Eventi

Nuove visioni

Occasione di confronto e rielaborazione sugli aspetti più significativi della produzione dell’arte contemporanea. Si è da poco conclusa a Torino Artissima 12, Internazionale d’Arte Contemporanea. Negli spazi di Lingotto Fiere: 150 gallerie affermate tra le più rilevanti del panorama mondiale, 21 giovani gallerie scelte dal Consiglio Direttivo dell’organizzazione, concorsi e spazio per le realtà d’avanguardia, incontri e workshop con artisti ed esperti. Anche l’edizione 2005 si è avvalsa del sostegno di IllyCaffè, partner d’eccezione che nell’ambito della manifestazione è stato promotore del premio Present Future dedicato ai giovani artisti di talento.

Christoph Draeger, Apocalypso Place: Enschede, 2005
Swetlana Heger, Adidas 3, 2002
4 opere di Leonardo in anteprima mondiale

Le Marche in questi anni si sono distinte per l’attenzione dedicata al patrimonio culturale artistico del territorio e per l’impegno dimostrato a renderlo noto e fruibile al grande pubblico. In linea con questa tendenza, la mostra Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana rimarrà aperta fino al prossimo 8 gennaio, ad Ancona negli spazi espositivi della Mole Vanvitelliana. In anteprima mondiale 4 opere del grande maestro e di alcuni allievi: l’incantevole Ritratto di Maria Maddalena, dipinto da Leonardo e Giampietrino, un’altra Maddalena di Giampietrino, San Giovanni Battista e I tre Santi Bambini di Bernardino de’ Conti. Accanto agli inediti molte altre opere straordinarie tra le quali 6 disegni originali di Leonardo e allievi a completare un’esposizione di raro prestigio. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Comune di Ancona, promosso dalla Regione e si svolge sotto l’alto padronato della Presidenza della Repubblica. Il progetto rilancia la politica culturale regionale all’interno del panorama nazionale e internazionale. E proprio in qualità d’omaggio al territorio di Macerata e Ascoli Piceno saranno esposti libri letti e posseduti da Leonardo tra i quali L’Acerba di Cecco Angiolieri e il celeberrimo Guerin Meschino.

Italian beauty

Italian Beauty: 100 esemplari al top. Trasformazioni nel Design moderno, a cura di Anna Querci, è un progetto in progress sul design industrale italiano del periodo che va dal 1960 ai nostri giorni. Una collezione personale di circa 100 pezzi selezionati per la mostra di Calenzano, fino al 25 novembre, al Centro Arte e Design, che faranno poi parte di quella permanente alla Fondazione AQ per il Design. L’organizzazione noprofit promuove e valorizza la cultura del Design attraverso ricerca e insegnamento. In foto Personal Trail di Paolo Targetti e Lapo Grassellini, 2002.

Arte Massmediatica

Protagonista emblematico della scena newyorkese degli anni 80, Keith Haring ha dato vita a un fenomeno massmediatico legittimato ormai
dalla storia dell’arte contemporanea. In mostra fino al 29 gennaio alla Triennale di Milano è una delle esposizioni retrospettive più complete mai realizzate sull’artista. Keith Haring Show comprende circa 100 dipinti (tra cui Keith and Jiulia, acrilico su tela, 1986 in foto), 40 disegni, sculture e
fotografie che documentano la frenetica attività relativa alla decade 1980-90. Tra primitivismo, arte apocalittica, pop ed espressivismo astratto.

Paesaggi e antiche consistenze orientali

Mazzoleni Arte, Gregg Baker e Old English Furniture presentano Byòbu, l’arte dei paraventi e dell’arredo giapponese. Dopo Ukiyoe, questa mostra regala alla città di Milano l’opportunità di ammirare esposti circa 40 paraventi giapponesi di una ricercatezza ineguagliabile, manufatti per lo più del periodo Edo (XVII, XVIII e XIX sec.) decorati in una profusione di foglia d’oro. Ospitata nella struttura di Valeria Mazzoleni, Milano, dal 24 novembre al 5 dicembre si rivela occasione unica per designer, arredatori e collezionisti.

Coppia di paraventi e paravento a 6 pannelli dipinti a inchiostro, periodo Edo, Giappone

Solo nero

«Cerco l’assoluto che abbia radici» asserisce con parole ed immagini Franco Sarnari. L’allestimento di quadri a Piccolo Miglio in Castello, Brescia, aperta fino al prossimo 20 gennaio è la visualizzazione di questa ricerca. Frammenti, cancellazioni, paesaggi, studi, una spazialità straniante nella quale campeggia un mare nero che ha inabbissato per sempre ogni possibile connotazione realistica.
Nelle immagini i dipinti La pioggia e la luna, 2001 (sotto) e Studio per il mare e l’orizzonte, 2003-04 (a lato).

Esportare le idee

I Saloni milanesi continuano ad esportare la loro formula vincente all’estero. Dopo il debutto dello scorso maggio a
New York è la volta del mercato russo. Ad ottobre i Saloni World Wide Moscow sono arrivati al padiglione 2 del
nuovo Crosus Expo: 180 tra le migliori aziende italiane del sistema arredo casa/contract espongono su una superficie di 13.000 mq circa. Vari gli orientamenti stilistici, dal design moderno alle linee più classiche, per mobili, imbottiti, illuminazione, cucina, ufficio, tessile, complemento e bagno. L’idea dei Saloni World Wide, Furnishing Ideas Made in Italy è nata per recuperare competitività e rilanciare nella maniera esclusiva dei Saloni l’Italian Life Style. Accanto alla manifestazione fieristica troveranno spazio anche i 2 eventi collaterali di Paradise Design e del Salone Satellite.

