Noi progettisti siamo abituati a sentirci colpevolizzati nei confronti dell’ambiente; ma in realtà esistono ‘non luoghi’, privi di qualità, che l’hanno acquistata grazie a un progetto intelligente. Il presidente Sarkozy sostiene che saranno gli architetti a salvare il mondo. Ottimismo di facciata, o sincera fiducia nel progetto? In questi ultimi anni ci siamo basati su tecniche di progettazione ‘mimetica’, nella speranza di salvare la ‘qualità dei luoghi’. Pasolini sosteneva che i ‘luoghi’ non ci sono più, che tutto il mondo si è uniformato in un magma senza qualità e senza differenze. Forse era il suo mondo periferico, popolato di eroici accattoni che era sparito.
Progettare e costruire in un luogo che ha un suo carattere, comporta armonizzarsi con l’architettura, la natura, la forma, il linguaggio di questo luogo. Direi che è una questione di buona educazione, o più generalmente di ‘civiltà’. Se frequenti un gruppo di persone e vuoi farti capire da loro, occorre parlare la stessa lingua (tu la loro, o loro la tua)…
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ARCHITETTURA E CITTA’ 6
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