Zenone a Valtrighe di Mapello (Bergamo)La curvatura della luce

L’elaborazione plastica delle pareti in cemento a vista e la collocazione di elementi che filtrano la luce naturale conferiscono una conformazione originale all’edificio progettato da Luigi Mazzocchi

Isolata nel contesto rurale di Valtrighe, frazione del comune di Mapello, la Chiesa dedicata a San Zenone Vescovo e Martire è il secondo edificio di culto presente in una comunità di circa 370 abitanti. All’originale chiesa parrocchiale costituita in autonomia il 5 luglio 1958 e ampliata nel 1960, si è aggiunta infatti la nuova chiesa nel 1977, anno della sua inaugurazione, nata in previsione di un aumento di popolazione conseguente alla realizzazione di un nuovo sviluppo residenziale nella zona, purtroppo mai attuato. Mutate le intenzioni politiche ed espansionistiche sul territorio di Valtrighe, la località è quindi rimasta con due edifici di culto ben distinti, l’uno originale e carente per una comunità in crescita e l’altro moderno ed efficiente, adatto ampiamente alle esigenze dei fedeli del luogo. L’edificio chiesa è stato ideato come un particolare spazio la cui conformazione architettonica produce degli effetti plastici attraverso anche l’effetto della luce così da creare un ambiente raccolto e mistico. Le sorgenti luminose esposte alla vista diretta sono state filtrate attraverso figurazioni eseguite in cemento e vetri colorati così da renderle molto attenuate, mentre le altre non sono così esposte alla vista diretta, ma penetrano da varchi pensati come elementi di discontinuità in una forma continua ed investono tangenzialmente superfici curve che le recepiscono e le riflettono modificandole in quantità e qualità. Le pareti in cemento a vista, curvilinee, quasi a tendaggio identificano spazi illuminati da squarci di luce e non richiedono sovrapposizioni decorative, ma con la loro forma plastica danno significazione e simbolismo alle specifiche funzioni e collocazioni degli elementi rituali. Il richiamo alla Tenda, come elemento costruttivo essenziale e che scaturisce dalle parole del progettista, è un motivo che ricorre ancora e che ci riporta alla precedente chiesa di Longuelo, dalla quale però la chiesa di Valtrighe si discosta decisamente nel risultato formale del volume esterno. La nuova parrocchiale di Valtrighe, costruita integralmente in cemento armato con casseri di tavole a vista su progetto dell’ing. Luigi Mazzocchi, è un edificio di culto minuto ma efficiente, sia sotto il profilo costruttivo, sia per la presenza di una corretta collocazione dei poli liturgici; luogo dedicato al culto locale, ma anche frequentemente adottato da religiosi esterni per ritiri spirituali. La felice posizione della chiesa rispetto al contesto abitato circostante, isolata dalla strada da ampi appezzamenti di verde libero e attrezzato e dal sagrato avanti l’ingresso, valorizza ancor più la presenza dell’edificio e del campanile ad esso collegato, costruiti senza eccessiva ostentazione. L’aula è a pianta centrale, con la possibilità di accogliere una presenza di 150 fedeli seduti. Il presbiterio ha una ampia superficie che si protende verso l’aula accogliendo, con articolazioni spaziali e volumetriche, l’altare al centro, ben elevato, il luogo della parola, l’eucarestia in un luogo identificativo , la sede elevata e bene in vista, il coro in posizione separata ma collegato al presbiterio e uno spazio dedicato all’icona della Madonna, collocata in una nicchia a margine dell’altare. Il fonte battesimale è posto a destra dell’altare circa a metà dell’aula, in una posizione ribassata, valorizzato da un lucernario che diffonde luce naturale dall’alto. Così il battesimo si può svolgere sia con rito privato , che nell’ambito della celebrazione eucaristica. Il percorso del rito battesimale, poi, si svolge con coerenza simbolica entrando dall’aula ed uscendo verso l’eucarestia a funzione avvenuta. L’iconografia è presente con quell’attenzione che permette di non eccedere in ostentazione, né di minimizzare gli spazi e le funzioni interne, ma di essere sobria e riconoscibile. Il portale d’ingresso, realizzato in fusione in bronzo su disegno dello scultore Giancarlo Defendi, è semplice e contenuto e racchiude immagini con che filtrano la luce naturale conferiscono una conformazione originale all’edificio progettato da Luigi Mazzocchi simbologie dell’eucarestia che richiamano anche al carattere del contesto: l’uva e le spighe raffigurate sono sovrastate da San Zenone, protettore dei bambini infermi, e dalla figura di una madre che protende il proprio bimbo verso il Santo. Un’altra immagine del Santo è presente sull’antica pala recentemente restaurata e posta all’interno a destra nell’aula.

SCHEDA DESCRIZIONE EDIFICIO

CHIESA: di San Zenone vescovo e martire a Valtrighe di Mapello (Bergamo)
PROGETTISTA: ing. Luigi Mazzocchi
ARTISTI: Mino Marra, Gregorio Cividini, Augusto Murer Solivari Srl, Ferruccio Guidotti ANNO: 1977
CONTESTO: frazione del Comune di Mapello (BG) di circa 370 abitanti, a 14 km. dalla città di edifici rurali originali e case recenti
SAGRATO: isolato dal traffico con ampi giardini
CAMPANILE: presente con la chiesa
AULA LITURGICA: a pianta centrale, superficie circa mq 207, orientamento banchi monodirezionale
LUCE NATURALE: vetrate superiori e laterali, lucernari su coro e fonte
LUCE ARTIFICIALE: centrale con fari a luce dosata; mantiene l’effetto di penombra
PRESBITERIO: centrale, proteso verso l’aula, elevato su tre gradini; altare in pietra; ambone in pietra collocato tra il 2° e il 3° gradino del presbiterio; sede in pietra, centrale, ben visibile, elevata su altri due gradini rispetto l’altare, con attorno due sedute per altri officianti; custodia eucaristica laterale in una apposita nicchia, collocata su una colonna in pietra
CORO: spazio semicircolare, laterale, ben visibile , elevato di due gradini dall’aula e collegato al presbiterio, attorniato da sedute in pietra
ORGANO: mobile, elettrico, collocato nel coro, nascosto alla vista da un parapetto in pietra
FONTE BATTESIMALE: A destra verso il presbiterio, in uno spazio circolare ribassato di due gradini, accessibile al piano dell’aula in due sensi; un parapetto in pietra sporge sul fonte di pietra, dotato di acqua corrente per immersione totale
PENITENZA: Due penitenzierie fisse all’ingresso
CAPPELLA FERIALE: vecchio altare recuperato dalla chiesa originale collocato in un’apposito spazio semicircolare, illuminato artificialmente, non è devozionale
ICONOGRAFIA: Crocifisso in bronzo Statua lignea della Madonna del Carmine Vetrate istoriate in vetrocemento Portale in bronzo Via Crucis in bronzo Pala di San Zenone restaurata simbologie dell’eucarestia che richiamano anche al carattere del contesto: l’uva e le spighe raffigurate sono sovrastate da San Zenone, protettore dei bambini infermi, e dalla figura di una madre che protende il proprio bimbo verso il Santo. Un’altra immagine del Santo è presente sull’antica pala recentemente restaurata e posta all’interno a destra nell’aula.

 

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)