LEGNO: il più antico combustibile utilizzato dall’uomo

Nell’ottobre di quell’anno l’Isreale venne attaccato dall’esercito egiziano da sud e da quello siriano da nord. Dopo i primi momenti di smarrimento, l’esercito israeliano risultò vincente su entrambi i fronti minacciando anche Il Cairo.
Dopo una ventina di giorni si pose fine alla guerra con un cessate-il-fuoco tra le due parti. Il supporto che Stati Uniti e paesi europei avevano dato ad Israele portò ad un blocco delle esportazioni di petrolio da parte dei Paesi Arabi appartenenti all’OPEC verso gli stessi. Di conseguenza ci fu un rialzo esorbitante del petrolio e i paesi più colpiti, tra cui l’Italia, vararono diversi provvedimenti in merito. La crisi energetica cambiò certamente la mentalità della popolazione su alcuni importanti temi. Si diffuse una maggior consapevolezza dell’instabilità del sistema produttivo e si rivalutò l’importanza del petrolio, che non fu più visto come l’unica fonte di energia possibile.Con la crisi energetica del 1973 cominciarono ad entrare nel vocabolario comune nuove parole come ‘ecologia’ e ‘risparmio energetico’.
La scarsità di energia influisce sull’economia dei paesi che ne possiedono meno. I consumi globali di energia stanno rapidamente crescendo e la disponibilità energetica ben presto non riuscirà più a soddisfare la domanda e questo porterà sicuramente, come sta già avvenendo, un sempre più progressivo aumento dei costi dell’energia stessa e il nostro paese non sarà esente dalle conseguenze. L’Italia, infatti, dispone solo del 20% delle fonti di energia che consuma. Questo vuol dire che a livello di competitività con gli altri Paesi, soprattutto rispetto ai grandi produttori di energia, pagherà a caro prezzo i deficit con cui affrontiamo la questione, risentendone anche da un punto di vista di prestigio rispetto alla qualità dei servizi che gli altri hanno già messo in campo a tal fine (ricerca, sviluppo delle imprese, etc.) L’Unione Europea incentiva l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili finalizzando la ricerca e favorendo il decollo del loro impiego.
Siamo pronti ad invertire rotta e iniziare a navigare in acque più sicure, più pulite?
Sembrerebbe di sí perché qualcosa sta cambiando ed è un cambiamento radicale e totale che vede un nuovo impegno da parte di tutti in favore di una nuova vita ecologica  sempre più vicina ad un ritorno, come tante volte è già accaduto in passato, al rapporto con la natura di cui ormai abbiamo approfittato fin troppo. Entrando nello specifico del tema trattato dalla nostra rivista e quindi del riscaldamento si può affermare che negli ultimi tempi le aziende produttrici di corpi scaldanti si stanno impegnando alla realizzazione di sempre più innovative tecnologie che prevedono lo sfruttamento di risorse energetiche rinnovabili e non esauribili, ed il consumatore, l’utente finale ma non per questo meno importante nel rinnovamento dello stile di vita, deve sapere quali sono le innovazioni in campo e fare la scelta giusta nel rispetto delle proprie esigenze e gusti personali.Con il nuovo focolare 3D Palazzetti, la fiamma diventa protagonista assoluta dell’area living. La purezza estetica della raffinata struttura in vetro mette in comunicazione il cuore del focolare con l’ambiente circostante, permettendo di godere della suggestiva visione del fuoco su ben tre lati. Emozionante da ogni punto di vista, il focolare 3D è un connubio di fascino, efficienza e caratteristiche tecniche eccezionali. La parete in Magnofix® accumula calore in grande quantità e ottimizza l’irraggiamento, mentre il sistema della doppia combustione Palazzetti incrementa il risparmio energetico limitando le emissioni. Ma non solo: le generose dimensioni lo rendono adatto anche alla cottura.
L’eleganza del monoblocco 3D è esaltata dai raffinati rivestimenti della collezione Palazzetti, come il modello Texas, in marmo bianco Limestone lucido impreziosito da un’alzata in listelli di Quarzite gialla, oppure Kent, dove il marmo bianco è abbinato alla Quarzite wengé anticata. (Palazzetti)www.palazzetti.it
Niente è più bello che vivere immersi nella naturaI combustibili fossili soddisfano attualmente più dell’85% del fabbisogno energetico mondiale; tra questi il petrolio è sicuramente il combustibile più utilizzato. Le riserve di tali combustibili sono fonti primarie non rinnovabili e perciò prossime ad esaurirsi. Inoltre gravi problemi ambientali derivano dal loro sfruttamento. Gas, gasolio, metano e gpl, le fonti energetiche più utilizzate per il riscaldamento non possono avvalersi del suffisso eco né da un punto di vista sostenibile ne da quello dei costi (eco-nomico) e devono lasciare il posto a fonti di energia rinnovabili come la legna, i pellets o l’energia solare che rientrano inoltre in una strategia globale di riduzione e contenimento delle emissioni nocive in atmosfera, nel completo rispetto del Protocollo di Kyoto.
Inoltre queste fonti di energia sono presenti ovunque sul pianeta o perlomeno distribuite in modo equo sulla superficie terrestre e quindi disponibili per tutti.
Non serve troppo soffermarsi poi sul fatto che passare a questi nuovi materiali fa bene all’economia in quanto creano lavoro e occupazione nel luogo in cui vengono sfruttate.
Del riscaldamento a pellet ne parliamo già ampiamente nella rivista. Qui volevamo soffermarci sull’importanza del ritrovato utilizzo del legno per il riscaldamento domestico.
