Il rosso e il legno a Courmayeur

Nel centro del paese una lunga mansarda è stata ristrutturata da professionisti del luogo secondo il gusto valdostano.
A long mansard in the centre of the town has been renovated in the style of the Valle d’Aosta.

Progetto dell’architetto: Paolo Picco di Pre’ Saint Didier
Realizzazione dei: F.lli Risso di Courmayeur.
Servizio di: Luisa Carrara
Foto di: Athos Lecce
Testo di: Walter Pagliero

È facile dire che in Val d’Aosta si mescolano gusto italiano e gusto francese, più difficile è definire quel che vi è di peculiare nel gusto locale, quello valdostano per l’appunto. Ma questo interno si presta ad alcune considerazioni che
potrebbero mettere sulla strada giusta: qualcosa ricorda gli interni di Cortina e qualcos’altro quelli di Verbier, più un quid, qualcosa d’indefinibile, che è estraneo a queste due scuole dello stile alpino. Si tratta quindi di approfondire un aspetto dell’arredamento che tende invece a sfuggire. Quel che salta all’occhio è la mescolanza nello stesso spazio di due gradi diversi di finitura: alla rusticità molto “alpigiana” del legno, da casa contadina di una volta, viene accostata una parte tessile (le tende e i divani) molto più raffinata nel colore, nei materiali e nella fattura.

Nelle foto: il soggiorno mansardato che è dominato dalle tende, dai divani e dall’addobbo della tavola in una variante molto francese di violetto.
Altri ambienti.

Per avere più luce sono state aperte nelle pareti grandi finestre, poi parzialmente coperte con pesanti tende di velluto rosso-violetto (in francese questo colore viene chiamato “cerise”, cioè ciliegia) che danno il tono a tutto l’insieme. Dominano il living due divani della stessa tinta, alleggeriti da cuscini bianchi a disegni violetti: divani di fattura semplice ed elegante, morbidi e comodi. I piccoli tavolini del soggiorno sono invece in grosso legno rustico, come le boiseries
sulle pareti: questo melange tra rustico e chic fa pensare a una collisione di due mondi diversi, come nel dramma “Un tram che si chiama desiderio” dove la raffinata rampolla di un’antica famiglia soggiace al fascino brutale di un rude e prepotente operaio.

Oltre alle finestre aperte nei muri (spessi 60 cm) per dare più luce alla cucina e al bagno, si sono creati
anche dei lucernari sul soffitto mansardato. Finestra Veux.

Ma non sempre queste mésalliances portano al dramma, spesso sono seguite da una bellissima prole. Qui si è voluto sposare la rozza pietra dei muri e il primitivo legno delle travi al velluto di tradizione ottocentesca di tende e divani, proprio per non rinunciare a una immagine tutto sommato borghese. Fortunatamente non sono più i tempi in cui “la gente mormora” anche per come si è scelto il salotto. In tempi di sistematico eclettismo, si pesca da diverse dimensioni proprio perché non ci si identifica più in una sola, e in montagna si mescolare il rustico locale col raffinato di provenienza cittadina semplicemente per farci sentire a proprio agio tra l’asprezza della natura e il comfort del benessere.

It is easy to see that in Valle d’Aosta there is a mix of Italian and French styles, but it is somewhat more difficult to define exactly what the local style of Valle d’Aosta is. This interior provides us with a few pointers. It has something of the interiors of Cortina and something of those of Verbier; then there is something indefinable that belongs neither to one nor the other Alpine style. Acloser look at the furnishings reveals how in the same space there is the rustic mountain style of the wood (used in the country houses of the past) and a much more refined application of textiles (curtains and sofas) in terms of colour, materials, and fabrication. Large windows have been installed for added light. These have been partially covered with heavy red/violet (‘cerise’ in French, meaning cherry) velvet curtains that provide
tone to the whole. Dominating the living room are two sofas of the same colour lightened by cushions with violet motifs. The sofas are simply and elegantly made, and they are comfortable. The small tables of the living room are made of coarse rustic wood, as is the wainscoting.

