Quelle che negli edifici storici erano le fasce marcapiano sono qui diventati sottili profili che si protendono come alette, quasi a sottolineare la leggerezza dell’insieme. Nove livelli fuori terra, e un corpo su strada caratterizzato da un’intelaiatura esterna che ricorda i tralicci posti a sostegno dei rampicanti.
L’edificio è progettato per l’incrocio tra Av. Liberador, Yrigoyen e Vicente Lopez, a Buenos Aires.
La compattezza della forma si traduce in un facilitare la capacità percettiva: lo spazio sembra noto e familiare sin dalla prima occhiata. Le dimensioni appaiono quasi ridotte rispetto alla realtà: l’edificio si lascia avvicinare con facilità. Il “gioco” architettonico si limita alle variazioni alternate degli sporti ai diversi piani: il resto è esercizio di libertà progettuale entro un rigoroso disegno costruttivo improntato sull’efficienza e la trasparenza.