Un giardino tra memoria e sogno, di Sara Cosarini, Silvia De Anna, Gianluca Sanguigni con l’agronoma Chiara Filippetto selezionato e realizzato al “1° Festival dei Giardini” di Pordenone, dove è stato uno dei giardini più apprezzati dal pubblico e dagli addetti ai lavori.Nato dall’osservazione di una mappa storica di Pordenone (Bassi e Tosoni,1809), il giardino si ispira alla memoria e al territorio di Pordenone e, come un mondo in miniatura, vuole ricordare i boschi, i campi, il paesaggio del fiume Noncello e al centro, un pò come una stanza segreta, la città coi suoi edifici, il suo bel corso, le piazze e le mura antiche. Come una dedica alla città.
GLI ORTI
Su piccoli terrapieni rialzati, file ordinate di ortaggi bellissimi dal nome riportato su targhette di ceramica. Bieta, zucche, lattuga, verze e cipolle giganti – vanto di coltivatori locali, Azienda Agricola Casara Marco e Azienda Agricola S.Q.S. Srl – che hanno destato appetito, ma soprattutto meraviglia.La sorpresa più colorata e allegra di tutto il giardino è la rappresentazione del Noncello, il fiume che dà il nome alla città (PORDENONE – PORTUS NAONIS – PORTO SUL NONCELLO). Tra onde di primule bianche e graminacee (Festuca glauca, Carex in varietà e Cortaderia selloana) spiccano le fioriture colorate di muscari azzurri, giacinti bianchi e blu e campiture di scintillanti trucioli metallici e ghiaia di vetro colorato. Su tutto, l’allegro nuotare di pesci bianchi e azzurri di ceramica smaltata, relizzati dalla designer Maria Veronica De Re Camilot. Ma c’è un piccolo intruso: un funghetto di ceramica rosso coi puntini bianchi ti invita a cercare gli altri funghetti nascosti nel giardino… la caccia al tesoro continua!Realizzata in ferro con verniciatura a polvere resistente all’acqua disponibili in tre colori (bianco nevato-rosso-giallo) e in tre misure (altezza cm40 e piano cm15x8-altezza cm85 e piano cm33x21- altezza cm 110 e piano cm 41 per 26) si possono piantare in qualsiasi terreno, sabbia, vaso e grazie alle basi in legno o ferro sia da pavimento che da parete.
Bologna design nasce nel 2006, fondata da Enrico Tonelli, designer eclettico bolognese classe 1980. Il laboratorio è suddiviso in vari ambienti, quali, lo studio dove si elaborano le idee, la zona di produzione dove si concretizzano e l’espozizione per dare la possibilità al pubblico di toccare con mano il prodotto… anche quello sperimentale o più artistico. Fin dall’inizio l’obbiettivo è autoprodurre design inedito coinvolgendo piccole realtà artigianali per realizzare pezzi unici o in serie limitata, che successivamente possano anche essere realizzati per il grande pubblico. L’amore per i materiali e la costante ricerca porta a creare oggetti con svariati usi, ma mai trascurando la sostenibilità della lavorazione in serie.Presenta la nuova chaise-longue riscaldata a forma di foglia disegnata e progettata dalla Designer Diana Iannelli (nella foto) insieme all’Architetto Patrizia Pozzi con la complicita dell’azienda produttrice Ganmar s.r.l.
“Stone life”
È una particolare chaise-longue: un monolite in limestone ricomposto che viene riscaldato nelle sue parti vitali tramite un cavo radiante alimentato elettricamente che la percorre lungo tutto il dorso inferiore; la forma di foglia è un disegno ricorrente che rinvigorisce lo stretto legame con la natura che ci accoglie e ci circonda.
“Stone life” è un’oggetto da vivere o anche, semplicemente, un elemento decorativo che, col suo delicato design plastico-lineare, riesce ad integrarsi perfettamente in qualsiasi tipologia di paesaggio costruito o naturale: una villa privata, un parco pubblico, un giardino, un percorso termale…