Casa cubo

Questa piccola residenza privata sorge a Bagnolo Piemonte, ai margini del paese, in uno spazio sul quale in precedenza vi era un capannone industriale. Bagnolo Piemonte è un comune che fa parte della Comunità Montana Valli Po Bronda e Infernotto. È situato nella parte più settentrionale della provincia di Cuneo e comprende una zona pianeggiante nella quale sorge il capoluogo, immediatamente alle falde dei rilievi montuosi segnati dal Torrente Grana che scorre in una valle chiusa in alto dalla Punta Ostanetta di 2.375 m.s.l.m. e dal Monte Friolandun, centro romano compreso nel territorio di Cavour, mentre lungo lo spartiacque con la Val Pellice in località Peira Fica di Montoso di mt. 1.230, sono state trovate incisioni cruciformi e coppelliformi indice di una
frequentazione protostorica del luogo.Il proprietario, artigiano del legno, ha costruito in buona parte con le proprie mani questo edificio per se stesso, per la sua casa, la sua famiglia, mettendo a frutto la sua esperienza in un dialogo aperto e costruttivo con i progettisti.
Si tratta di una casa bifamiliare – quasi un cubo – su due piani, con lati di circa 9 metri che nel processo di costruzione ha conosciuto una singolare inversione di fasi.Per inversione delle fasi di costruzione si vuol sottolineare che è stata costruita prima la copertura che la casa stessa: una novità che andiamo a spiegare.
I disegni raccontano il processo progettuale e l’intuizione dei progettisti per una  soluzione certamente originale che si sposa con il genius loci del posto, riconoscendo nella scelta della struttura in legno e nei sui interni la cultura del posto e la maestria del proprietario.
Per inversione delle fasi di costruzione si vuol sottolineare che è stata costruita prima la copertura che la casa stessa: una novità che andiamo a spiegare.
I disegni raccontano il processo progettuale e l’intuizione dei progettisti per una soluzione certamente originale che si sposa con il genius loci del posto, riconoscendo nella scelta della struttura in legno e nei sui interni la cultura del posto e la maestria del
proprietario.Saverio Isola
Nato a Torino il 27 Ottobre 1972 insegna Progettazione alla Facoltà di Architettura dell’Università di Parma, è progettista e direttore tecnico della Isolarchitetti srl.
Nel 1991 si iscrive al Politecnico di Torino, nel 1993 studia alla Bartlett School of Architecture (Londra).
Si laurea nel 1999 al Politecnico di Torino con il Prof. Elio Luzi.
Ancora studente collabora con studi di progettazione inglesi e italiani partecipando a diversi concorsi di livello internazionale.
Ottiene nel 2000 l’abilitazione professionale.
Nel 2000, dopo la scomparsa di Roberto Gabetti, rinnova la struttura dello studio con il padre Aimaro e fonda lo studio Isolarchitetti di cui è direttore tecnico.
Disegna con i colleghi tutti i progetti dal 2000 a oggi.Per prima cosa è stata montata la copertura su sei alti ritti in acciaio che sorreggono le tre capriate in legno, sulle quali poggiano lastre di pietra di Luserna fissate su tavolato ligneo.
Anche le pietre stesse sono del posto, a “kilometro zero”, come oggi piace definire i materiali locali.
La Pietra di Luserna è una roccia metamorfica scistosa appartenente al gruppo degli gneiss.
Viene estratta da cave situate nelle Prealpi Cozie del Piemonte centro-occidentale, tra la Val Pellice e la Valle Po, nei territori dei Comuni di Luserna San Giovanni, Rorà, Bagnolo Piemonte e Barge, per i quali ha sempre rappresentato un’importante risorsa economica.
Il suo impiego è molto antico e caratterizza tuttora la tipologia costruttiva degli edifici e l’arredo urbano delle aree di origine e dell’intero Piemonte, dal quale, a partire dagli anni ‘70 del ‘900, ha avuto una diffusione sia nazionale che internazionale.Lo studio Isola con questa realizzazione ne sottolinea la qualità della Pietra di Luserna e la sua adattabilità per realizzazioni con le esigenze funzionali e decorative del nostro nuovo secolo.
Dopo aver portato a compimento la fase iniziale, sono state erette le quattro pareti laterali della casa interamente in legno e tra di esse sono state montate le strutture orizzontali realizzate nello stesso materiale.
Le pareti, con coefficienti adatti al contenimento dei consumi energetici, presentano nella finitura esterna tavolati in legno di cedro.
Tutte le finestre sono in alluminio.
L’alluminio è leggero e stabile, è molto leggero, con peso specifico di soli 2,7 Kg/dm3.
Pertanto i costi di costruzione al grezzo sono in questa fase molto contenuti.La resistenza è molto elevata e può essere calcolata con precisione.
È ideale infatti per la costruzione di serramenti, finestre, porte e facciate di belle dimensioni.
La scelta dell’alluminio è ancora una scelta ecologica perché è in nessun modo nocivo per l’ambiente.
Anche in caso di incendio infatti non sprigiona alcuna sostanza nociva per l’ambiente.
La novità del progetto ha previsto la primaria realizzazione della grande copertura per facilitare la funzionalità del cantiere; infatti tutte queste lavorazioni successive si sono potute svolgere al coperto, senza la necessità di gru e con il solo utilizzo di cestelli, nell’arco di pochissime giornate lavorative.

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