Un’arcaica legge ereditaria ne permette la sopravvivenza. Località: Ortisei Ortisei è il centro più importante della Val Gardena e grazie all’innato senso della misura e al lodevole rispetto della natura dei suoi abitanti non si differenzia troppo dagli altri paesi della vallata. L’architettura alpina che qui domina è un’architettura spontanea fedele ai materiali e alle tipologie tradizionali. È nata per rispondere alla sfida di luoghi difficili e alle necessità psicologiche e sociali di gente di montagna particolarmente chiusa in sé stessa e nella famiglia. Il maso è questo: il nido primordiale di un nucleo familiare che vive con spirito religioso ad alta quota. Lo si vede anche nella sua disposizione: si entra e c’è subito la stube, il luogo dove si vive in famiglia e si ricevono i vicini, con al centro una grande stufa in muratura su cui si addormentano i bambini. La casa nella casa: un piccolo museo della civiltà contadina dentro l’abitazione Di solito sono le persone che vengono dalla città a fare incetta di antichità locali: Il gioco del fuoco di legna in una casa foderata di legno Accanto o di fronte alla cucina si trova la stube (in ladino stua) che è una cellula ben isola termicamente perché foderata di legno su pareti, soffitto e pavimento.Arredamento canonico di una stube è la tipica grande stufa in muratura con copertura a botte che si ripete immutabile dal Medio Evo ad oggi. Intorno ad essa vi è una struttura in legno che sorregge un piano fatto di doghe su cui, con l’aiuto di qualcosa di morbido, si può dormire. La stufa, com’era logico nelle situazioni aristocratiche in cui nacque, si amministra dal corridoio, in modo da non disturbare o sporcare quella stanza che è il tempio dei rapporti familiari. Qui ci si ritrovava per dire le orazioni, a consumare i pasti, qui si ricevevono i vicini, si giocava a carte o si faceva musica.Tutto questo prima che arrivasse la televisione.
|