La Cattedrale di SS. Donato e Pietro di ArezzoL’apertura del presbiterioDr. Arch. Michele Liberatori”Che i tempi siano brevi”

Tratto da:
Chiesa Oggi 45
Architettura e Comunicazione

L’APERTURA DEL PRESBITERIO

 

Progetto

Situazione attuale


LA CATTEDRALE DEI SS. DONATO E PIETRO DI AREZZO

Il progetto per l’adeguamento liturgico della Cattedrale di Arezzo è frutto di una lunga preparazione. Ha trovato ora una forma definitiva, ed è in attesa di realizzazione. Si muove secondo il principio fondamentale di aumentare la vicinanza tra altare e popolo e di consentire una dialogo immediato tra cattedra, aula e presbiterio.

Il Vescovo: “Che i tempi siano brevi”

“Il progetto di adeguamento liturgico della Cattedrale di ARezzo e dell’attigua Cappella della ‘Madonna del Conforto’, redatto dall’Arch. Michele Liberatori di Arezzo, ha l’approvazione delal Commissione Diocesana per i Beni Culturali e l’Arte Sacra e della Commissione Liturgica della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Risponde infatti alla necessità del ridimensionamento degli spazi liturgici del Presbiterio per consentire un più agevole svolgimento del culto. Di notevole interesse e praticità sono gli accorgimenti adottati per il riposizionamento dell’Altare maggiore, della sede vescovile e dell’ambone. Il progetto ha pertanto anche la mia approvazione, unita al desiderio di poterlo realizzare in tempi brevi.”
S.E.R. Mons. Gualtiero Bassetti, Vescovo

I l progetto di aceguamento della Cattedrale dei SS. Donato e Pietro di Arezzo (e anche della attigua Cappella della Madonna del Conforto) è nato dalla necessità, fortemente sentita da Padre Flavio Roberto Carraro, già Vescovo di Arezzo, di risolvere i problemi di fruibilità, accessibilità e mancanza di spazi sul presbiterio. Il Vescovo attualmente in carica, S.E.R.. Mons. Gualtiero Bassetti, ha preso a cuore l’intero progetto e dopo averlo esaminato ha deciso di continuare sulla strada che era stata indicata dal suo predecessore. La Cattedrale dei SS. Donato e Pietro venne edificata in diversi tempi a partire dal 1278. Ultima parte a essere realizzata, è stata la facciata, eretta tra il 1900 e il 1914. L’interno della Cattedrale è a tre navate, senza transetto, con pilastri a fascio da cui partono le volte a crociera. Le navate sono divise in cinque campate cui fa seguikto la stretta campata che ospita il presbiterio; questo si conclude con un’abside ed è affiancato da due cappelle laterali. Il progetto di adeguamento liturgico è stato redatto considerando la Cattedrale nella sua globalità, ma con particolare attenzione posta sul dimensionamento e sull’ar ticolazione del presbiterio. E’ stato progettato un nuovo altare fisso, collocato in una posizione significativamente più avanzata; sono inoltre stati riprogettati l’ambone e la sede del presidente o concelebrante, la cui collocazione è stata rivista in relazione alla ricollocazione della cattedra vescovile. E’ stata rivista la collocazione delle panche dei fedeli, prevista la collocazinoe di un coro che funga da cerniera tra celebranti e assemblea dei fedeli. Aspetto principale dell’adeguamento è l’avanzamento dell’altare verso l’assemblea: questo olte ad aumentare la prossimità tra fedeli e centro focale della celebrazioone, consente maggiore libertà di movimento sulla pedana presbitariale. Per consentire tale spostamento, la pedana presbiteriale viene fatta avanzare con andamento angolato che favorisce la convergenza prospettica sull’altare. Tale spostamento consente di ruotare la cattedra, che è sopraelevata di tre gradini, di 45° veso il popolo, e di ap-poggiarla al pilastro di sinistra del presbiterio, nonché di collocare un’altra sede in posizione simmetrica, sopraelevata di due gradini, per le celebrazioni che non siano officiate dal Vescovo. Cattedra e sede presidenziale sono entrambe affiancate da due sedute. L’ambone è previsto allo spigolo avanzato della pedana presbiteriale, in prossimità di coro e della consolle dell’organo., che troveranno posto a destra del presbiterio.

Il progetto è stato redatto dalla Studio Liberatori & Romual-di Architetti Associati (Arezzo) (architetti Michele Liberatori e Ruben Romualdi) con la partecipazione del geom. Andrea Sorini e dell’arch. Pier Francesco Pezola, dei pittori Carlo e Corrado Consoli, del grafico Mirko Tani per i rendering, del fo-tografo Giovanni Santi e del fotolaboratorio Tavanti.

 

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