Progetto: Marlys Hahn Un “santuario” per il risposo dello spirito: lontano dalla città, su un monte di rocce e foreste, che domina un tranquillo lago. Dall’incanto del luogo sorge il disegno della casa, dotato di capacità evocatrici: pianta cruciforme con alto tetto a spioventi. Le pietre sono state reperite nel luogo: provengono dal muro che un contadino stava demolendo nelle vicinanze. Pietre dense di “vitalità ed energia”, spiega la progettista. Dalla suggestione che ne deriva sorge l’architettura: forte come la pietra, trasparente come il vetro. Capace di farti sentire immerso nella vita del bosco e allo stesso tempo protetto da incrollabile solidità. La connessione con l’ambiente è accentuata dal fatto che sia all’interno sia all’esterno la pavimentazione è la stessa. La pianta a croce sormontata da un tetto che arriva ai 6 metri e mezzo di altezza articola un unico spazio in diverse funzioni. ll camino è al centro: focolare e cucina, e con la sua lunga canna fumaria misura lo spazio in altezza e lo slancia in alto. Gli ambienti sono sfruttati in ogni più recondito angolo con compostezza.
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