Rinascimento tirolese

Una casa dalla lunga storia, sorta nel lontano 1582 e più volte restaurata, oggi trova nuova vitalità nell’arte contemporanea e nel risparmio energetico

Coordinare il nuovo con l’antico è uno dei problemi principali cui si trova di fronte l’architettura contemporanea. E il problema oggi è accentuato dalla ricerca del risparmio energetico. Per questa casa di Laudes, l’Arch. Kapeller ha ricevuto il premio per “l’ottimizzazione energetica nelle ristrutturazioni” della Provincia autonoma di Bolzano. 
La motivazione del Premio già dice molto: “Conservazione della sostanza storica, architettura ed efficienza energetica vanno di pari passo. Estetica e tutela architettonica non penalizzano il comfort abitativo…
La qualità del restauro e dei nuovi elementi è molto elevata e crea un ambiente denso, valorizzato dalla vitalità delle superfici…”
Un dato da mettere subito in evidenza: prima dell’intervento il fabbisogno annuo per il riscaldamento della casa era di 132 kWh per metro quadrato; dopo l’intervento il fabbisogno di energia per il riscaldamento si è ridotto a 65 kWh/mq.
Come si è ottenuto questo risultato? «Devo premettere che, trattandosi di edificio storico – spiega Christian Kapeller – la sua architettura è rimasta immutata e le variazioni aggiunte sono state apportate avendo cura che non si sovrapponessero in alcun modo sull’esistente.

La facciata attuale, identica all’originale; l’ingresso col mobile in legno la cui superficie è elaborata da Esther Stocker, un’altra vista del salone al primo piano; tre immagini relative alla scala per accedere al sottotetto e del sottotetto stesso; una vista dello stemma dello stube originario; una vista dell’ambiente seminterrato; due viste del salone al primo piano.

La casa constava di due piani abitati, più soffittaripostiglio e cantina usata a volte come stalla.
Ora i due piani, seminterrato e sottotetto, sono stati resi abitabili. Si vede l’ambiente dove stava un corridoio, al piano superiore: il cui spazio è stato utilizzato per ricavare un salone. Si nota bene la differenza tra i legni antichi del soffitto, che sono stati tutti mantenuti, e il nuovo elemento inserito che contiene la scala per accedere al sottotetto.LE SUE VENATURE RACCONTANO IL TRASCORRERE DEGLI ANNI. QUANDO È ELABORATO IN ELEMENTI COSTRUTTIVI, FOSSE ANCHE SOLO TRAVI, DI PER SÉ PRIVE DI VALORE ARTISTICO, IL LEGNO COMUNQUE RESTA COME TESTIMONIANZA. IN QUESTA CASA DEL ‘500, LE TRAVATURE SONO QUELLE ORIGINARIE. LA STUBE, CIOÈ LA STANZA RIVESTITA IN LEGNO DOVE NELL’INVERNO LA FAMIGLIA E GLI OSPITI SI RIUNISCONO PER GODERE DEL MAGGIORE ISOLAMENTO TERMICO CHE TALE MATERIALE CONSENTE, È STATA AGGIUNTA IN EPOCA SUCCESSIVA, MA COMUNQUE HA GIÀ VALORE STORICO. LA COLORITURA DEL LEGNO, DELLE TRAVI E DELLA STUBE, DI PER SÉ EVIDENZIA LE DIFFERENTI ETÀ DI QUESTI ELEMENTI, CHE SONO STATI CONSERVATI ESATTAMENTE COM’ERANO. QUI L’INTERVENTO SI È LIMITATO ALLA PULITURA DELLE SUPERFICI. NELLA SCALA DI ACCESSO AL SOTTOTETTO E NELLA PAVIMENTAZIONE DELLO STESSO INVECE SI È USATO LEGNO NUOVO. LO STESSO VALE PER TUTTE LE ALTRE PARTI DELLA CASA: L’ESISTENTE È STATO RESTAURATO, I NUOVI INSERIMENTI SI DISTINGUONO PER FATTURA E DISEGNO. LE ESSENZE USATE SOLO ABETE E CIRMOLO, GLI ALBERI TIPICI DELLA ZONA.Così i muri, la copertura, le aperture, le porte… sono tutti originali. Del resto l’edificio era in ottimo stato». La motivazione dell’intervento è solo tecnica?
«Non precisamente. I proprietari della casa hanno visto un mio precedente intervento, un hotel ristrutturato a Glorenza, cittadina storica della Val Venosta. Inserii elementi contemporanei nell’architettura antica, trovando un’armonia tra passato e presente. Lo stesso mi hanno richiesto di fare nella casa di Laudes».
Quali gli inserimenti nuovi in questa casa?
«Forse quello che più balza all’occhio è il grande armadio inserito al piano terra, nell’ingresso: un elemento dalle superfici a strisce bianche e nere, elaborato sul piano artistico da Esther Stocker. Contiene servizio igienico e guardaroba: rende funzionale l’ingresso, apportandovi un tocco di contemporaneità ma senza incidere sull’architettura originaria. Altri interventi hanno riguardato la resa all’abitabilità della cantina e della soffitta, oltre alla scala per accede a quest’ultima. Le coibentazioni sono state realizzate solo in questi due livelli ora resi abitabili, con lana di legno e altri accorgimenti state of the art».Inizio e sbarco della scala che conduce al sottotetto. Questa è inserita in un elemento aggiunto che si distingue nettamente dall’esistente sia per disegno sia per cromia: esso funge anche da armadio e, grazie alla nicchia allo spigolo, da sedile.
Nella foto al centro: uno dei 4 saloni ricavati nella casa. A sinistra: un ambiente seminterrato.
Alcuni particolari: una porta, una nicchia, la scala tra piano terra e primo piano.
Una stanza al piano superiore. La boiserie è stata totalmente smontata e restaurata prima di essere ricollocata. Per non modificare la pavimentazione, l’impianto di riscaldamento qui è stato inserito nello zoccolo: se ne nota lo spessore. Altrove, dove possibile, il riscaldamento avviene attraverso pannelli inseriti nello spessore del pavimento.NELL’ALTA VAL VENOSTA, LAUDES CONSERVA IL FASCINO DELLA MONTAGNA: È UN LUOGO DOVE ANCORA SI PUÒ APPREZZARE IL SILENZIO, LONTANO DALLE VIE DI TRAFFICO. NELLA CHIESA DI SAN LEONARDO DEL XV SECOLO SI TROVANO AFFRESCHI PREGEVOLI DELLA SCUOLA DI HANS SCHNATTERPECK. E UN MUSEO ETNOGRAFICO PERMETTE DI CONOSCERE GLI UTENSILI CHE ACCOMPAGNAVANO LA VITA QUOTIDIANA NEI SECOLI PASSATI. VICINA STA MALLES, NOTA PER LE SUE TANTE CHIESE TRA LE QUALI SAN BENEDETTO, DELL’VIII SECOLO, UNA DELLE CHIESE PIÙ ANTICHE DEL TIROLO.
LE PITTURE E GLI AFFRESCHI CAROLINGI CHE RECA ALL’INTERNO SONO TRA I PIÙ ANTICHI DELL’INTERA AREA DI LINGUA TEDESCA E RIPORTANO L’UNICO RITRATTO AL MONDO DI UN SIGNORE FEUDALE FRANCONE. MOLTO IMPORTANTE ANCHE LA TORRE “FRÖLICH”, RISALENTE AL 1247, A BASE ROTONDA CON MURO PERIMETRALE DI CIRCA DUE METRI: UN TEMPO LE SORGEVA ACCANTO UN CASTELLO POI DISTRUTTO. MA LA CARATTERISTICA EMINENTE DEL LUOGO È L’AMPIO PANORAMA: UN PIANORO IN QUOTA DOVE LA VISTA SPAZIA TUTTO ATTORNO SU PRATI VERDEGGIANTI E APERTI.
SUL VICINO MONTE WATLES SI PRATICANO GLI SPORT INVERNALI.NATO A SILANDRO (BOLZANO) NEL 1971, HA CONCLUSO GLI STUDI IN ARCHITETTURA ALL’ UNIVERSITÀ DI INNSBRUCK (AUSTRIA) NEL 1999, E DAL 2002 HA APERTO IL PROPRIO STUDIO PROFESSIONALE A SILANDRO. HA COMPIUTO MOLTE OPERE NEL CAMPO DELLA RISTRUTTURAZIONE: RISTRUTTURAZIONE DEL MASO OBERJUVAL (DEL 1400), RISTRUTTURAZIONE DI UNA CASA DEL 1584 A TUBRE, RISTRUTTURAZIONE DEL MASO SAN LUCIO A CORCES (DEL 1400). E HA REALIZZATO DIVERSI INTERVENTI TOTALMENTE NUOVI, TRA CUI DIVERSE ABITAZIONI E ALBERGHI IN VAL VENOSTA E LA SCUOLA MATERNA DI SILANDRO. OLTRE AL PREMIO PER L EFFICIENZA ENERGETICA DELLE RISTRUTTURAZIONI DEL 2010, HA VINTO IL CONTRACT WORLD 2008 E IL PRIMO PREMIO NEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE CHE HA DATO LUOGO ALLA REALIZZAZIONE DELLA SCUOLA MATERNA DI SILANDRO.Non visibile nelle foto, il riscaldamento della casa deriva da una stufa a pellet posta nella cantina: un sistema ecologico e molto adatto agli ambienti montani

