Dubium sapientiae initium. 1985 Duarte House Portogallo. Duarte house a Ovar in Portogallo, progettata dall’architetto portoghese Alvaro Siza (nato a Matosinhos, Porto nel 1933). Cercando di uscire dal provincialismo per dirigersi verso l’universalità e nello sforzo di trovare un equilibrio tra il locale e il generale, Siza utilizza forme pure in materiali naturali del posto come le pietre, i marmi e i graniti lavorati artigianalmente. Riduce i suoi interventi a semplici scomposizioni minimali e lineari per articolare e integrare perfettamente la casa nel paesaggio. Valorizza le preesistenze (ad esempio l’utilizzo del marmo fiorito) trovando un delicato equilibrio tra le abitudini degli abitanti della casa e la topografia del posto. Siza unisce certe ambiguità spaziali e tensioni cubiste alla grande armonia formale che gli è propria, come avviene nel caso di questo essenziale camino, più idea che presenza reale. Sverne Fehn 1991 Norvegia. Nella Villa Busk a Bamie Kommune progettata da Sverre Fehn (nato nel 1924) emergono i tratti della sua architettura minimalista coniugata con il “brutalismo” degli anni ‘60 mai completamente dimenticato. Per un nordico come Fehn usare pareti interno in cemento grezzo è un modo di porsi senza finzioni dentro alla natura primitiva, non quella migliorata (o imbellettata) dall’opera della civiltà. Il camino è per lui qualcosa di utile alla sopravvivenza, non un rito borghese; per cui diventa come uno sgabuzzino che si chiude (e sparisce) quando non serve.
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