IL TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI LIGNEE

Il legno è per una mansarda di montagna elemento doppiamente caratterizzante: esalta il calore
degli interni e sottolinea il legame con il paesaggio circostante e le essenze naturali diffuse sul territorio. Per questo la ristrutturazione deve mirare oltre che al consolidamento degli elementi
strutturali anche a mantenere inalterato nel tempo l’aspetto esteriore delle superfici lignee che ne
esaltano i caratteri essenziali. Si possono distinguere due momenti nell’intervento progettuale: la
ricostruzione di elementi usurati e il trattamento di pulizia delle superfici. La falda del tetto presenta iproblemi più rilevanti nei nodi di appoggio delle travi alla muratura, laddove è possibile dover provvedere a parziali ricostruzioni delle teste, tramite protesi in legno che utilizzeranno le essenze già presenti, per ovvi motivi di compatibilità, con il ricorso ad armature di acciaio e resine epossidiche adatte al legno.

In seconda analisi si ripareranno eventuali spaccature o fessurazioni lungo le travi esistenti a mezzo di armature longitudinali. Per la pulitura delle superfici,è bene intervenire con metodi "curativi" disinfestanti, per eliminare efflorescenze da proliferazione di microrganismi, previa raschiatura meccanica e spazzolatura delle superfici più degradate. Un metodo è quello delle iniezioni a pressione effettuate ogni 25 cm all’interno di travi e travetti, insieme all’applicazione di antiparassitari e fungicidi superficiali, dei quali sono reperibili in commercio delle versioni a spruzzo. Si procede con la verniciatura. Esistono impregnanti a base di micropigmenti studiati appositamente per esaltare le venature del legno e consentirne la traspirazione.

I legni più amati dai valdostani sono quelli di pino o di abete tenuti il più possibile chiari, forse per ottenere una maggiore luminosità. Una preferenza che si ritrova nel versante francese delle Alpi: Anche i colori dei tessuti sono diversi: rosso e verde nello stile sudtirolese; violetto antico antico in quello valdostano.

Nelle foto di questo servizio è evidente il forte contrasto tra l’arredamento signorile e questa struttura particolarmente rustica, che non era nata per gli agi e gli status simbol dell’uomo d’oggi. Il letto ha come baldacchino una bassa falda del tetto, e lo spazio di passaggio tra cucina e camera da letto (un connubio felice per chi si alza a mangiare anche di notte) ricorda le povere comodità di una casa contadina: i piccoli soppalchi per ficcarci quel che dava fastidio e la scala a pioli di legno, un pò storta, per arrivarci. Tutto però è stato tirato a lucido per rendere godibile questo tipo di antiquariato povero che, proprio nel momento in cui la civiltà contadina sta scomparendo, viene particolarmente apprezzato.

LUCERNARI E FINESTRE IN FALDA
Nei tetti a falde una finestra nello spessore di falda e un
abbaino veicolano la luce in modo differente: nel primo
caso infatti, a parità di dimensioni, la luce che filtra è
superiore del 40%. L’alloggiamento ideale dell’infisso è
fra i 180 e i 200 cm dal pavimento, ai fini di una buona
manovrabilità.Falde poco inclinate possono avere finestre
più sviluppate in altezza. Riguardo all’alloggiamento
dell’infisso, si ponga particolare attenzione al raccordo
fra serramento e copertura, meglio se mediato da
apposite cornici impermeabilizzanti, per un corretto
isolamento che eviti dispersioni e condense.

Here the intention has been to marry the coarse stone of the walls and the primitive wood of the beams to the nineteenthcentury tradition of velvet curtains and sofas, in order not to abandon a middle-class image. Thankfully, we no longer live in an epoch where people gossip about how you have designed your living room. In these days of systematic eclecticism, one chooses from various dimensions because one no longer identifies with a single style. And in the mountain, one mixes local rustic style with the elegance of city style, simply so as to make us feel more at home.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)