Albano Poli

Sono passati 65 anni da quello che possiamo considerare l’inizio di una storia incredibilmente affascinante, fatta di amore per l’arte, forza di volontà e soprattutto passione.  La storia professionale del Maestro Albano Poli.  
In concomitanza con il venticinquesimo anniversario di ChiesaOggi ripercorriamo assieme le tappe di un percorso artistico incredibile del quale in questi anni più volte abbiamo avuto modo di parlare.  
L’infanzia: Albano Poli nasce a Verona il 2 Agosto 1935 ed è un bambino quando anche l’Italia vive il dramma della Seconda Guerra Mondiale.  
Cresce così tra le difficoltà e le privazioni del dopoguerra, tra i suoi ricordi più vividi e difficili da dimenticare riemerge quello della difficoltà di ottenere una semplice mela per merenda e la forza necessaria per farsi spazio tra gli altri ragazzi per raggiungere quel semplice obiettivo, forza e volontà d’animo che si porterà dentro per sempre.  
L’adolescenza: Come molti ragazzi della sua età, inizia a lavorare da giovanissimo, sempre combattivo e con un fervore che ancora oggi non lo abbandona, specialmente in ambito professionale: da Verona gira il Veneto e poi l’Italia, su due e quattro ruote, arrivando fino a Napoli dove troviamo uno dei suoi primi importanti lavori.  
Proprio viaggiando impara ad amare l’arte e la bellezza di cui è ricco il nostro paese, nei paesaggi che riempiono il suo sguardo, nelle chiese dove si confronta con i maestri del passato, ma anche nelle case e nei conventi dove è ospitato.  
La scuola di Pino Casarini: La passione per le vetrate artistiche nasce lavorando a contatto con un grande artista contemporaneo, Pino Casarini, frequentando la scuola d’Arte Napoleone Nani dal lui diretta.  
Ed è proprio dopo un suo consiglio che decide di aprire una piccola vetreria artistica in centro a Verona, quella che poi nel tempo diverrà la grande realtà che è oggi, non senza i sacrifici e lo spirito combattivo che fin da giovane lo hanno contraddistinto.  
Napoli, Monastero di Santa Chiara: A Napoli presso il Monastero di Santa Chiara troviamo uno dei suoi lavori più simbolici: le vetrate artistiche realizzate per la Chiesa del complesso monastico parzialmente distrutta dal bombardamento del ’43. Proprio su disegno di Casarini dieci anni dopo Poli realizza le vetrate artistiche tre delle quali raffigurano Santa Chiara, la distruzione e la ricostruzione della chiesa.  
É questo un lavoro che è rimasto nel cuore del Maestro Albano Poli fino a portarlo nel 2003 a realizzare nel suo stile artistico le nuove vetrate del presbiterio e nel 2013 le restanti a completamento di quello che è sicuramente un ciclo artistico unico nel suo genere, sviluppatosi nel tempo di una vita.  
All’inizio degli anni ’60 avviene la svolta: Albano Poli crea il marchio POLIARTE e reinventa l’illuminazione d’interni. Le sue lampade artistiche sono vere e proprie opere d’arte che vestono la luce con l’utilizzo del vetro, del ferro battuto e della ghisa.  
Sono lampade che hanno fatto la storia del design italiano degli anni ’60 e ’70 come testimoniato dai premi e riconoscimenti ottenuti in quegli anni: nel 1968 riceve dal Ministero Industria Commercio e Artigianato il premio per le opere prestate alla Sezione Arti Decorative della 34° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia mentre nel 1970 il primo premio nel settore progresso per il concorso “Tradizione, adeguamento e progresso del prodotto artigianato”. Albano Poli non abbandona comunque il settore della vetrata artistica sia in ambito nazionale che internazionale e nel 1970 riceve una medaglia d’oro come riconoscimento per le vetrate realizzate per la Fiera Internazionale dell’artigianato di Monaco da parte del Primo Ministro tedesco.  
Negli anni 80 Poliarte e il suo fondatore realizzano vetrate artistiche per numerose chiese e in collaborazione con artisti affermati, artisti che si affidano all’esperienza del Maestro veronese per realizzare le loro opere, consapevoli dell’altissima qualità dei materiali e della sensibilità artistica che caratterizzava e caratterizza ancora oggi il laboratorio.  
Alla fine degli anni 80 Poliarte inizia la sua trasformazione nell’atelier artistico che conosciamo.  La sede, che inizialmente era presso il bellissimo palazzo Orti Manara di Verona, si sposta in un luogo più consono alla realizzazione di grandi vetrate, un laboratorio artistico di oltre 4.000 mq nel quale conservare una collezione, ad oggi, di oltre 10.000 mq di lastre di vetro soffiato a bocca che utilizza per la realizzazione delle sue creazioni.
Il laboratorio si dota delle più moderne tecnologie per poter essere autosufficiente nella creazione di vetrate all’avanguardia dal punto di vista della tenuta termica e dell’insonorizzazione, iniziando a realizzare anche i telai che le conterranno. L’azienda cresce negli anni e il Maestro Poli continua l’esplorazione di altre tecniche artistiche: dal mosaico alla scultura, dal bronzo al marmo.
Progetto Arte Poli e il suo Artista si distinguono così sia nel panorama dell’Arte Sacra che in quello dei complementi d’Arredo, in Italia e all’estero.
Tra gli ultimi riconoscimenti a livello internazionale ricordiamo: il Faith and Form Award 2011 per le vetrate artistiche per la zona del fonte battesimale della Basilica di San Paolo Fuori le Mura e il Faith and Form 2014 per il nuovo candelabro monumentale per la Cattedrale di Bari. Tra gli interventi più noti inoltre: la realizzazione di un lucernario artistico presso gli appartamenti del Palazzo Apostolico in Vaticano; le vetrate di abside della Basilica di San Zeno a Verona; le vetrate artistiche della Cattedrale di Castanhal in Brasile; i mosaici raffiguranti San Giovanni Paolo II e Santa Teresa di Calcutta presso il Santuario Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo; l’ultima nuova vetrata artistica installata presso la Basilica di Santa Croce a Firenze; il restauro delle vetrate della Basilica di San Vitale a Ravenna; la realizzazione delle vetrate artistiche e dipinti su tavola per la chiesa di Xitang a Pechino; il mosaico artistico per la teca dove è conservata la reliquia di San Giovanni Paolo II presso il Santuario Divina Misericordia di Varsavia; il restauro delle vetrate a Rulli della Cappella degli Scrovegni a Padova; la realizzazione delle vetrate artistiche contemporanee del Santuario Madonna delle Lacrime a Siracusa; la realizzazione delle opere artistiche per la cappella dedicata alla Madonna di Loreto presso il Santuario Giovanni Paolo II a Cracovia; i portali laterali artistici del Santuario Croce del Terzo Millennio a Coquimbo in Cile e il restauro del Rosone laterale della Basilica di Sant’Antonio di Padova oltre a numerosi hotel, ristoranti, ambienti pubblici e privati in tutto il mondo.
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