|
Cosa sono Sono ampi contenitori in cristallo, vetro trattato e plastica in cui piante e pesci multicolori possono convivere grazie all’aiuto di impianto d’illuminazione, impianto di filtraggio dell’acqua, riscaldatore dell’acqua. Come sono Esistono in diverse forme e grandezze. Vale un’unica regola: più è grande più facile sarà la cura e la manutenzione. Per iniziare si consigliano acquari dalla capacità di 70-100 litri. Vantaggi – diventa insostituibile centro d’arredo e d’interesse; – crea un microcosmo in continua evoluzione – richiede poco tempo per cura e manutenzione; – rispetto ad altri animali domestici, è meno costoso: circa 10-15.000 lire al mese – lascia più libertà: assentarsi non comporta problemi. Svantaggi – costo messa in opera: tra acquario di 100 litri, piante e pesci si possono superare L. 400/500.000 – pericolosità: l’accoppiata acqua-corrente elettrica è da gestire con attenzione – peso ed ingombro: una volta riempito d’acqua può pesare più di 2 quintali, spostarlo diventa quasi impossibile, va stabilita subito l’esatta collocazione. Dove collocarlo – Lontano dal sole diretto e dalle finestre: variazioni di temperatura troppo alte non vengono sopportate dai pesci; i raggi del sole fanno crescere le alghe; in controluce non si possono ammirare i colori dei pesci. – In posto tranquillo: i pesci sono abituati al silenzio. – Da escludere: cucina e bagno (per motivi igienici), camere da letto (l’impianto di filtraggio provoca rumore). – L’ideale è un angolo del soggiorno o dell’ingresso, lontano da mobili od apparecchi delicati – Nelle vicinanze occorre avere una presa di corrente per gli accessori (filtro, riscaldamento, luce, ecc.). I pesci Quanti: dipende dalle dimensioni dell’acquario. La regola base è: 1 litro d’acqua per ogni cm di lunghezza degli esemplari adulti (in un acquario da 100 litri potranno stare pesci per una lunghezza complessiva di 100 cm). Quali: si possono suddividere in base alla profondità in cui vivono: – vicino alla superficie (hanno la bocca rivolta verso l’alto): Platy e Guppy, variopinti e sempre in movimento, raggiungono i 6 cm, e costano L. 5.000 l’uno circa – in mezzo (bocca in posizione centrale): Neon (L. 2.000, cm 3) e Cardinale (L. 4.000, cm 4): vivaci, vivono in gruppo, hanno colorazioni blu e rossastre; – sul fondo (bocca rivolta verso il basso) gli “spazzini”: Corydoras aureus e Corydoras paleatus costano 4/5.000 l’uno e raggiungono la lunghezza di 6-7 cm. Quando e come nutrirli: 1 o 2 volte al giorno, in quantità tale che i pesci riescano a mangiarla in 2-3 minuti senza lasciare residui (inquinerebbero l’acquario). Distribuite il mangime (L.10-12.000 confezioni da 100 g) sulla superficie dell’acqua. Le piante Perché: sono alla base del buon funzionamento dell’acquario e della salute dei pesci. Infatti: – eliminano le sostanze di rifiuto che causano alghe; – forniscono ossigeno, vitale per l’ambiente subacqueo – offrono rifugio ai pesci. Quante: dovrebbe essere coperta almeno l’80% della superficie del fondo. Moltiplicare la lunghezza per la larghezza e dividere il risultato per 50. (In un acquario da cm 50×30, per esempio, ci vorranno 30 piante: 50×30=1500, 1500/50=30). Quali: – per lo sfondo si adattano piante a stelo, che crescono in altezza ma non troppo in larghezza: tra le più robuste Cabomba, Aponogeton, Vallisneria. – al centro piante rigogliose, con crescita sia in altezza che in larghezza, per rendere più appariscente l’allestimento: Echinodorus, Cryptocoryne wendtii, Ludwigia. – in primo piano piante piccole per la visuale dell’acquario: Anubias nana, Cryptocoryne willisii, Vesicularia. – in superficie poche piante galleggianti come Salvinia auricolata, per creare giochi d’ombra e di luce. Prezzi: dalle 7.000 alle 15.000 Lire l’una, a seconda della specie e della dimensione. L’acqua L’acqua del rubinetto non è utilizzabile direttamente nell’acquario: contiene cloro e metalli pesanti pericolosi per la vita di pesci e piante. Occorre utilizzare almeno il 70% di acqua distillata. Periodicamente va controllata la sua qualità, utilizzando semplici test in kit (Aqua Vital costa L. 50.000) che rilevano i valori di nitriti, nitrati, acidità e durezza. Decorazioni Per arricchire l’ambiente e renderlo più naturale si possono aggiungere rocce (L. 4.000 e più al kg), legni e radici (15.000 al kg.). Prima di sistemarle vanno lavate con acqua corrente ed immerse in acqua bollente per togliere sporcizia, impurità e microorganismi. Fissatele alla base dell’acquario con del silicone. Manutenzione Giornaliera: pochi minuti per controllare la temperatura dell’acqua e il funzionamento del filtro. Possono essere infatti automatizzate le operazioni di: – accensione e spegnimento dela luce con un timer dal costo di L. 70.000. – alimentazione dei pesci: con “mangiatoia automatica” dal costo tra le 40.000 e le 100.000 lire. Con timer e mangiatoia ci si può assentare da casa senza problemi anche per 2 o 3 settimane. Settimanale: bastano 15-20 minuti per: – cambio parziale (10%) dell’acqua: si può mettere anche acqua del rubinetto. – test dell’acqua ed eventuali contromisure per riportarne i valori nella norma; – concimazione delle piante (fertilizzanti liquidi o a pastiglie, con prezzi variabili dalle 10 alle 25 mila lire) Occasionali: eliminare eventuali alghe; togliere le foglie morte; accorciare o sfoltire le piante; pulire i vetri esterni dell’acquario; pulire il filtro; sostituzione delle lampade ogni 6 mesi: sono lampade speciali, al neon, fitostimolanti, e costano sulle 20.000 l’una.
|