Borgo Lanciano: lo spirito di un luogo


DOPO UN ATTENTO E CURATO INTERVENTO DI RECUPERO RINASCE UN ANTICO BORGO MEDIOEVALE TRA I PIÙ IMPORTANTI DELLE MARCHE, DIVENTATO OGGI UN ESEMPIO DI ALBERGO DIFFUSO.
IL RELAIS BORGO DI LANCIANO SORGE NELLE IMMEDIATE VICINANZE DEL CASTELLO DI LANCIANO CHE, ASSIEME A UNA VENTINA DI TORRI SPARSE NEL TERRITORIO OGGI FA PA RTE DELLE COSIDDETTE “ROCCHE CELESTI”, INIZIATIVA DELLA COMUNITÀ MONTANA DI CAMERINO

Servizio di: Caterina Parrello e Giulio Proli, architetti

Nell’entroterra marchigiano, a due passi da località di grande suggestione storica e artistica come Camerino, San Severino Marche e Matelica, sorge il Borgo di Lanciano: un relais 4 stelle ricavato dalla ristrutturazione di caratteristici casali adiacenti all’antico Castello di Lanciano.
Un borgo rurale del Centro Italia che è stato trasformato, con un ambizioso progetto architettonico, in una struttura ricettiva di pregio, pensato per il benessere e il turismo e adatto a ospitare congressi e convegni.
Nel 2000 una coppia di imprenditori ferraresi, Vittorina e Giovanni Zuffellato, ha deciso di restituire una nuova vita a questo incantevole posto.
“Sono venuta a Castelraimondo per caso, su invito di amici e mi sono immediatamente innamorata del luogo – racconta Vittorina Zuffellato -.

Sono rimasta affascinata da questo inseguirsi di colline verdi, dove bosco, prato e coltivazioni si alternano all’infinito.
Il borgo era disabitato.
L’abbiamo acquistato nel 2000 e trasformato in albergo diffuso con centro congressi, centro benessere e
centro ricerca, oltre che con un ristorante interno molto importante: I Due Angeli. Il tutto in un’area di otto ettari nella quale gli edifici esistenti e quelli di nuova realizzazione dovevano avere lo stesso stile architettonico, e soprattutto, inserirsi nel territorio che li circonda.”
Per rispettare scrupolosamente l’architettura e l’armonia millenaria di questo territorio, frutto di millenni di storia, lavoro, civiltà, gli attuali proprietari hanno eseguito migliaia di fotografie delle case, delle fattorie, dei luoghi che circondano il borgo per trovare insieme agli architetti incaricati una chiave stilistica che si sposasse perfettamente con l’esistente.
L’intervento nel complesso restituisce un’immagine coerente con il luogo e, soprattutto, segue rigorosamente la filosofia della bioarchitettura: infatti, le materie prime appartengono tutte al territorio, sono stati utilizzati intonaci naturali come le terre di Siena, e le pavimentazioni sono in cotto naturale non trattato.
Le pietre di recupero utilizzate sia nella ristrutturazione dell’esistente che nella realizzazione dei nuovi fabbricati sono state acquistate dai contadini del circondario.
Una fornace locale, per due anni, ha lavorato esclusivamente per realizzare le pavimentazioni in cotto che caratterizzano tutti gli ambienti del borgo, come le camere, i bagni e gli spazi comuni.
Un artista eccezionale, Vincenzo Nizzardo, ha creato a mano tutte le sculture in ferro che ornano il ristorante e le ringhiere delle scale (anch’esse molto preziose).

UN PO’ DI STORIA…
L’originale struttura del borgo nasce nelle immediate vicinanze del Castello di Lanciano, immersa in un bellissimo parco secolare. Il Castello di Lanciano, eretto tra il 1382 e il 1385 da Giovanni da Varano per proteggere il confine nord-orientale della città di Camerino, perse la sua funzione militare nel 1489 per essere trasformato in residenza signorile da Giovanna Malatesta, nipote di Francesco Sforza e moglie di Giulio Cesare Varano. Conclusasi la dinastia varanesca, la
proprietà di Lanciano passò a diverse famiglie nobiliari, tra cui la famiglia Bandini che la acquistò da Papa Benedetto XIV
nel 1754.
Il marchese Alessandro Bandini ristrutturò e ampliò il castello con la costruzione della galleria al primo piano, decorata
dall’architetto camerte Giovanni Antinori.
L’ultima esponente della nobile famiglia, la principessa Sofia Giustiniani Bandini Gravina, nel 1977, fece dono del castello e di tutto il patrimonio di famiglia, compreso il borgo, alla Curia Arcivescovile di Camerino.