Il legno è il più antico combustibile utilizzato dall’uomo per il riscaldamento delle  bitazioni e la cottura dei cibi. Viene sostituito dal carbone prima e successivamente dal petrolio e dal gas naturale, e solo nei paesi più sviluppati, dai combustibili fossili più pratici e economici. Ultimamente il legno sta riconquistando il proprio spazio come fonte di energia, rinnovabile in quanto si riproduce in tempi brevi, neutrale perché la CO2 emessa dalla sua combustione è la stessa assorbita qualche anno prima dalla fotosintesi, e pulita in quanto al termine del ciclo di combustione c’è il rilascio di sostanze già presenti in natura. Tagliando la legna in maniera responsabile si fornisce  più spazio vitale agli alberi e una sana rigenerazione della vegetazione. L’utilizzo del legno per il riscaldamento non è una minaccia per i nostri boschi, anzi è un potente stimolo per curarli e ampliarli. In Italia sono disponibili 20-25 milioni di tonnellate di legno secco utilizzabile per fini energetici ai quali si può aggiungere quello che si potrebbe produrre coltivando alberi con i contributi dell’unione europea stimabile in 5-10 milioni di legno secco all’anno.
In ultimo è fondamentale ricordare l’importanza delle scelte dei nuovi prodotti per scaldare: caminetti, stufe, caldaie ormai legate a impianti che possono sostituire i caloriferi nel riscaldamento globale della propria abitazione.
Oggi in commercio ci sono diversi prodotti validi ma un elogio particolare si deve al Gruppo Palazzetti con cui collaboriamo da anni, che da sempre si impegna a rispettare il mondo in cui viviamo e quello futuro dei nostri figli, occupandosi di ricerca tecnologica nel rispetto di noi stessi e della natura. 
“Ecco perché quando iniziamo a lavorare ad un nuovo prodotto non ci concentriamo solo sui suoi aspetti funzionali e estetici: pensiamo soprattutto a costruire qualcosa di pulito, che aiuti noi e voi a rendere un po’ più sano il mondo in cui viviamo”.
Insieme a loro ci prenderemo cura dei nostri lettori acquirenti informandoli e sostenendoli
nelle scelte possibili riguardo all’acquisto.
Un’anticipazione: lo sapevate che nelle stufe a pellet le maniglie non sono necessarie e quindi un acquisto inutile?
Il loro ultimo impegno vede il Gruppo Palazzetti assorti al controllo dell’emissione della CO2 e delle polveri emesse dai camini e dalle stufe dopo la combustione.Anche la migliore combustione produce del particolato composto: per il 48%da Salimineralinon noci
vi e per il 52% da IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici, le genericamente chiamate polveri sottili, che, se inalate in grosse quantità, possono essere nocive per la salute dell’uomo. Anni di ricerca, condivisa con partner internazionali, hanno condotto il Gruppo Palazzetti ad una soluzione.
O2 Ring, una rivoluzionaria tecnologia applicata ai focolari a legna consente di abbattere oltre l’80% delle polveri sottili inquinanti derivanti dalla combustione. Questo dispositivo, posizionato alla base della canna fumaria, depura i fumi di combustione dalle polveri sottili grazie ad una reazione chimica controllata. Tale processo di depurazione è attivo su fumi di temperatura compresa tra i 220 e i 500° centigradi. Ecco perché O2 Ring è dotato di una valvola automatica che ottimizza la combustione gestendo il flusso dei fumi nei momenti critici (apertura della portina per l’accensione o il caricamento).
I vantaggi di questa tecnologia sono davvero numerosi:
– si contribuisce a non inquinare l’aria che respiriamo e quindi migliora il comfort ambientale;
– si aumenta il rendimento del focolare rendendolo più costante, cosi a parità di calore si consuma meno legna;
– si rende possibile l’uso del caminetto ovunque, ovviando alle disposizioni di legge che regolamentano le emissioni e limitano l’uso di camini e stufe a legna;
– la manutenzione è semplice e veloce;
– la durata è illimitata grazie alla rigenerabilità.
Apriamo le nostre case alla tecnologia pulita.
Apriamo i nostri cuori ad uno stile di vita ecologico e sicuro.Le Stufe Ecofire® Ermetiche Palazzetti, frutto del costante lavoro di ricerca del gruppo PPT (Palazzetti Pellet Technology), sono la soluzione ideale per l’utente attento al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente, che desidera beneficiare della praticità e della sicurezza di un prodotto completamente automatico ed altamente performante. Nelle Stufe Ecofire® Ermetiche, grazie ad un meccanismo tecnologicamente molto sofisticato (P.A.C. Primary Air Circuit), l’aria necessaria alla combustione viene prelevata direttamente all’esterno, attraverso lo stesso condotto dal quale vengono espulsi i fumi (tubo coassiale). (Palazzetti)Tra il 2009 e il 2010, l’Unione Europea ha emanato alcuni importanti provvedimenti inerenti i consumi e gli sprechi energetici, a promozione dell’efficienza energetica e dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
La principale disposizione e l’ultima in termini di tempo, è la Direttiva Europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010 “sulla prestazione energetica nell’edilizia”, che reca importanti disposizioni per la riduzione del 20% del consumo energetico entro il 2020, e per lo sviluppo futuro.
Da una disamina del testo si rilevano fin dall’inizio numerosi richiami alle responsabilità degli edifici rispetto ai problemi ambientali e al consumo energetico; si stima infatti che l’edilizia europea sia responsabile del 40% del consumo globale di energia nell’Unione, a cui si aggiunge la responsabilità delle emissioni di CO2 in atmosfera, per la cui riduzione, come indicato al comma 5 dell’introduzione, “l’efficienza energetica nel settore edilizio rivestirà importanza cruciale”.

Roberto Sacchi, Architetto per ordini on line: www.dibaio.com

Vedi anche: DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 19 MAGGIO 2010 SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA NELL’EDILIZIA

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