ANICA, ANACAM, CO.N.PI.A.I., ASSO ASCENSORI

Elio De Fusto
Presidente ANICA
Associazione Nazionale delle Industrie di Componenti per Ascensori
Nella foto: Elio de Fusto
Il giorno 16 novembre 2005 presso la sala Africa della Fiera di Milano si è svolto il I Convegno di Aggiornamento Tecnico dal titolo “Sempre più Europa”. Lo scopo che Anica si era prefissata con questa iniziativa era quello di valutare la progressiva evoluzione del settore ascensoristico nazionale in relazione alla evoluzione normativa
europea che durante questi ultimi anni ha notevolmente incrementato la propria attività. Abbiamo ritenuto fondamentale capire quali passi sono già stati compiuti e quali altri dobbiamo ancora compiere affinché la tanto sospirata integrazione europea si possa definitivamente considerare acquisita. Questo non era tuttavia l’unico obiettivo del convegno poiché in tale occasione si è analizzata anche la situazione nazionale valutandone i prossimi sviluppi quali ad esempio le novità sull’applicazione del Decreto Ministeriale del 26 ottobre 2005 relativo all’adeguamento sicurezza degli ascensori preesistenti. La manifestazione ha riscosso un successo che è andato ben al di là delle nostre aspettative tant’è vero che la sala utilizzata per il Convegno, che aveva una capienza di 180 persone, è risultata insufficiente a contenere tutte le persone che hanno aderito al nostro invito. L’importante
successo ottenuto con questa iniziativa ci sprona quindi a dare un seguito a questo incontro con la consapevolezza che un momento di confronto fra tutte le compagini del settore ascensoristico rappresenta
un momento di crescita sia per le singole aziende che per le associazioni che le rappresentano.

Maurizio Parmigiani
Presidente CO.N.P.I.A.I.
Coordinamento Nazionale Piccole Imprese Ascensoristiche Indipendenti
Nella foto: Maurizio Parmigiani
Voglio in questo mio scritto sensibilizzare il lettore sulla nobiltà e capacità delle piccole e medie aziende ascensoristiche italiane. Sono orgoglioso di essere il presidente di un associazione che raccoglie ditte che operano
da svariati decenni e sono state capaci di imporsi nei momenti del boom economico per poi affermarsi negli anni successivi, e nei nostri giorni di tramandare quell’incommensurabile bagaglio di capacità e competenze alle nuove leve che saranno sul ponte di comando negli anni a venire. Affidarsi all’operato di una piccola/media azienda, direi che è un po’come andare dal sarto, si viene accompagnati per mano nelle scelte, sin dall’inizio dalla prima telefonata o contatto, il più delle volte parlerete direttamente con il titolare e il vostro ascensore sarà sicuramente unico, con quei piccoli particolari che voi stessi potrete decidere e concordare con l’ascensorista, insomma non un anonimo contatto di mega aziende dove vi sentite dei numeri e dove il vostro ascensore sarà uno standard nello standard. Per non parlare poi della durata dei materiali e ancor di più del servizio post vendita e manutenzione che sono il fiore all’occhiello delle nostre aziende. Certo, come dicevamo, dal sarto potete spendere anche qualche cosa in più che là dove vi offrono capi confezionati, ma non vorrete mettere la differenza nel sentirsi coccolati nella scelta, durante le prove e la qualità e durata del tessuto. Sì cari lettori, in Italia vi è un mercato degli ascensori, ove vi sono sarti e grandi magazzini, voi che genere di cliente vi ritenete? Attenti ai vostri acquisti o comperate
a cuor leggero? Un detto cita “Non ho abbastanza denari per permettermi ciò che costa poco”. Ma un ascensore a differenza di un vestito vi accompagnerà probabilmente per decenni e sarà il biglietto da visita del vostro condominio. Vi lascio con uno scritto di John Ruskin che amo molto e che vi dà l’esatta misura di quanto precedentemente scritto: "A questo mondo non c’è quasi niente che non si possa fare in maniera un po’ più scadente e vendere un po’ più a basso prezzo, e le persone che si orientano solo al prezzo sono le giuste prede di tali manovre. È poco prudente pagare troppo, ma è ancor peggio pagare troppo poco. Se pagate un po’ troppo, perdete un po’ di denaro, questo è tutto. Pagate invece troppo poco, perdete qualche volta tutto, in quanto l’oggetto acquistato non riesce a svolgere quei compiti per cui lo si era comprato. La legge della economia
vieta di ottenere valori elevati per poco denaro. Se accettate l’offerta più bassa, dovrete calcolare qualcosa in più per il rischio che correte. E se fate ciò allora avete anche abbastanza denaro per pagare qualcosa di meglio."

