Il giardino alla “Cyrano” diEdmond Rostand

A Cambo-les-Bains nei Paesi Baschi

Consigliato dal medico che l’aveva curato per una pleurite, lo scrittore francese autore del celebre “Cyrano de Bergerac” decise di trasferirsi sulla costa Nord vicino a Biarritz e ai confini spagnoli. Lui che aveva fatto rivivere nel suo romanzo il mondo raffinato e avventuroso del ‘600 francese, nella sua villa volle un giardino pensato alla grande.

Concepito in modo maestoso all’interno di un anfiteatro naturale, questo giardino tipicamente “à la française” si presenta come una fastosa scena di teatro davanti alla villa. Essendo lo spazio grande ma stretto e lungo, il
progettista lo ha articolato in una successione di tre elementi: un giardino all’italiana di forma trapezoidale con al centro una vasca rotonda, un grande bacino rettangolare con giochi d’acqua, infine uno stretto canale che
sfocia in un’esedra con pergola monumentale, il tutto rigorosamente sullo stesso asse di simmetria. Le vasche hanno una semplice cornice di pietra grigia e sono al centro di un sistema di semplici rettangoli di prato delimitati da
percorsi ortogonali tenuti a ghiaia.

Foto di Francesco Morgana

Edmond Rostand’s ‘Cyrano’ garden Advised by the doctor who cured him for a pleuritis, the French writer author of the renowned ‘Cyrano de Bergerac’ decided to move to the North coast close to Biarritz and the Spanish borders. He, who in his novel revived the refined and adventurous world of the French XVII century, requested a majestic garden for his own villa. Designed in a grand way inside a natural amphitheatre, this typically ‘a la française’ garden
appears as a fastous theatre before the villa. Being the space big, but narrow and long, the designer has articulated it as succession of three elements: an Italian garden with a trapezial shape and a round pool in the middle, a large rectangular pool with plays of water.

Edmond Rostand

Edmond Rostand nacque a Marseille nel 1868 (morì a Paris nel 1918), nella sua opera di drammaturgo riprese i modi del dramma romantico in versi. Tra le cose più note e migliori è Cyrano de Bergerac (1897), abile e fortunata ricostruzione romanzesca di un’epoca suggestiva e di una personalità bizzarra e inconfondibile. Protagonista di questo dramma in versi in cinque atti è Cyrano de Bergerac. L’azione si svolge in Francia alla metà del XVII se colo. Cyrano poeta e spadaccino ama la bella cugina Rossana ma, afflitto da un naso mastodontico, non osa confessarle il suo amo re. Rossana invece ama Cristiano de Neuvullette, un giovane cadetto di Guascogna, bello ma stupidotto. Sarà Cyrano, sotto il balcone della fanciulla a suggerirgli le frasi dolce e seducenti che lo conquisteranno.

Uno spaccato della casa di
Edmond Rostand in stile
bretone con interni molto
decorati di gusto eclettico.

I due giovani si sposano, ma il conte di Guisa, anche lui innamorato di Rossana, decide di vendicarsi fa cendo partire per l’assedio di Arras i cadetti da lui comandati e con loro Cristiano e Cyrano. Durante la lontananza Cristiano in via a Rossana appassionate lettere dettategli da Cyrano. Improvvisamente si rende conto che Rossana, senza saperlo, è ormai in namorata di Cyrano. I due decidono di confessarle la verità al ritorno. Ma Cristiano muore e Rossana si ritira in convento: Cyrano, che continua a mantenere il segreto, va a trovarla assiduamente. Si reca da lei anche il giorno che è stato gravemente ferito a tradimento. In punto di morte si lascia sfuggire il suo segreto: Rossana capisce di avere amato l’anima di Cyrano attraverso la bellezza di Cristiano.

Il "Cyrano" di Rostand continuò a essere rappresentato per tutto il Novecento – si ricorda anche una edizione teatrale nel 1990 con l’attore Jean Paul Belmondo -, e ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. Questo dramma costituì una reazione vitalistica alle opacità pessimistiche del realismo e alle evanescenze del simbolismo, realizzando un felice incontro tra naturalismo e fantasia. Tra gli altri testi di Rostand si ricordano La principessa lontana (La princesse lointaine, 1895) trasposizione scenica del la vita di Jaufré Rudel, L’aiglon (1900) e Chantecler (1910), una commedia allegorico-satirica vagamente ispirata al "Roman de Renart".

