L’eleganza nelle stazioni della metropolitana di Madrid

Più che scale mobili, le nuove porte della città.

Testo: Leonardo Servadio
Installazione: OTIS

L’aeroporto di Barajas si trova a una ventina di chilometri da Madrid. Ci si arrivava in autostrada. Oggi ci si arriva ancora col sistema di anelli autostradali che circondano la capitale spagnola. Ma è come se la distanza tra la città e lo scalo aereo fosse scomparsa. Da un paio di anni è questo raggiunto anche dall’estesissima rete di trasporto sotterraneo (le linee della metropolitana hanno una lunghezza totale di 176 chilometri). Chi arriva all’aeroporto viene prima trasportato
per centinaia di metri dai tappeti mobili, fino alla stazione della metropolitana; qui una batteria di scale mobili (affiancate da una serie di ascensori) lo porta in basso, al livello del marciapiede. Sono collegamenti mobili che danno subito un’impressione di efficienza: fanno parte anch’essi del "biglietto da visita" con cui Madrid si presenta a chi arriva da fuori. Gli ascensori e le scale mobili OTIS, presenti nelle fermate metropolitane (Metrosur) di Madrid, sono il risultato di
un progetto che consiste di 38 scale mobili e 15 ascensori ed è stato realizzato dell’ingegner Manuel Melis. Tutti gli
impianti sono stati realizzati nel rispetto delle norme di sicurezza; sono dotati di un televisore a circuito chiuso per effettuare controlli di sicurezza anche a distanza.

Hanno inoltre un sistema di rilevazione di incendi e sono altresì dotati di estintore. Per le parti estetiche, le porte degli ascensori sono in vetro. Il viaggiatore ritrova i collegamenti mobili anche nelle altre stazioni nuove o rinnovate (in totale sono 161, delle quali 63 sono state costruite negli ultimi otto anni). Le fiancate trasparenti delle scale consentono una percezione dello spazio in tutta la sua ampiezza: la scala cessa di essere un oggetto di pura funzionalità, ingombrante, pesante e fastidioso. Non è più un ostacolo alla vista e diventa un elemento di arredo che significa efficienza, accoglienza ed eleganza. Il sistema di illuminazione, una linea sotto il passamano e il canale di luce che asseconda dall’alto la discesa, diventano indicazioni dei percorsi, guide luminose che accompagnano il passeggero in transito. Lo stesso sistema di risparmio energetico dà una sensazione di confortevolezza: in assenza di persone trasportate la scala non si ferma ma riduce la velocità, così da evitare lo strappo dell’abbrivio nella ripartenza. Non c’è rumore, neppure un fruscio, mentre scorrono i gradini mobili, verso l’alto o verso il basso. La tecnologia ha raggiunto lo scopo di servire la persona, con piacevole discrezione.

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