UNA CASA CON MIX APPEAL


Recupero e rinnovamento, design e antiquariato scandiscono gli spazi di questa abitazione.

progetto di Cristian Minerva, architetto
servizio e testo di Azzurra Lorenzetto, designer
foto Athos Lecce

La particolarità di questo appartamento sta proprio nel suo "mix appeal" creato tenendo presenti le origini della casa e inserendovi elementi di design contemporaneo e arredi antichi. È proprio questa stratificazione di stili ben amalgamati tra loro che fa di questo appartamento un’abitazione elegante e dal "sapore" unico.
Le pareti e i tendaggi bianchi fanno da quinta scenografica a tutto il living, l’area rimasta più fedele al progetto originario, come sottolinea nell’intervista l’architetto Cristian Minerva.
Quale caratteristica dell’appartamento l’ha più colpita e in quale modo l’ha condizionata nel progetto?
Sicuramente l’interessante impianto originario.
L’appartamento, situato in un elegante palazzo dei primi del ‘900, si sviluppava attorno al concetto di separazione delle aree funzionali: quella "nobile", in collegamento con l’ampia cucina, vedeva un salone doppio, con il suo bow – window, in affaccio sulla bella piazza antistante; quella "intima", separata dalla prima da una soglia ben visibile, anch’essa affacciata nello stesso modo, si interfacciava a quella "di servizio" con le stanze da bagno ed un locale per la servitù.

Salotto, sala da pranzo e studio dialogano in un unico open space scandito in tre aree accoglienti e luminose.

Parquet intarsiato inchiodato su magatelli e verniciato lucido.
In primo piano chaise longue “Diamond” di Harry Bertoia e sullo sfondo tavolo “Tulip” di Eero Saarinen; Knoll International;
sedie “Hi – pad” di Jasper Morrison, e libreria zona studio in alluminio, Cappellini;
lampadario “Taraxacum”, lampada da terra “Arco”, Flos.

Qual è stato il filo rosso del progetto?
L’unica effettiva richiesta da parte della committenza era quella di ottimizzare al meglio gli spazi della zona notte con la costituzione di zone servizio ben integrate, per venire incontro alle esigenze di una giovane famiglia di quattro
persone. La scelta, guidata molto dalle preesistenze, e quasi seguendo il suggerimento di una

A contrasto tra il parquet di recupero e la cucina hi – tech in acciaio.

Cucina, Arclinea, cappa in vetro, Boffi, tavolo “Tulip” di Eero
Saarinen, Knoll International;
Nel disimpegno, mosaico, Sicis.

Sapore etnico per il disimpegno rivestito in mosaico.

La biografia dell’architetto Cristian Minerva a pag. 36

Sanitari, “Link”, Flaminia; rubinetteria, Vola; vasca, Kaldewey; piatto doccia su disegno in
doghe di teck per esterni.
Letto, Orizzonti.

QUALITÀ DELL’INTERVENTO
Centralità del progetto: il progetto si sviluppa attorno al concetto di separazione delle aree funzionali: quella “conviviale” e quella “intima”.
Innovazione: la zona giorno e la zona notte sono state interpretate in modo completamente differente. Recupero e rinnovamento convivono nella stessa casa.
Uso dei materiali: palladiana nel corridoio e parquet intarsiato, inchiodato su magatelli, verniciato lucido, nel salone triplo; cucina rivestita in parquet originale recuperato e verniciato lucido, pietra limestone, mosaico, doghe di teck per
esterni nel bagno.
Nuove tecnologie: bagno sospeso tramite orditura in putrelle di ferro e nicchie per l’alloggiamento delle fonti luminose e della TV al plasma.

 

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