Si ispira all’antico modello costruttivo sardo questa nuova villa Progetto: arch. Tommaso Pirina e Massimo Spano Il termine "stazzu", derivato dal latino "statio", stazione, indica contemporaneamente l’azienda contadina e la costruzione in cui abita il proprietario. Anticamente, gli stazzi venivano edificati in posti riservati, soleggiati e riparati dal vento, ai quali si giungeva a cavallo. Le case sono piccoli capolavori di architettura spontanea. In genere non "staccano" dal paesaggio, difficilmente si notano, o meglio, sono organicamente integrate all’ambiente. E proprio a questa antica forma costruttiva si sono ispirati i progettisti di questa nuova villa gallurese immersa nella natura aspra ma anche molto affascinante. Anche per questo progetto hanno scelto i materiali locali, le travi ricavate dagli alberi contorti dal vento conservandone la forma, i muri esterni e i pilastri di pietra che ricordano i tradizionali muretti a secco, i laterizi di argilla. I due camini della casa hanno entrambi un’impostazione molto essenziale e pulita: La cucina è volutamente ispirata a quelle tradizionali toscane, con l’acquaio scavato nel travertino, come il piano di La costruzione si integra perfettamente con l’ambiente grazie ai materiali naturali usati e al disegno che richiama i
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