Classico e Moderno: due stili un’unica casa progetto di Paolo Bonini, Una classica abitazione disposta su due livelli, con locali comunicanti tra loro tramite lunghi corridoi si è trasformata, con un intervento sulle murature interne, in una casa con spazi pienamente sfruttabili, decostruiti e moderni, pur mantenendo la sua identità all’esterno: un edificio all’interno di un altro edificio.
L’intervento riguarda la ristrutturazione di un’abitazione unifamiliare disposta su due livelli, con la zona giorno al piano terreno e la zona notte al primo piano. La pianta dell’edificio, con una superficie di circa 90 mq per piano, è tipica degli anni ’50, con uno sviluppo rettangolare e poco sfruttabile, in quanto i locali sono disposti longitudinalmente lungo un corridoio. I vincoli considerati nella progettazione, riguardavano la scala di comunicazione con il primo piano che non poteva essere spostata, la posizione delle finestre e parte della zona notte da non sottoporre a ristrutturazione. Composizione flessibile: L’idea progettuale è basata sulla decostruzione dello spazio interno, in quanto l’edificio, esternamente, non ha subito interventi, lasciando inalterate le sue caratteristiche e la “sua storia”, mentre all’interno si è cercato di reinterpretare lo spazio abitativo al fine di renderlo sfruttabile e moderno. Nelle foto: L’ingresso è una parte fondamentale della casa, un invito ad entrare nel nostro universo domestico. Un’area che descrive l’atmosfera e lo stile della casa da valorizzare con luci e specchi. Il primo piano Al primo piano l’intervento riguarda la zona in prossimità della scala, con la realizzazione di una camera da letto matrimoniale, con annessa cabina armadio e bagno padronale. Il lungo corridoio, necessario per accedere all’ulteriore zona notte, è valorizzato con un controsoffitto e con l’inserimento di una parete curva illuminabile con faretti a fascio luminoso orizzontale. La scala, che in una soluzione ottimale sarebbe stata inserita anch’essa in posizione baricentrica rispetto all’abitazione, non ha subito interventi tranne che per la nuova soletta del primo piano anche per ridurre l’altezza del vano scala, eccessiva rispetto alla larghezza della scala. Per sfruttare lo spazio della camera, in prossimità del pianerottolo della scala sono previsti dei gradoni di altezza diversa, per il passaggio sottostante delle persone e per l’inserimento del letto matrimoniale disposto a 45°; ad intervento ultimato e con l’arredamento i gradoni non saranno più visibili. Nel bagno padronale, disposto su due livelli, i sanitari sono schermati da una quinta curva realizzata in muratura e da un corpo radiante a vela; sulla parete in cui viene posizionata la vasca da bagno viene previsto un top in granito per la zona lavabo, con uno specchio e una veletta, eseguiti entrambi a disegno, per i faretti.
Nelle foto Nella cucina “Time”di Lucci Orlandini Design si rafforza il concetto di spazio percepito. La linearità e la semplicità del design creano continuità tra tutti gli elementi. La cappa in acciaio inox “modello depositato” si fonde con la linea dei pensili grazie al suo morbido disegno creato dalla doppia curvatura asimmetrica. Snaidero In queste foto alcune soluzioni proposte dalll’architetto e Interior decorator Marco Stefanoni per la cucina, la camera da letto e il bagno dove è possibile percepire tutta l’immediatezza di un’intuizione, di idee che prendono forma dal confronto dell’architetto sia con le richieste della committenza, sia con lo spazio preesistente. Vibrazioni da interpretare e da coniugare per rendere la casa un autentico spazio vivibile. Un’area di sogni e di desideri che l’architetto deve essere in grado di concretizzare mediando spesso esigenze contrapposte. Open space: una scenografia per un’ambiente unico progetto di Alessandra Sironi, architetto Il progetto nasce dall’esigenza di rendere attuale ed abitabile un alloggio composto da due locali con un altezza di circa 5 metri. Ciò consente di realizzare un soppalco collocando la camera da letto al piano superiore. La valorizzazione dell’altezza del locale porta a demolire il controsoffitto esistente e a creare un open space, con più zone abitative: cucina, soggiorno, bagno e angolo relax. Giocando con una parete obliqua e un’illuminazione studiata, l’appartamento si esprime in tutte le sue potenzialità. L’appartamento oggetto di ristrutturazione di proprietà di una giovane coppia, è situato al piano terra di un edificio storico di fine ‘800 in S. Agata, provincia di Milano. La caratteristica dell’edificio di essere affacciato direttamente su strada e di avere un’altezza di circa cinque mt, consente di realizzare un soppalco collocando la camera in una zona appartata (sopra il soppalco). Il progetto nasce, quindi, dalla considerazione di alcune esigenze: rendere attuale ed abitabile un alloggio composto da due locali (probabilmente camera e cucina) con soffitto ribassato e servizi igienici esterni, in cortile. open space Valorizzare l’altezza effettiva del locale creando un open space e demolendo quindi il controsoffitto esistente. Gli elementi che contraddistinguono il progetto appartengono alla scenografia, al mondo teatrale (quinte, effetti luminosi etc.) e sono due: la parete diagonale e l’illuminazione naturale e artificiale diffusa e concentrata. La luce naturale che penetra di giorno favorisce l’ambiente, che richiama le varie tonalità del bianco, dell’avorio, del beige. piano terra La luce della sera, articolata su vari livelli, rende l’abitazione interessante anche esternamente L’INGRESSO: posto sul lato sinistro della pianta, l’ingresso si apre nella zona soggiorno che è caratterizzata dalla presenza di lampade sinuose poste di
La direzione è evidenziata anche dall’illuminazione tenso, una fascia luminosa ad altezza 3 mt., che unisce le diverse zone d’uso dell’abitazione. Ogni area è, inoltre, dotata di punti luce che ne caratterizzano l’atmosfera. LOCALE BAGNO: nel bagno i sanitari sono disposti lungo la parete inclinata e sono inseriti in una nicchia delemitata da una pavimentazione in tesserine vetrose che ritagliano in modo preciso il blocco igienico rispetto al resto della stanza da bagno. PARETE INCLINATA: L’armadio-contenitore inserito nella nicchia contrapposta, si allinea al filo esterno della parete creando, tramite le luminose ante in specchio acidato, un continuum fra luce e arredamento. La pavimentazione è in parquet. La zona relax sfrutta il disimpegno e lo spazio ricavato nel sottoscala: una libreria a parete, una chaise-longue, un carrello di cristallo, sono i protagonisti di questa quinta scenica. PIANO SUPERIORE: adibito a zona notte, è caratterizzato da una scatola ed una passerella in legno e metallo rischiarata da archi luminosi disposti verticalmente al fine di illuminare la parte superiore della parete. LUCI TENSO: La zona letto è sottolineata da luci tenso disposte a semicerchio ed ancorate al soffitto tramite cavetti di acciaio. La mancanza di un guardaroba in vicinanza immediata del letto è compensata dall’ampio cassettone e dall’armadio a piano terra adibito a guardaroba e a contenitore per stoviglie.
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