Il progettista che ha creato questo giardino era un parigino molto richiesto dal bel mondo, si chiamava Joseph-Albert Tournaire e si muoveva con molta sicurezza tra le tendenza in voga in quel momento. Siamo all’inizio
del ‘900 e i due stili che si fronteggiavano erano il liberty per la borghesia progressista e lo stile ghirlanda (una rivisitazione del Luigi XVI) per gli aristocratici. Edmond Rostand, essendo snob e frequentando questi ultimi, scelse per il giardino di ispirarsi a un altro Luigi di Francia, ancora più antico, il Re Sole e alla sua dimora di campagna, Versailles. Il suo architetto paesaggista lo accontentò e fece un impianto generale degno di un Le Nôtre, ma facendo un piccolo accomodamento che nel rigoroso XVII secolo non si sarebbe fatto: una porzione di giardino in forma di trapezio, per raccordare lo spazio limitato della villa a quello più esteso del grande bacino. Un trucco
molto pratico e di gusto ottocentesco. Apprezzabile e d’effetto anche l’esuberanza che viene data alla parte fiorita delle aiuole rispetto a quella verde più architettonica. Siano in piena belle époque e le signore, molto
femminilmente, portano fiori dappertutto, in casa come sui loro cappelli. Era quindi giusto in quel momento avere una forte presenza di fiori nel proprio giardino.

Last, a narrow channel flowing into an exhedra with monumental pergola, all strictly on the same axis of symmetry. The pools have a simple gray stone frame and they are at the center of a system of simple lawn rectangles bounded by orthogonal gravel paths. The designer who created this garden was a Parisian highly claimed by the smart set, called Joseph-Albert Tournaire. He could confidently move among the trends in vogue at that time. We are at the beginning of the 1900 in the middle of the Belle Époque and the two opposing styles were the liberty for the radical middle class and the garland style (a review of Louis XVI) for nobles. Edmond Rostand, being snob and
therefore attending the latter, for the garden decided to model himself on another Louis of France, even former, Sun King, and on his manor, Versailles. His landscapist humoured him and made a general implant worth a Le Nôtre, but making not a mistake but a slight adjustment that would have not been made in the XVII century: a trapezoid-shaped portion of the garden, to link the limited space of the villa to the wider one of the big pool. It is a very practical mean stratagem, but nineteenth-century in taste. It would have been more justifiable and appreciable another license from the rules of the classical garden: the exuberance given to the flowering part of
the flowerbeds compared to the green one, more architectonic. We are in the middle of the Belle Époque
and the ladies, very womanly, carry flowers everywhere, at home as well as on their hats. It see med rather appropriate at that time to expect a strong presence of flowers in one own garden.

I fiori sono la vera meraviglia di questo giardino, ciò che più coinvolge la sensibilità di un visitatore d’oggi. Al primo colpo d’occhio impressiona la grandiosità dell’impianto “alla Varsailles”, ma ad un osservazione più ravvicinata
si rimane colpiti dalla perfezione e dall’allegria con cui sono disposti i fiori nelle aiuole. Si tratta di “bordi misti” inseriti in una cornice continua di bosso potato all’italiana, con la particolarità molto accattivante che ogni pianta di
fiori forma una semisfera, un pon pon che si addossa al successivo in una continua variazione di colore, forma dei fiori e grandezza. In queste foto si vede una bella combinazione di fiori blu, gialli e bianchi con qualche tocco di rosa.

The flowers are the real marvel of this garden, what most engages the sensitivity of today’s visitor. At a first glance, what strikes is the majesty of the Versaille-style implantation, but at a closer look one is struck by the perfection and happiness which the flowers are arranged in the flowerbeds with. It is the case of mixed borders inserted in a continuous box-tree frame clipped the Italian way, with the very charming peculiarity that every flower tree forms a semisphere, one leaning onto the following one in a continuous variation of colours, shape and size. In these pictures is visible a nice combination of blue, yellow and white flowers with some touches of pink.

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