Quando e come nasce la boiserie


Quando nasce?
Naturalmente non è possibile attribuire una data certa; l’ipotesi più plausibile sui motivi della sua origine sembra quella di dare calore alle austere e fredde murature dei castelli e palazzi medioevali.
La boiserie, così come gli arredi, segue il gusto del tempo, arricchendosi di riccioli e volute in epoca barocca, con grande uso di giustapposizione e sovrapposizione di pannelli, con il frazionamento pressoché infinito delle pareti

When did boiseries come about?
Needless to say it is impossible to attribute a specific date. The most plausible theory as to the reason boiserie came about seems to be to provide warmth to the austere and cold walls of medieval castles and palaces. Boiserie, as with furniture, followed the spirit of the times. During the Baroque period
they were embellished with curls and volutes; panels overlapped and were placed in juxtaposition,
the subdivision of walls being almost infinite

Negli edifici seicenteschi, la boiserie veniva utilizzata nelle sale di rappresentanza; nelle altre stanze veniva utilizzata una zoccolatura semplicemente divisa in pannelli, priva di decorazione.
È evidente l’analogia con la colonna classica o meglio con il plinto su cui poggia il fusto, in questo caso la parete.
Per i locali principali si utilizzavano pannelli consistenti in semplici rettangoli con modanature ben marcate, per lo più dorate, e le boiserie venivano dipinte anche con disegni complicati.
Le essenze utilizzate erano per lo più dolci, come il pino, anche se in casi particolarmente ricchi e di alta qualità si ritrovano pannelli di quercia, castagno, noce che non venivano dipinti ma lasciati a vista.
Talvolta essenze meno pregiate venivano dipinte con marezzature che simulassero l’aspetto di quelle più pregiate; talvolta le pannellature riproducevano l’effetto del marmo, utilizzato solo nelle sale di maggior splendore.
Degno di nota è l’utilizzo delle lacche a riprodurre l’effetto chinoiseries.
Verso la fine del Seicento gli architetti francesi e i loro clienti erano sempre più affascinati dall’idea di rivestire ampie porzioni di pareti con estese superfici di specchi.
In questo periodo i pannelli aumentarono di dimensione, mantenendo pressoché la forma rettangolare e, sempre in questo periodo, divennero di moda le pareti bianche con modanature ed intagli dorati.

In questa pagina: particolari di boiserie con pannelli dipinti in stile barocco.
Da notare l’uso del colore che viene dato al legno.

On this page, details of boiseries with panels painted in the Baroque style.
Notice the colour given to the wood.

Immagine di boiserie in Stile Impero e soggiorno con camino in marmo sovrastato da specchio.
È caratterizzata da festoni nel sovrapporta, decorazione nei portali e nella cornice perimetrale.

Picture of boiserie in Empire style and living room with marble fireplace with mirror above. It is characterised by festoons at the top of the door, and decorations in the portals and in the perimeter moulding.

Nel XVIII secolo si ritorna invece ad una certa austerità e razionalità: si ricerca l’uso del modulo costante, senza però escludere dal progetto la fantasia.
L’uso delle linee curve e sinuose è infatti pressoché illimitato, fino a raggiungere il culmine verso il 1730, durante il regno di Luigi XIV, quando il repertorio decorativo si arricchisce di elementi della natura: umani (amorini, mascheroni e
busti); animali (orsi, volpi, cani e conchiglie); vegetali (fiori, palme, rose) e minerali. Non mancheranno infine tutte le rappresentazioni di arti e mestieri, con i relativi attrezzi del mestiere, dalle armi agli attrezzi per il giardinaggio.
Sono questi gli innumerevoli temi che vengono affrontati nel periodo rococò.
Diversa si presenta la realtà anglosassone che, verso la fine del Settecento, sostituisce alle frivolezze, ai fregi, all’esuberanza decorativa del contemporaneo gusto francese, imperante in tutta Europa, quel mix di comfort e buon gusto inglese dell’epoca georgiana.
Nell’immaginario collettivo “boiserie” rimanda di fatto alle grandi biblioteche colme di scaffalature o agli ambienti da lettura dei club privati inglesi, decorati da pannellature in mogano con venature scure e lucenti che gli ebanisti locali importavano da Santo Domingo o dalle Bahamas.
Dall’Inghilterra lo “stile inglese” si diffuse nell’intero continente, in particolare nei paesi nordici, dove, si sa, i rigori delle temperature e la lunghezza dell’inverno fanno apprezzare in particolar modo un ambiente domestico intimo e “caldo”.

