che continua ancora oggi) e il carattere estroverso e comunicativo dei salentini (gli antichi greci erano considerati dai romani dei chiacchieroni).
Le stanze più belle, che ricordano con le loro grandi volte gli interni romani tardo antichi, sono destinate al relax e alla conversazione serale, in alternativa all’assolato spazio della piscina. La divisione in diversi salotti permette di mantenere, anche negli spazi comuni, una certa privacy.

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Alfredo Fumarola si laurea in Architettura con il massimo dei voti e lode presso l’Università degli Studi di Firenze nel 1993 ed opera come architetto dal 1994. Dopo alcune esperienze di collaborazione, nel 1997 fonda FC Studio ed inizia ad occuparsi dei temi del vivere contemporaneo, con progetti di case, luoghi per il lavoro e per il tempo libero, che includono l’ideazione degli spazi e il disegno degli elementi che li compongono. Lo studio si avvale della collaborazione di un nuovo partner per lo sviluppo di temi di ingegneria ed impiantistica, ed assume la denominazione di FC&D Studio.

INTERNI AD ALTA DEFINIZIONE
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