Ordine degli Architetti di Brindisi

CHIESA AVE MARIS STELLA
(viale Duca degli Abruzzi, Brindisi)

L’intervento progettuale propone il ridisegno dell’area antistante la chiesa, creando una piazza-sagrato con funzioni ben correlate e risolvendo anche il problema della sosta auto con la creazione di un parcheggio interrato. (Giudizio della Commissione Nazionale)

Ordine degli Architetti di Brindisi

Arch. Fabio Moccia (capogruppo)
Annamaria Coccia (coprogettista)
Arch.Tommaso Moccia (coprogettista)
Arch. Francesca Paola Scanni (coprogettista)

T. Moccia, A. Coccia, F. P. Scanni, F. Moccia.
Fabio Moccia, Annamaria Coccia, Tommaso Moccia e Francesca Paola Scanni, architetti liberi professionisti della provincia di Brindisi, si sono riuniti per questo concorso formando temporaneamente il gruppo di lavoro.
Nello specifico, Fabio Moccia (1970) laureato a Firenze, è nominato, con D.G.R. n° 1260 del 21/09/1999, quale componente della Commissione Tecnica istituita presso lo I.A.C.P. del Comune di Brindisi.
Tommaso Moccia (1963) laureato a Firenze e Francesca Paola Scanni (1963) laureata a Venezia, insieme, sono titolari di uno studio di progettazione che vanta attraverso la loro impresa di costruzioni edili la realizzazione di
numerose opere da loro progettate.
Annamaria Coccia (1963) laureata a Pescara, è docente di ruolo di tecnologia e disegno all’Istituto tecnico industriale ITIS Giorgi di Brindisi. La loro formazione ed esperienza professionale li ha visti impegnati in problematiche di progettazione architettonica di edifici pubblici, edifici industriali, edicole funerarie, progettazioni urbanistiche, edifici religiosi, ristrutturazioni ed arredamenti d’interni, abitazioni private.

CENNI STORICI
1954: la contrada Casale fu elevata al ruolo di frazione di Brindisi ed attualmente il rione è una zona residenziale periferica.
1958: inaugurazione della chiesa Ave Maris Stella progettata dall’Arch. Cino Mazzotta.
1969: collocazione e benedizione sul piazzalesagrato della statua di S. Lorenzo, illustre cappuccino che sembra benedire e abbracciare la comunità.

PROGETTO
Analisi

1. La chiesa occupa una posizione urbanisticamente rilevante nel quartiere Casale: l’asse viario Duca degli Abruzzi (P.R.G. del 1935 – ing.Tarchioni) segna un canale prospettico che fa fulcro sul monumento al Marinaio d’Italia (realizzato nel 1933 dall’Arch. Brunati). E’ necessario collegare la Chiesa-Sagrato allo spazio circostante.
2. La posizione della chiesa è arretrata rispetto al rettifilo di viale Duca degli Abruzzi e lascia libero un ampio spazio di rispetto (proprietà comunale): tale area non ha mai avuto una precisa qualità architettonica; soltanto sul prospetto principale della chiesa il progettista (Arch. Cino Mazzotta) ha inserito un portico con due archi preceduto da una scalinata con funzioni di riparo dei fedeli dagli agenti atmosferici.
3. Nel 1998 è stata realizzata ad opera del Comune di Brindisi frontalmente alla chiesa ed in asse al viale Duca degli Abruzzi una grande aiuola con la funzione di rallentare e smistare al traffico carrabile.

Sopra: l’inserimento dell’acqua richiama il fonte battesimale, mentre l’ulivo simboleggia la pace. Il percorso nel verde è segnato dalla Via Crucis in pietra calcarea. La pavimentazione caratterizza i percorsi.

Area d’intervento
Lo spazio compreso tra il portico e l’aiuola.

Riqualificazione del sagrato
a) Riuso funzionale e presenza attiva e partecipe della vita di quartiere: ritrovo giovani e anziani tempo libero ecc. . .
b) Identità-luogo di incontro della comunità: possibilità di utilizzare il sagrato per funzioni religiose, manifestazioni, arredo urbano;
c) Funzione rituale e sociale: superamento barriere architettoniche e rivalutazione dell’esistente statua marmorea dedicata a S. Lorenzo da Brindisi.

Soluzioni progettuali
Il progetto prevede il collegamento della chiesa al verde esistente ridisegnando lo spazio fra essi compreso e caratterizzandolo architettonicamente con la realizzazione di ampi percorsi pedonali lievemente degradanti che generano spazi fruibili dall’intera comunità e nel contempo valorizzano gli elementi esistenti.
La creazione di gradonate disposte ad anfiteatro, poste frontalmente all’ingresso della chiesa, allargano idealmente la navata interna e creano un piazzale utilizzabile sia per funzioni religiose che per attività culturali e per il tempo libero.
Il progetto cromaticamente è individuato dalla tonalità del colore della pietra di Trani e del Carparo e riprende i materiali calcarei locali, utilizzati nella facciata della chiesa. Tutti i percorsi e gli elementi simbolici sono evidenziati
da coni di luce radente che ne esaltano le funzioni.

Stato di fatto

Il centro dell’intervento
La statua esistentediventa punto focale dell’intervento e cerniera tra le due piazze che caratterizzano architetton
icamente iI sagrato. L’inserimento dell’elemento acqua è un richiamo al fonte battesimale. Acqua: simbolo di vita, di dematerializzazione e di trasparenza. L’nserimento dell’albero d’ulivo è un riferimento diretto alla pace.
Il percorso nel verde è segnato da sequenze: icone in pietra calcarea rappresentanti le XIV stazioni della Via Crucis.
La pavimentazione, con abbinamento di materiali cromaticamente differenti, presenta giochi di montaggio per caratterizzare le aree delle varie funzioni e i principali percorsi.

Tutto attorno, immagini del progetto, caratterizzato dalla gradinata e dal fonte.

Particolari della piazza/anfiteatro
La piazza/anfiteatro risulta facilmente accessibile ai portatori di handicap e agli anziani.Tale area è stata ribassata rispetto al piazzale antistante la chiesa in maniera tale da non creare, con la realizzazione di scalinate, un ostacolo che potrebbe ridurre la visione della chiesa dalla strada. La scalinata, la vasca, il verde, posti a contorno del porticato esistente, definiscono l’impianto della chiesa introducendo una componente architettonica legata all’immagine della piazza.

Veduta d’insieme
“Il sagrato/piazza, diventa il segno della disponibilità all’accoglienza che caratterizza la comunità cristiana in tutti i suoi gesti.“Il sagrato è spazio ideale per la preparazione e lo svolgimento di alcune celebrazioni: processioni, accoglienza, riti del lucernario nella veglia pasquale…". (CHIESA OGGI architettura e comunicazione 22/96)

Particolare della piazza/sagrato
L’inserimento di ampie rampe a pendenza minima fa sì che la differenza di quota pensata tra i due spazi ricavati tra il portico e l’aiuola verde, sia impercettibile. L’unione del verde alla chiesa è stato pensato per accentuare il distacco del luogo sacro dal traffico cittadino. Il sagrato, zona d’incontro e di accoglienza, risulta l’ampliamento naturale di questo
spazio verde esistente.

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