In buildings of the seventeenth century, boiserie was used in reception rooms; the other rooms had a wainscot
simply divided into undecorated panels. The similarity with classical columns, or rather with the plinth upon which rests the shaft – in this case the wall – is evident.
The main rooms used panels made of simple rectangles with clearly delineated mouldings, usually gilded, and boiseries were painted sometimes with complex motifs.
Soft woods such as pine were usually used, even if some of the more prized boiseries had panels in oak, chestnut, and walnut; these were not painted and were left in full view.
Sometimes wood species of lesser value were given a veining effect that imitated the more prized woods; alternatively a marble effect was created, although this was only used in rooms of particular importance.
Particularly noteworthy is the use of lacquers to create chinoiserie effects.
Towards the end of the seventeenth century, French architects and their clients were increasingly attracted to the idea of lining large wall areas with mirrored surfaces.
In this period, panels increased in size, their rectangular format remaining essentially unchanged, while white walls with mouldings and gilded intaglios became all the rage.
In the eighteenth century, there was a return to a certain austerity and rationality, which involved a search for the use of a constant module, albeit maintaining innovation. The use of curved and sinuous lines was almost unlimited, until reaching its zenith toward 1730, during the reign of Louis XIV, when natural elements were added to the decorative repertory: human beings (Cupids, grotesque masks, and busts) ; animals (bears, wolves, dogs, and shells); plants (flowers, palmarosa) and minerals.
There was no shortage of representations of arts and crafts, with relative tools of the trade, from weapons to garden utensils. These were the countless themes that were used during the rococo period.

Sopra: ancora particolari di boiserie con pannelli dipinti in stile.

Above, again details of boiseries with panels painted in style.

In un elegante ambiente con boiserie, un esempio di camino in nicchia. Una realizzazione arch. Luigi Vietti.

In a charming setting with boiserie, a fireplace. A Luigi Vietti architect work.

Dopo lo Stile Impero divenne di moda il cosiddetto “eclettismo”, di conseguenza le diverse stanze della casa venivano realizzate con lo stile ritenuto più adatto. Per la sala da pranzo ad esempio, veniva utilizzato uno stile solido e semplice, in contrasto con la leggerezza e la femminilità con cui erano arredati i salotti. Gli stessi colori utilizzati perseguivano questa idea; nelle sale da pranzo e nelle biblioteche i toni erano scuri, toni chiari per gli altri locali.
Con l’avvento dello stile Liberty, fenomeno tipicamente urbano, nasce l’uso di attingere direttamente dalla natura impressioni ed aspirazioni, tutto ciò con lo scopo di ingentilire l’animo, contemplando fiori, piante o animali.
Ciò non si risolve in una fredda riproduzione della natura, ma in una natura che sia sorgente di ispirazione.
Da notare come questo stile fu raramente utilizzato per interni domestici completi, ciò a causa della complessità delle forme. Si hanno infatti testimonianze per lo più in negozi e ristoranti. L’aspetto delle stanze si alleggerisce con l’utilizzo di colori chiari e il bianco ed il crema diventano i colori predominanti. Dopo l’Esposizione delle Arti Decorative, tenutasi a
Parigi nel 1925, diventa “di moda” la cosiddetta Art Deco: non si tratta di una tendenza stilistica unitaria, ma di un orientamento estetizzante, di un ritorno all’Ebenisterie della grande tradizione Francese.

– Elegance and linearity verging on monumentality and a courtly style; elements that give furniture a look of restraint and composure with a return to the fixed module, providing a feeling of coldness and silence that we come across in the rigid squaring off of furniture structures.
Also appearing are mouldings, ornaments, sphinxes, leonine heads, and eagles in wood and bronze, together with the appearance of the Napoleonic ‘N’ in a laurel crown.
The woods used are: dark mahogany from the Antilles and Cuba, or maple, rather than the root of the yew tree or olive wood; painted furniture, by contrast, is rare.
After the Empire style, the so-called “eclectic style” took hold, and in view of this the various rooms of the house were decorated in whatever style was considered most appropriate.
In the dining room, for instance, a solid simple style was used that contrasted with the lightness and femininity with which living rooms were furnished.
Colours followed the same idea so that dark hues were used in dining rooms and reading rooms, and lighter colours for the other rooms.

