Villa Tagawa Yoshihiro Takaishita


L’incisione sulla colonna centrale racconta la Storia

Progetto: arch. Yoshihiro Takaishita
Località: Minami-Hakone (GIAPPONE)
Testo: Shiho Sakai

I signori Tagawa, marito e moglie, ospitano spesso gente proveniente dall’estero perciò volevano avere una seconda casa che fosse fiera dello stile proprio giapponese tradizionale.
Per soddisfare questa loro richiesta l’arch. Takishita ha scelto di ricostruire una casa di 200 anni fa.
La casa è stata collocata a Minami-Hakone, località di villeggiatura con terme; la parte nord guarda sulla montagna di Fuji mentre quella a sud fronteggia il campo da golf.
La casa consiste di due strutture e ha un tetto spiovente che si chiama Kiritsma-Gassho.
I lati della casa si chiamano hira e tsuma.
Hira è il lato laterale, tsuma il lato ortogonale al colmo del tetto. In questa casa l’entrata principale è collocata sul lato tsuma; questo stile di entrata si chiama quindi tsuma-iri (iri significa entrare).
In generale, per molte case Gassho-Minka non è chiaro in quale periodo siano state costruite.
Secondo l’arch. Takishita la maggior parte delle case è stata costruita nel ‘700 e ‘800.
Sulla colonna centrale del soggiorno è inciso l’anno di costruzione della casa originaria: 1807.
Adattandola all’anno 1807, l’ha arredata con mobili antichi, realizzando l’ambiente giapponese dei bei tempi.
Le ceramiche antiche giapponesi, poste a fianco delle finestre, e il colore indaco dello zabuton (il cuscino di forma quadrata, usato al posto della sedia) creano l’armonia dell’ambiente. Il pavimento, di paglie intrecciate, è particolare.
I mattoni del camino si intonano bene con lo spazio.
Passa leggermente la luce del sole tramite la shoji (la porta scorrevole costituita da un’intelaiatura di legno rivestita di carta bianca traslucida) e anche la lanterna illumina lo spazio piacevolmente.

Nella foto sopra si ha la vista del soggiorno.
Esso è arredato in stile tradizionale giapponese.
La foto in alto a destra mostra la sala da pranzo vista dall’ingresso spazioso, dove si tolgono le scarpe prima di entrare nelle camere.
Nella foto qui a fianco la facciata della casa.
Si vede che è costruita con una struttura ben proporzionata.

Il soffitto del soggiorno, che ha un’altezza di 4 metri, è molto alto rispetto ad una casa normale giapponese (di solito l’altezza è più o meno di 2,7 metri).
All’altezza di 1,75 metri, attraversa tutto l’ambiente una sbarra gigante, la Sashi-Kamoi, di 30-40 cm di larghezza, che serve ad unire i pali e anche sopportare tutto il peso del tetto.
Essa permette così di creare uno spazio ampio e comodo perché senza Sashi-Kamoi bisognerebbe mettervi più pali.
I pali, le travi, la Sashi-Kamoi appaiono imponenti, trasmettendoci un’impressione forte, ma sanno anche suscitare una serenità d’animo nell’ambiente.

 

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