Passato e futuro della scultura in Val Gardena.

Le origini della scultura lignea gardenese risalgono alla metá del XVII secolo. In un manoscritto intitolato ‘Diario del 1754, annotazioni di un funzionario della corte di Innsbruck’, si nominano cornici intagliate in legno vendute da donne gardenesi.

Originariamente la prima famiglia di intagliatori furono i Trebinger, poi seguirono i Vinatzer (scultori molto dotati che impararono da maestri veneziani) e si ricorda anche Dominik Mahlknecht come scultore alla corte del Re di Francia. I gardenesi che fino a quel periodo commerciavano oggetti di uso comune, come utensili per la casa intagliati in legno, capirono che da questa attività si potevano ricavare ulteriori guadagni indispensabili alle famiglie numerose e indigenti. La loro inattività nel lungo periodo invernale, dovuto alla neve e al freddo, fece si che divenne la fonte primaria di guadagno. Per questi motivi divennero intagliatori di giocattoli; dalle forme grezze e dalle proporzioni ancora da collimare, ma con una chiara idea della potenzialitá di questo prodotto e soprattutto dell’attività artigianale. Verso la metá del ‘700 il numero degli intagliatori era stimato in 40/50. Negli anni successivi ci fu un aumento vistoso dovuto alla rapida diffusione di gioccatoli in legno, le tecniche d’intaglio si perfezionarono ottenendo una crescita artistica notevole sino a raggiungere nel 1788, il numero di 300 scultori. Questa espansione fu possibile grazie ai giocattoli. Nel XIX secolo gran parte della popolazione gardenese era occupata nell’industria casalinga dei giocattoli e si instaurò un regime di produzione in serie, alla quale si dedicava l’intera famiglia. La bottega ed il laboratorio era la Stua (la camera di soggiorno), unico ambiente riscaldato. Nel 1807, Steiner riferì: “Ogni Stua di contadini assomiglia ad una fabbrica in miniatura”. Ci fu un eccezionale miglioramento artistico nella produzione di statuine per il presepio, di animali, di teste ornamentali, bambole e di fantasiosi giocattoli. La necessità di un miglioramento della formazione artigianale portò la fondazione della prima scuola di disegno e arte nel 1825; inoltre si necessitava di una organizzazione di vendita efficente richiedendo la costituzione di una nuova categoria commerciale: i piazzisti. Infine la formazione di artisti locali e l’immigrazione di artisti forestieri influirono positivamente sulla produzione e sulla differenziazione dell’offerta. La continuità di quest’attività artigianale, quasi sempre tramandata da padre in figlio, la capacità di rinnovarsi, di specializzarsi e adattarsi al mercato e non di meno della creatività artistica ladina, hanno fatto si che questa valle non formasse solo diligenti artigiani ma anche notevoli artisti capaci di creare pezzi unici universalmente riconosciuti. (Luca Iannello)

IL BOCCASCENA DEL FUOCO. Affrontare il tema del camino non è impresa da prendere alla leggera, questo oggetto così familiare e inamovibile che accompagna tutti i momenti della nostra vita, di così antica tradizione, è, infatti, per le sue problematiche spaziali, strutturali, statiche, funzionali ed estetiche simile a un’architettura. Oggi le aziende, offrono termocamini prefabbricati paragonabili a vere e proprie caldaie che permettono il riscaldamento di tutta la casa e dell’acqua sanitaria. Questo apre nuove e infinite possibilità, per il boccascena del fuoco che abbandona la funzione di semplice elemento d’arredo e si trasforma in una vera e propria opera d’arte. Un vero e proprio tocco di classe per ambienti unici ed esclusivi con le sculture degli artisti di unika per il boccascena del fuoco. Tutti realizzati a mano. L’iniziativa, giunta quest’anno alla seconda edizione, è nata su iniziativa ARTE-FENCE L’ARTE APPLICATA AL CAMINO in collaborazione con unika scultori Gardena cooperativa e ha dato vita a un nuovo filone creativo che grazie alla straordinaria energia progettuale e creativa degli scultori di unika, si concretizza in prototipi, di nuove forme decorative per inedite scenografie del fuoco nel paesaggio domestico. Nell’ambito della manifestazione PROGETTO FUOCO, saranno in mostra i bozzetti degli artisti soci di unika che si sono misurati con il progetto camino, e uno di questi diventerà realtà, scolpito a grandezza reale.

Fonti: Othmar Moroder, L’artigianato artistico della Val Gardena, volume a cura dell’APA-LHV Sezione Artigianato Artistico Gardenese
La vedla chiena de gherdeina, Rita Stablein e Robert Moroder
Esposizione dell’artigianato artistico della Val Gardena, Palazzo dei Congressi di Ortisei. Sport Hotel Hell a Ortisei.

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