1. La planimetria generale del Borgo di Lanciano.
2. Planimetria relativa al fabbricato A con la distribuzione delle camere da letto.
3. Planimetria dell’edificio B con gli spazi comuni dedicati agli ospiti del relais.

Le ringhiere in ferro battuto sono di Vincenzo Nizzardo, Stil-Fer.

La scelta è stata quella di ristrutturare in maniera filologica l’esistente, compresa la piccola chiesetta con le campane esterne, e di edificare sul perimetro di un ideale quadrato.
Il lato di partenza è quello parallelo all’entrata con la reception e il primo blocco di camere, che sono poste in edifici continui tra di loro con un angolo a 90°. L’edificio che comprende la sala soggiorno, il bar, il ristorante e il centro congressi è leggermente sfalsato all’interno rispetto al blocco delle camere e occupa il lato di destra.
Presenta una prima parte su un solo piano, il corpo centrale su due piani, e l’ultima parte ancora su un piano.
I primi due ambienti sono riservati al bar e all’area soggiorno, caratterizzata da splendide isole ricavate con pregiate poltrone di pelle e con un camino sul lato meridionale (vedi foto a lato).
Il ristorante occupa il piano terra e il piano superiore del corpo centrale, collegato da una scala interna.
Le 40 camere e le nove suite destinate agli ospiti sono distribuite nei vari edifici della proprietà.
Ogni stanza è diversa dall’altra per forma, dimensioni e arredi, ma ad accomunarle è la splendida vista sulle colline marchigiane, fino ai monti Sibillini.

Sul lato opposto rispetto all’entrata del borgo è stato edificato il centro benessere, anch’esso su due piani, con la torre centrale più elevata e le ali laterali a un solo piano, con il soffitto a capanna.
Il centro benessere occupa un’area di 650 mq e offre diversi servizi, tra i quali sauna, Hamman, piscina riscaldata, fitness centre, sale massaggi, con un arredo e un’ambientazione originali studiati da architetti dell’Università di Camerino.
Il centro benessere si chiama KIMBEN perchè abbina il concetto di kimberlite, che è la roccia madre dove si sviluppa il diamante, con quello del benessere.
Il rapporto tra interno – esterno è stato uno dei fulcri del progetto.
Ogni apertura è stata creata per far sí che l’ospite possa essere costantemente in contatto visivo con la splendida natura circostante, e vivere immerso nella tranquillità estrema che questa terra sa regalare.
Infine, il centro ricerca occupa parte del lato dell’ideale quadrato attorno al quale sono stati sistemati i fabbricati, cui si aggiungono gli ampi parcheggi.
Questo centro è destinato a diventare una sorta di campus per la formazione aziendale e i corsi di management
internazionale.
Il relais Borgo di Lanciano intende diventare anche un laboratorio di piante officinali con una ricerca attenta e certosina dei valori e degli abbinamenti migliori di spezie, verdure, legumi, carni, pesci e ortaggi e dei migliori formaggi marchigiani e italiani.

NELLA FOTO IN BASSO:
SEDUTA AL CENTRO LA SIG.RA VITTORINA ZUFFELLATO (PROPRIETARIA DEL BORGO), CIRCONDATA DAI FIGLI ENRICO E BARBARA, ANCH’ESSI IMPEGNATI NELLA DIREZIONE DEL RELAIS BORGO DI LANCIANO.

A destra: alcune delle immagini relative al Centro Benessere Kimben. La piscina all’interno (in uso durante i periodi invernali) e la grande vasca per il nuoto immersa nel verde del giardino esterno, ideale per il relax durante i mesi estivi.
Nella pagina precedente: il prospetto dell’edificio relativo al centro benessere, ricostruito in stile e coerente con il contesto.
In basso: una vista degli esterni relativi agli appartamenti e alle camere per il soggiorno degli ospiti.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)