a cura di Gjlla Giani I Beni culturali della Chiesa sono la componente più importante nell’ambito del nostro patrimonio artistico culturale: non solo per il valore più importante in assoluto, inteso come ricchezza materiale, ma singolarmente come la più vasta testimonianza della cultura, del pensiero e della creatività dell’Uomo. Quindi un valore inestimabile e irripetibile ancor più se conservato nel suo contesto storico e ambientale naturale, perché meglio così può esserne compreso il significato nella sua interezza, compreso quello di "strumento di aiuto di quella nuova evangelizzazione di cui il Santo Padre parla in tutti i suoi contenuti". Patrimonio dunque che va protetto come dovere primario di noi Italiani che ne siamo i "depositari" e come diritto di impedire che vada disperso per l’incuria del tempo o peggio ancora per mancanza Chiesa della SS.Annunziata a Sant’Arsenio (Salerno)
Questa chiesa è la più antica fra tutte quelle presenti sul territorio parrocchiale. Fondata nel XIV sec. (?) grazie alla prodiga operosità dei Padri Benedettini di Cava de’Tirreni (Salerno) in piena attuazione della “Regulae Sancti Benedicti 36” ed in risposta alle pressanti richieste provenienti dai governanti (Baroni) e dal popolo. I monaci istituirono, dapprima un piccolo ospizio (nel 1500) per l’accoglienza dei poveri e dei girovaghi, e in seguito vi edificarono la chiesa. Dai documenti custoditi in archivio parrocchiale ed esattamente la Platea seicentesca di Martino Liverta, riscontriamo che la fondazione della sopraindicata chiesa è posteriore al 1650. Dr. Giuseppe Aromando L’APPROFONDIMENTO Gli stalli del coro della Buxheim Priory, di Ignaz Waibl Il coro nell’architettura cristiana è la zona della chiesa in cui siedono i prelati e comunque sacerdoti, sito generalmente all’estremità opposta all’ingresso della chiesa e disposto attorno o ai lati dell’altare maggiore. Nell’interno di un edificio religioso questa parte è costituita da un recinto in pietra o legno finemente scolpito, (in questo caso rappresenta spesso uno degli arredi più preziosi del tempio); al suo interno si trovano gli stalli in cui prendevano posto i membri della comunità religiosa che officia la chiesa; i primi esempi di cori provengono dall’ambito del monachesimo, poi si estendono all’uso delle comunità non monastiche, quali i canonici di una collegiata o il clero di una cattedrale In questo spazio è ubicato il seggio del capo della comunità, che nel caso di una cattedrale può prendere le forme maestose di un trono episcopale. Dal punto di vista architettonico il coro è invece uno dei nomi che può assumere la struttura della chiesa in prossimità dell’altare maggiore. Lo si trova soprattutto usato per indicare la parte della navata delle chiese gotiche all’estremità opposta all’ingresso. In Grandi abbazie, o in caso di particolari necessità (clima freddissimo, stragrande numero di monaci, diverse comunità che si dividono una chiesa, etc) è possibile l’esistenza e l’uso contemporaneo di più cori. |