Il riscaldamento è assicurato da una stufa a pellet collocata in cantina. Il pregio di questa casa di Laudes risiede in questa equilibrata associazione di antico e moderno: i nuovi inserimenti sono discreti ma chiari. Aggiunte di stile contemporaneo, non imitazioni.

Vi sono molti bagni: luoghi dove sia il design sia la funzionalità sono prettamente contemporanei.
La tradizione si conserva nell’uso del legno, nei ripiani su cui poggiano i lavelli e ripostigli.
Una camera da letto con elementi di design: la cui essenzialità li rende adatti a testimoniare il presente e a dialogare col passato (le realizzazioni in legno sono della Falegnameria Weiskopf).CENTRALITÀ DEL PROGETTO: ABITABILITÀ AMPLIATA A SOFFITTA E CANTINA, INTERVENTO CONTEMPORANEO COORDINATO CON L’ESISTENTE.
INNOVAZIONE: TECNOLOGIE MODERNE PER L’ISOLAMENTO TERMICO NELLE PARTI RISTRUTTURATE, ARTE E DESIGN CONTEMPORANEI.
MATERIALI: LEGNO E I MATERIALI ESISTENTI.
NUOVE TECNOLOGIE: STUFA A PELLET, PANNELLI A PAVIMENTO E NELLO ZOCCOLINO PER IL RISCALDAMENTO.

Nelle cucine tirolesi era tipico affumicare lo speck: per questo il soffitto era sempre annerito dal fumo. Lo stesso in questa casa. Ma qui il soffitto è stato ripulito e ripitturato:
in nero, per conservare la tradizione.

La cucina, col soffitto voltato di colore nero, cui fa contrasto il bianco delle pareti: una mensola inquadra la parte dove stanno lavelli e fornelli. Nella fascia centrale: diversi particolari “storici” della casa, rimasti inalterati. Il corridoio trasformato in salone al piano superiore.

APPROFONDIMENTO
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