Workspace ecosostenibile

Tra la città e l’aeroporto di Linate, MilanoZero è il progetto più avanzato in Italia sotto il profilo tecnologico ambientale: livello Platinum della certificazione LEED. Vi saranno uffici, palestre, piscina, auto elettriche, un hotel e altri spazi commerciali in affitto: nel parco Forlanini e con coperture verdi. Ne parliamo col progettista, l’architetto Renato Ferrari, fondatore dello Studio Fz.
Come un’oasi non solo verde, ma anche autosostenibile, nel deserto grigio della città: MilanoZero è il primo progetto certificato dal Green Building Council Italia (GBC), secondo le linee guida LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sistema di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici, sviluppatosi negli Usa alla fine degli anni ’90 e poi diffusosi nel mondo.
Come spiega l’Architetto Renato Ferrari, autore del progetto: “Quando la committente, Nicoletta Elisa Altieri, ci ha incaricati dell’opera, la nostra prima preoccupazione è stata di portare a compimento la vocazione del nostro Studio, da sempre impegnato nel rispetto ambientale, specializzandoci nel sistema LEED, al quale tutti i trenta architetti che vi operano, e i quindici ingegneri che vi collaborano, hanno dedicato mesi di studi e approfondimenti. Stiamo procedendo secondo le direttive necessarie per la classificazione Platinum, il livello più elevato di efficienza ambientale degli edifici.Questo, devo sottolineare, non solo grazie alle nostre capacità tecniche, ma anche grazie alla perfetta sintonia con la committente, Sig.ra Nicoletta Elisa Altieri, che, a differenza della maggioranza degli immobiliaristi che agiscono prevalentemente spinti dall’interesse al profitto economico a breve termine, guarda gli interessi veri della società di oggi e di domani: in questo peraltro incontrando anche, sul lungo periodo, precisi vantaggi economici.
I sistemi più tecnologicamente avanzati per il risparmio energetico richiedono un investimento maggiore a breve termine, ma nel corso di pochi anni questo sarà assorbito e darà un profitto, poiché gli edifici realizzati avranno zero spese di mantenimento. Si prevedono costi per l’affitto dei vari ambienti, equivalenti più o meno alla metà di quelli oggi in vigore per spazi equivalenti in città, con la differenza che a MilanoZero non vi saranno spese aggiunte per riscaldamento o condizionamento estivo, né per acqua o elettricità.Oggi si tende a realizzare edifici dotati di una elevata classe energetica, tramite l’attuazione di sistemi di coibenza, l’adozione di pannelli solari e/o di impianti geotermici per ridurre il consumo di energia dalla rete elettrica o di energia termica che provoca dispersione di inquinanti e CO2. A MilanoZero invece, sul piano dell’efficienza energetica otterremo il massimo: zero consumo di energia da fonti tradizionali, zero impatto sull’ambiente perché, invece di sottrarre aree verdi, ne aggiungiamo, zero consumo di altre risorse come quelle idriche grazie ad un sistema di completo riciclo dell’acqua di falda e di utilizzo dell’acqua piovana che in tal modo non andrà dispersa, zero inquinamento perché non si utilizzerà alcuna fonte energetica di combustione, annullando la produzione di CO2, zero impronta ambientale, grazie al riuso di materiale costruttivo in loco, evitando così dispersioni di rifiuti…” Sono previsti impianti fotovoltaici su tutte le coperture.Come è possibile tutto questo? “Anzitutto perché alla radice sta la volontà di Nicoletta Elisa Altieri di realizzare qualcosa che duri nel tempo e che dia testimonianza dell’impegno della sua famiglia, la cui origine risale all’epoca rinascimentale e di cui lei è l’ultima erede. L’operazione immobiliare è portata avanti secondo criteri industriali: l’efficienza si sposa con l’impegno tecnologico. Il centro multifunzionale resterà di proprietà della Fondazione Domani, voluta dalla Altieri per l’assistenza agli anziani, in memoria di suo padre e di suo nonno, proprietari della Domenico Altieri Chimica (DAC) che dagli anni Trenta ha avuto la propria sede principale là dove oggi sta sorgendo MilanoZero: lungo Viale Forlanini, che porta dal centro città all’aeroporto di Linate, costeggiando quel che un tempo era terreno agricolo degli Altieri e oggi è un parco pubblico. L’opera di ristrutturazione del vecchio impianto industriale risulterà, da un lato, una memoria del passato e, dall’altro, ad oggi, secondo criteri di flessibilità e durabilità, quanto di più innovativo c’è e tra trent’anni sarà ancora attuale”.Che dire del disegno architettonico? “Questo è concepito come risposta alle necessità ambientali, ovvero come un contributo al benessere delle generazioni future: per portare avanti questo discorso sono abituato a fare un passo indietro sul piano formale, a non ricercare l’esibizione e l’affermazione personale, bensì il benessere di coloro che usano gli spazi che progetto.
Credo in questo modo di recepire al meglio gli insegnamenti del Moderno: questo complesso esprime uno stile di vita prima che uno stile di design”. Per garantire pace e tranquillità ai lavoratori e all’ambiente, sarà possibile la sola circolazione ciclopedonale e con auto elettriche: un’oasi giardino all’interno di Milano.
Un progetto omnicomprensivo e autonomo che comprenderà uffici, palestre, auto elettriche, hotel e altri servizi. La comodità di avere il centro della città a breve distanza, ma possedere già tutto il desiderabile.RENATO FERRARI, NATO A MILANO NEL 1959, SI È LAUREATO PRESSO IL POLITECNICO DI MILANO NEL 1984.
NEL 1986 FONDA A MILANO LO STUDIO FZ E CONTINUA LA SUA AVVENTURA UMANA E PROFESSIONALE CERCANDO QUEL PUNTO DI UNIONE FRA URBANISTICA E ARCHITETTURA CHE PERMETTE UN PASSAGGIO NATURALE DA UNA DISCIPLINA ALL’ALTRA. INSIGNITO NEL 1999 DI UN ATTESTATO DI RINGRAZIAMENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL TEMPIO DI SHINNYO – EN ITALIA A MILANO, LA SUA VISIONE DI UN’ARCHITETTURA PER GLI UOMINI, LO VEDE COME UNO DEI PROMOTORI DI PROGETTI PER L’AFRICA.
NEL 2000 CONSEGUE L’ATTESTATO DELLA FEDERARCHITETTI DI “COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE – COORDINATORE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI”. AD OGGI L’ARCH. RENATO FERRARI, CON L’ENTUSIASMO CHE LO HA SEMPRE CONTRADDISTINTO, È FORTEMENTE MOTIVATO NEL MIGLIORARE GLI SPAZI DEI LUOGHI DI LAVORO E DELLE ABITAZIONI. CONTINUA A COLTIVARE, COME IN PASSATO, UNO SPECIALE INTERESSE PER I TEMI LEGATI ALLA PROGETTAZIONE AMBIENTALE E ALLA SOSTENIBILITÀ IN ARCHITETTURA E GIRA IL MONDO ALLA RICERCA DI FONTI DI ISPIRAZIONE: DAL GIAPPONE AGLI STATI UNITI, DALL’AFRICA ALLA CINA STUDIA, OSSERVANDO DIRETTAMENTE I PIÙ NUOVI ESEMPI DI ALTA ARCHITETTURA.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)