Una guesthouse nei dintorni di Osaka


Una villa con settimobili

Un progetto ambizioso ed innovativo che si trasforma a seconda delle occasioni attraverso un sistema di tende e pareti mobili a scomparsa che suddividono lo spazio interno in microambienti o all’occorrenza, spariscono creando un ampio locale, ideale per ricevere ospiti e organizzare party.

An innovative system of doors and sliding panels converts small rooms into a large open space for
receiving guests and holding parties.

Servizio di: Shiho Sakai
Foto di: Hisao Masuda
Architetto: Masayoshi Setogawa

Il proprietario, essendo un imprenditore solito a ricevere molta gente, ha richiesto all’architetto una costruzione ampia, robusta e circondata da alberi come le case di campagna giapponesi di tanti anni fa, adatta a ricevere ospiti ed organizzare feste. La struttura portante è realizzata tramite enormi travi in legno che consentono di ricoprire luci molto ampie evitando l’impiego di muri interni. Il prospetto è completamente vetrato, permette quindi una perfetta
integrazione con l’ambiente circostante. La zona del salone è a doppia altezza servito da un’imponente scala che ruota intorno ad un magnifico camino che rappresenta il fulcro della casa. Fattore di innovazione è l’utilizzo di elementi tipici giapponesi, Kyoughi- Sudare, Shouji, Koushi-Do, che sono delle tende e delle porte scorrevoli, di varia tipologia, che permettono di suddividere lo spazio interno come se fossero dei setti mobili.

L’ARCHITETTO
si racconta

Nato a Kyoto nel 1953 si iscrive al dipartimento di Architettura della facoltà di Ingegneria dell’Università di Kyoto, dove consegue la laurea nel 1977. Nel 1979 ottiene il dottorato di ricerca all’Università di Kyoto. Nello stesso anno inizia la sua carriera al Bureau of
Architecture, Nippon Telegraph And Telephone Corporation HQ. Nel 1987 fonda lo studio di
architettura ART-SESSION Co, Ltd, che nel 2006 cambia nome diventando r-session inc. La sua filosofia ruota intorno al concetto di estetica: così come l’uomo vorrebbe mantenere la sua bellezza nonostante il passare degli anni, così l’architettura dovrebbe preservare i suoi canoni estetici per sempre; l’architetto non è solo responsabile al momento della costruzione dell’opera, ma durante tutto il corso della sua vita.
www.rsession.com

Arch: Masayoshi Setogawa

Questo sistema permette di nascondere le porte alloggiandole all’interno o dietro le pareti e farle apparire con un semplice scorrimento, in modo da creare dei micro ambienti, oppure, unendo ad esempio il salotto, il soggiorno ed il salone, diamo origine ad un ambiente in grado di
ospitare anche 20-30 persone. La scala, con struttura in legno, ha una larghezza considerevole perché il proprietario lavorando in locali pubblici, si è reso conto di quanto fosse importante l’ampiezza per permettere un agevole movimento di discesa e salita.
Il grado di inclinazione è minimo, sia per consentire una comoda risalita che per assicurare una riduzione di pericolo in caso di caduta, inoltre rallentando il movimento si ha la possibilità di godersi viste differenti da ogni diversa posizione e da ogni altezza. Per dare la sensazione di leggerezza, i gradini sono stati agganciati in maniera tale da farli sembrare galleggiare nell’aria. Le pedate sono rivestite in tessuto, in modo da rendere soffice la camminata anche a piedi nudi.

In entrambe le pagine, una veduta dell’area a doppia altezza dove è collocata la scala e il camino. Una delle particolarità
di quest’ultimo, è che è “scavato” nel pavimento e ciò crea un enfatizzazione dell’elemento, come se fosse parte integrante del progetto, una sorta di albero che nasce dal pavimento e cresce fino al tetto.

Both pages, view of the double-height area with staircase and fireplace. Notice how the fireplace has been set into the floor. This serves to highlight its presence as if it were an integral part of the project, a sort of tree that rises from
the ground and goes all the way to the roof.

In alto, dettagli della scala, un prospetto con l’indicazione dei materiali utilizzati e dimensionati; e una sezione trasversale. A lato, il prospetto generale dall’intero complesso, si può notare come l’impiego di grandi vetrate permetta di esaltare l’imponente struttura in legno che caratterizza tutto il progetto.

Above, the staircase in detail: elevation showing sizes and materials used, and a cross section. Right, view of the
entire building. Notice how the use of glass walls sets off the striking wooden structure that characterises the design.

The owner of the house is an entrepreneur accustomed to receiving many people. He needed a sturdy and spacious building surrounded by trees, just like the Japanese houses of the past, suitable for entertaining guests. Huge wooden beams for the load-bearing structure cover broad openings that eliminate the need for interior walls. The all-glass front provides perfect integration with the surrounding vegetation.
The double-height living room is served by a striking staircase that makes its way around a magnificent fireplace – the fulcrum of the house. One innovative aspect is the use of traditional Japanese features. Kyoughi-Sudare, Shouji, and Koushi-Do are curtains and sliding doors that subdivide indoor space as if they were mobile partitions. Doors and panels are hidden inside or behind walls. They can be pulled out with a simple sliding motion to create small rooms, or by joining together the drawing room, living room, and salon they can be retracted to create a room capable of accommodating twenty to thirty people. The staircase, with its wooden structure, is relatively wide. This is because the owner, having worked in public buildings, understands the need for breadth if one is to walk up and down a staircase unobstructed. The gradient is minimal, both to make it easy to walk up and to reduce the level of danger should someone fall. Furthermore, by making you slow down you can admire different views from various positions and heights. The feeling of lightness is created by fixing the steps such that they seem to float in mid-air. Treads have been covered in fabric to create a soft sensation when walking barefoot.

Nelle immagini, a sinistra una vista della zona pranzo con il lungo tavolo e le sedie. A destra la zona living con i tipici tavolini bassi stile tipicamente giapponese.
In entrambe le foto si possono notare, in fondo, le pareti mobili a scomparsa.

Nella parte bassa delle due pagine, troviamo i disegni tecnici del progetto; da sinistra, il prospetto longitudinale, la sezione trasversale e le due piante, piano terra e piano primo.
Oltre al dimensionamento, sono indicati anche la tipologia dei materiali utilizzati.

Shown here, left, view of the dining area with the long table and chairs. Right, living room area with traditional low-style Japanese tables. Notice in both pictures the sliding panels at the back.

Bottom pictures on both pages: project technical drawings; from left, longitudinal section, cross section, ground floor plan and first floor plan.
Material types used are also listed in addition to dimensioning.

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