Un loft anni ’50


Milano. Un loft in zona navigli

Atmosfere americane. Colori, materiali e arredi anni ‘50.

La riconversione di spazi industriali nelle grandi città è sempre più frequente permettendo di valorizzare edifici di un certo pregio architettonico.
In queste immagini illustriamo un ex deposito industriale ubicato in un’area storica di Milano: quella dei Navigli. Il progettista, Emilio Caravatti, ha enfatizzato la genesi di questo edificio attraverso
l’uso di materiali “freddi”, come il ferro e il vetro acidato, e di colori segnaletici, quasi fluorescenti.

Testo di: Maria Luisa Bonivento

In questo progetto realizzato dal giovane architetto Emilio Caravatti. L’atmosfera da loft di matrice americana è
sottolineata da complementi d’arredo quali il vecchio quadro con le ballerine comprato a New York al pari del tavolo e delle sedie gialle anni ‘50. La “scatola” esistente è un ex deposito industriale sui Navigli a Milano: una scatola con
bucature significative verso la corte interna e sul soffitto con un grande lucernario rettangolare utilizzate originariamente per il carico e lo scarico dei materiali. Giocando sul carattere industriale della zona, si è enfatizzato l’uso di materiali quali il ferro verniciato per la scala, lastre di vetro stratificato acidato per il pavimento della cabina armadio, legno industriale di betulla finito a cera per gli altri pavimenti. L’intonaco civile è tinto bianco, leggermente azzurrato per creare un contrasto cromatico con il color rosso segnale, selezionato per definire le cabine servizi inserite nella scatola in corrispondenza dei due piani. Semplici oggetti funzionali che evidenziano, insieme ad altri elementi presenti nel progetto, i percorsi di luce che si intersecano nello spazio secondo forme e numeri precisi. I due piani, che appaiono aperti, sono collegati da una scala pensata con una predominanza di elementi orizzontali per sottolineare il carattere di trasparenza di tutta la struttura.

Emilio Caravatti, architetto

Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nell’89. Nel ‘94 apre il proprio studio a Monza dedicandosi in particolare a progetti di residenza e ristrutturazione. Le tematiche di progettazione dello studio
tendono inoltre a coniugare l’attività professionale con l’impegno sociale, mirato alla realizzazione di progetti di collaborazione e sviluppo
nei paesi dell’Africa occidentale.

La zona d’ingresso mostra la matrice industriale dell’edificio.
Due gli elementi forti: la scala e il soppalco in lamiera zincata.

La “scatola” rossa sul soppalco contiene il bagno padronale.

In Edicola

L’inserimento di un nuovo volume, sottolineato dalle pareti
rosse inclinate, ospita le aree di servizio: cucina e bagno.

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Pubblicato in FARE

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