Marco Bonissone
Presidente AssoAscensori
Associazione Nazionale Industrie Ascensori e Scale Mobili
Nella foto: Marco Bonissone
Da sempre AssoAscensori aderente ad ANIE (Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) ha sottolineato l’importanza della sicurezza di addetti e utenti e ne ha fatto uno dei principi cardine della propria missione associativa. Anche per l’anno appena iniziato, AssoAscensori intende pertanto consolidare quanto ha finora realizzato soprattutto in termini di miglioramento e diffusione della cultura della sicurezza, sottolineando
un aspetto non irrilevante: il valore della sicurezza. Non si può trascurare l’importanza dell’investimento in sicurezza ed è per tale ragione che AssoAscensori ha sottolineato l’importanza del Decreto, emanato dal Ministero delle Attività Produttive lo scorso 26 ottobre 2005 che estende l’applicazione delle norme di sicurezza agli impianti installati fino al giugno 1999 e ne prevede il graduale adeguamento alle regole di sicurezza stabilite dalla norma
tecnica europea UNI EN 81-80 – già obbligatorie in Italia per quelli di nuova installazione. Il rischio sarebbe altrimenti quello di esporre il parco installato più cospicuo del mondo (800.000 impianti) a una crescente obsolescenza, con conseguenze di incidenti anche gravi. I 700.000 impianti preesistenti sono stati realizzati sulla
base di normative e con standard di sicurezza meno stringenti e, d’altra parte, l’invecchiamento crescente degli ascensori installati potrebbe compromettere man mano sempre più la sicurezza degli utilizzatori.
In quest’ottica il 2006 non può rappresentare, quindi, un anno di grandi cambiamenti nella filosofia associativa.
Ci auguriamo, invece, che possa essere un anno di svolta in termini di miglioramento della sicurezza e questo costituirà un obiettivo primario dell’Associazione.

Bruno Vergati
Presidente ANACAM
Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori
Nella foto: Bruno Vergati
Come è ormai noto a tutti gli operatori del settore, il 26 ottobre 2005 il ministro Scajola ha firmato un DM che promuove il miglioramento della sicurezza degli ascensori installati prima del luglio 1999, sulla base della Norma tecnica europea UNI EN 81-80. L’applicazione di questo decreto porterà nel giro di pochi anni all’innalzamento
degli standard di sicurezza degli impianti al livello richiesto oggi per gli impianti di nuova installazione. ANACAM non può che rallegrarsi del fatto che, dopo anni di attesa, sia stato adottato un provvedimento avente la specifica finalità di migliorare la sicurezza degli ascensori esistenti, utilizzando tra l’altro un’ottima norma, appunto la UNI EN 81-80, che l’Associazione ha contribuito a scrivere attraverso i propri tecnici presenti al CEN e all’UNI.
Riteniamo, tuttavia, che il DM Scajola abbia travisato lo spirito originario di quella norma, concepita come una guida per migliorare la sicurezza degli ascensori sulla base di un’accentuata gradualità degli interventi: i termini stabiliti dal DM per l’effettuazione delle analisi dei rischi e degli interventi di adeguamento, invece, sono troppo brevi e ravvicinati per essere rispettati dall’insieme dei soggetti coinvolti (proprietari di ascensori, organismi notificati,
ditte di manutenzione e produtt
ori di componenti). Inoltre, gli interventi per rimediare alle situazioni di pericolo classificate dalla norma con “priorità bassa” erano stati individuati nell’ottica di una loro implementazione solo in occasione di rilevanti interventi di trasformazione dell’ascensore e non, come richiede il DM, entro un preciso termine temporale. Consideriamo quindi del tutto ragionevole la richiesta – avanzata dall’ANACAM insieme alle altre Associazioni di categoria riunite in delegazione – di ottenere dal Ministero una maggiore gradualità e selettività nell’attuazione degli interventi e contiamo di ricevere un segnale positivo in tal senso già con l’emanazione
del Decreto direttoriale attuativo del DM, che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. D’altra parte, è questa la strada che hanno seguito altri Paesi che ci hanno preceduto nel recepimento dei principi della UNI EN 81-80, quali il Belgio, la Francia e la Spagna.

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