Progetto di Rossella Mombelli, architetto Una dimensione naturale per la casa Durante il Movimento Moderno, Le Corbusier (1920) inaugura l’utilizzo del tetto piano verde offrendo al committente la possibilità di avere un giardino, uno spazio vivibile in più. Si offre inoltre un nuovo biotopo (cioè una stanza ecologica) ad animali, piante e naturalmente, a noi stessi.I vantaggi del tetto verde sono molteplici, di tipo economico e di tipo ecologico. Il pacchetto isolante, il substrato e le piante stesse costituiscono un sistema in grado di migliorare il microclima ambientale consentendo un’evaporazione fino al 70 – 90% dell’acqua contenuta nello strato di superficie, e alleggerendo il carico d’acqua della rete dei canali di smaltimento dell’acqua piovana. La presenza di piante ed essenze erbose sul tetto diminuisce da un lato la quantità di polvere e di agenti inquinanti trasportati dal vento nelle vicinanze della casa; dall’altro lato mantiene la temperatura superficiale intorno ai 25°, invece di 80° come succederebbe a parità di condizioni atmosferiche su una superficie catramata di un tetto piano. Conseguenza di ciò è l’allungamento della vita dei materiali del manto di copertura e dei vari strati sottostanti. Il tetto piano verde offre la possibilità di avere un giardino, uno spazio in più dove
poter vivere all’aperto con molteplici vantaggi: economici, climatici, ecologici. Si migliora anche l’insonorizzazione: fino a -3 dB esternamente, e fino a -8 dB all’interno. L’isolamento è ottimo: fino al 50% in più di risparmio di calore altrimenti disperso. Esistono due tipi di tetti verdi: uno detto a coltivazione estensiva, l’altro a coltivazione intensiva. Potrete optare per l’una o per l’altra a seconda delle vostre esigenze e dell’utilizzo che vorrete fare di questo nuovo e interessante spazio all’aperto. L’estensiva implica un substrato costituito prevalentemente da componenti minerali e meno spesso (5 10 cm.) in quanto potrete interrare solo piantine tappezzanti, piante grasse e muschio, cioè piante o essenze con una lunghezza di radici contenuta. Essendo il substrato meno spesso e di conseguenza meno pesante (circa 50 – 150 kg/mq) avrete meno problemi e potrete anche adattare flessibilmente situazioni esistenti a tale tipo di sistema. Adatto per tetti piani o per tetti a falde, il tetto a piantumazione estensiva necessita, dopo il primo o il secondo anno dell’impianto, di uno o due controli annuali, ma tutto sommato questo tipo di manutenzione mantiene una certa autonomia, non richiede cure particolari né potature. Inizialmente bisogna preparare un terreno adatto alle piante scelte, in seguito esse si rigenereranno e si nutriranno da sole. Sia i costi di realizzazione che quelli di mantenimento saranno quindi contenuti. Per quanto riguarda invece il tetto con coltivazione intensiva si tratta di un vero e proprio giardino con prato, piante e alberi: sarà quindi necessaria una cura particolare. Nelle foto: Questa soluzione non si dimostra particolarmente flessibile e adattabile al costruito; infatti i carichi saranno particolarmente elevati ( a partire da 150 Kg/mq) per uno spessore di substrato che può arrivare a 80 cm. potrà essere impiegata una vasta gamma di essenze e di tipi di piante: tappeti erbosi, erbacee perenni, cespugli, arbusti, alberi. Nel caso del tetto verde estensivo avrete una superficie a verde e con fiori con tutte le funzioni ecologiche, se invece opterete per il tetto verde intensivo avrete un giardino sopra la vostra casa. Per quanto riguarda le piante, trovandosi spesso in condizioni climatiche estreme, in quanto molto esposte, devono essere scelte resistenti alla siccità, alle radiazioni solari, al gelo e al vento; devono tollerare eventuali gas di scarico e avere grosse capacità rigenerative.Saranno piantate in primavera, fino a maggio – giugno in mdodo tale da farle attecchire prima dell’arrivo dei mesi più caldi. Quando acquisterete le piante o gli arbusti, informatevi in modo specifico quando vanno piantati, quale tipo di concime o di terra va usato, quanti se ne possono piantare al mq. quale cura bisogna dare ad ogni singola essenza. Scelte le piante si può realizzare il giardino: si impiegheranno diversi strati con specifici spessori.
Il primo strato fondamentale è il terriccio attaccato alle radici delle piante che dovrà avere tutte le maggiori caratteristiche perfettamente in regola: dal valore del PH, al contenuto di sostanze nutritive fino alla permeabilità dell’acqua. Il substato invece dovrà essere resistente al fuoco e al calore raggiante, sarà appoggiato su uno strato drenanate isolato da uno speciale telo filtrante che impedisca il dilavamento del su
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