In questa pagina, a destra: particolare di un progetto di un ambiente seicentesco rivestito in boiserie, con riquadrature lineari ed inserimento di decori.
A fianco: particolare di un progetto di un ambiente settecentesco.
In questo caso è evidente la ricchezza della decorazione, dei pannelli e delle lesene.

On this page, right, detail of a project for an eighteenth century room lined with boiserie, with linear squaring and decorative inserts.
Shown here, detail of a project for an eighteenth century setting. In this case there is an evident wealth of decoration, panels, and pilasters.

A sinistra: un particolare di boiserie con pannelli dipinti in stile barocco.
Qui sopra: progetto di un salone in stile gotico, con zoccolatura in boiserie a cassettoni, sovrastata da modanature in gesso e inserimento del camino in marmo. Soffitto a cassettoni.

Left, detail of boiseries with panels painted in the Baroque style.
Above, project for a Gothic style hall, with wainscot in coffered boiserie, plaster moulding above, and marble fireplace.
Coffered ceiling.

Nell’Art Deco tutto si impone in senso prepotentemente artificiale: i mobilieri impiegano legni rari provenienti dalle Colonie; alcuni di questi sono trattati con la lucentezza del raso o disegnati come le radiche. Su queste essenze preziose bastava solo un profilo di ebano o di bronzo perché il tutto diventasse ornamento. Come si vedrà, appare evidente una connessione diretta tra Liberty e Art De
co. Si è osservato più volte che la produzione iniziale di oggetti era destinata ad esaltare il culto del lusso, del pezzo unico; si trattava quindi di una produzione per le classi abbienti ma si è pure osservato che più avanti il Deco guadagnò anche il favore delle classi medie e piccole borghesi. Uno dei principi formali prevalenti è quello del predominio della linea che, a differenza del Liberty, non è più fluida ed ondulata bensì secca, piegata ad angolo sino ad arrivare al tipico andamento a zig zag.
La stilizzazione Deco produce dunque effetti contrari a quelli Liberty. Oggi tuttavia possiamo facilmente accogliere la boiserie anche nelle nostre case, per acquisirne tutti i vantaggi di eleganza e confortevolezza. Se l’eleganza intramontabile della boiserie in mogano è riproposta per ambienti dove è ricercata l’atmosfera della tradizione anglosassone, nuovi colori si prestano ad esaltare tutta la luminosità mediterranea, come il bianco, le tonalità pastello dei gialli e dei verdi o quelle decise e brillanti di certi blu.
Inoltre l’elegante semplicità della decorazione e l’accurata soluzione dei dettagli, rende oggi la boiserie adatta ad ogni progetto di arredamento.
Molte infatti sono le possibilità di impiego, dalla casa di nuova costruzione a quella da restaurare, ovunque si desideri accrescere la qualità dell’architettura d’interni.

With the advent of Art Nouveau, mainly in cities, came the fashion of drawing directly from nature to create impressions and aspirations, all with the intention of refining the spirit as it contemplated flowers, plants or animals.
This was not just a cold reproduction of nature; it was the use of nature as a source of inspiration.
It is interesting to note how owing to the complexity of forms this style was rarely used for entire domestic interiors.
In fact the style was predominantly used in shops and restaurants.
These prized species needed only an ebony or bronze contour for everything to become ornamental.
As will be seen, the link between Art Nouveau and Art Deco is evident.

The look of rooms became lighter thanks to the use of light colours, white and cream having the lion’s share. After the Exposition Internationale des Arts Décoratifs held in Paris in 1925, so-called Art Deco became fashionable. This was not a single stylistic tendency as such, but a turn to aesthetics and a return to the great French tradition of cabinet making. In Art Deco everything asserts itself in a decidedly artificial manner: furniture makers used rare woods from the colonies, and some of these were given a satin finish or a root pattern.
These prized species needed only an ebony or bronze contour for everything to become ornamental.
As will be seen, the link between Art Nouveau and Art Deco is evident.
We have already seen how the initial manufacture of articles was aimed at setting off the cult of luxury, the unique piece; this type of production was therefore for the well-to-do, yet we have also seen how later on Art Deco gained the favour of the middle classes and bourgeoisie as well.

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