Scultura oltre ogni confine formale

Se poco tempo fa per scultura intendevamo tecniche di elaborazione
di forme tridimensionali mediante asportazione, levigatura, fusione o aggiunta di materiale, adesso l’arte scultorea post mediale evoca un medium in espansione che esordisce assieme con altre tecniche. Stretch Sculpture (Museo Kunst Merano, fino all’8 gennaio 2006) è la panoramica di un mondo scultoreo plasmato rivisitando altre pratiche mediali: fotografia (Hans Kupelwieser), disegno e tecnica dell’immagine

(Peter Senner), performance (Sissi, in foto con Nidi, installazione, Bologna, 2002), sampling (Erik Steinbrecher), architettura (Sukenari), a volte sovrapponendosi ad esse. Il titolo dell’installazione contiene il riferimento al processo di estensione e trasformazione verso tecniche dominate da modifiche dinamiche, non più dalla forma statica.

Capolavori di fine ‘800

Il 22 ottobre del 1888, Gauguin e Van Gogh iniziarono la loro breve ma intensa convinvenza artistica nella piccola
casa di Arles in Provenza. Quest’anno la medesima data è stata scelta per aprire a Brescia la più ampia esposizione
mai dedicata in Italia ai due artisti assieme. Nel Museo di Santa Giulia, fino al 19 marzo 2006, 150 opere d’arte, 100 dipinti e 50 lavori su carta, e un’ampia sezione riservata a testimonianze di vario genere. Da una celebre lettera autografa di Van Gogh, ad alcune sue fotografie originali, stampe giapponesi dalla sua collezione personale, libri della sua biblioteca e persino le immagini che ritagliava dalle riviste. Di Gauguin, in particolare un carnet di disegni tahitiani. La collaborazione dei maggiori musei del mondo ha consentito di concentrare una serie di capolavori mozzafiato, tanto più che per questa nuova stagione dedicata all’arte, Santa Giulia ha predisposto ulteriori spazi espositivi oltre ai 2400 mq già impiegati. A questo proposito segnaliamo inoltre, accanto a Gauguin/Van Gogh. L’avventura del colore nuovo, la mostra Millet. Sessanta capolavori dal Museum of Fine Arts di Boston. È la prima volta che in Italia è possibile ammirare una raccolta di opere tanto estesa di questo gigante della pittura europea, lui che più di ogni altro influenzò lo stesso Van Gogh.

Vincent Van Gogh, Il castello di Auvers al tramonto,
olio su tela, 1890
Paul Gauguin, La vita e la morte, olio su tela, 1889
Spazio tutto italiano

Il Consiglio d’Amministrazione della Biennale di Venezia ha definitivamente approvato il progetto della 10a edizione
della Mostra Internazionale d’Architettura; prossima apertura: settembre 2006. Novità dell’evento sarà l’inaugurazione del nuovo padiglione fieristico dedicato all’architettura italiana, nel complesso dell’Arsenale, alle Tese delle Vergini. È la prima volta che la Biennale dedica un padiglione esclusivamente alla valorizzazione dell’architettura contemporanea italiana. Curatore: l’architetto Franco Purini. Oltre alla Mostra Internazionale
incentrata sui mutamenti delle città e dei territori,
una sezione descriverà i cambiamenti in atto e in progetto nelle regioni del Meridione d’Italia e un’altra, sui modelli di trasformazioni urbane e di territori internazionali, sarà allestita
fuorisede, in una delle città del Sud Italia.

Oltre le distinzioni formali: cumuli d’oggetti

Esponente della generazione d’artisti statunitensi che ha infranto le distinzioni tradizionali fra pittura, scultura e architettura, Jessica Stockholder è una delle presenze più originali e stimolanti dell’attuale palcoscenico americano. La mostra organizzata dalla GAM di Torino in collaborazione con le Gallerie d’Arte
Moderna e Contemporanea di Ferrara, offre una selezione inedita di opere mai presentata prima al pubblico italiano. Fino all’11 dicembre, nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. «Assurdi legami tra le cose, involontarie
unioni, incontri, casualità», i suoi celebri cumuli di oggetti sono il risultato

dell’esperienza concreta maturata dall’artista con oggetti comuni e di uso quotidiano, sempre declinata attraverso lo studio e l’influenza della pittura americana astratta degli anni ‘50 e dell’happening e delle avanguardie europee. In foto: Untitled, materiali vari, 2003.

La storia del design italiano ad atene

Inaugurata lo scorso ottobre ad Atene, la grande rassegna espositiva
sul design italiano Art of Italian Design. Coordinata da Alessandro e Francesco Mendini coadiuvati dall’architetto Sotirios Papadopoulos, è l’evento che ha chiuso le attività del 2005 del Megan Plus, nuovo centro pluriculturare, uno dei riferimenti più attivi e qualificati in Grecia. Su una superficie di 1500 mq circa, Art of Italian Design ha raccontato lo sviluppo della cultura e dello studio del design individuandolo come il fenomeno
che, dai primi anni del ‘900 lungo tutto il secolo attraverso vari
protagonisti, ha modificato il modo di vedere le cose: da maestri come

Ponti, Magistretti, Sottsass, alle scelte radicali di Branzi, De Lucchi e Vigo fino ai designer più interessanti del panorama attuale come Cibic, Giovannoni e Santachiara. La mostra è stata articolata in più sezioni di cui una ha documentato la produzione di aziende storiche come Cassina, B&B, Artemide ecc. Ad accogliere il pubblico all’ingresso la Poltrona di Proust di Mendini (nell’immagine).

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)