Voglia di tavelle

Da sempre elemento caratteristico delle coperture con struttura a travi, le tavelle laterizie rappresentano ancor oggi il miglior abbellimento di questa finitura interna del tetto

E’ una tradizione antica, che risale ancora all’antica Roma, quella di rivestire la parte interna, visibile dall’ambiente,
di un tetto dalla struttura a travi con le tavelle laterizie, sia per una questione estetica (il colore del cotto si accosta bene a quello del legno, ognuno con le proprie varianti da accordare fra loro) sia per motivi funzionali, in quanto la tavella

non presenta, a differenza di un assito o perlinato ligneo, necessità di impregnazione, manutenzione e difesa dai
parassiti ripetute ogni tot anni, resiste meglio all‘umidità e al gelo e ha un’elevata capacità di carico a flessione (in
media 110 kg/cmq); oggi poi la produzione è in grado di assicurare perfetta ortometria e planarità e il miglior
trattamento di superficie.

Creato da argille locali rigorosamente selezionate, questo cotto artigianale si caratterizza per l’imperfezione dei bordi,
per il colore chiaro e dorato e per le differenze di superficie e tonalità tra una formella e l’altra. I suoi cromatismi, chevanno dal giallo paglierino al rosso aranciato, possono essere esaltati o meno, a seconda del trattamento che si vuol riservare; in ogni caso si avrà il tipico rivestimento delle tradizionali case rurali venete del passato.

Adatto quindi il suo impiego nelle ristrutturazioni, ma anche ovunque si voglia creare un’atmosfera calda con materiali naturali. (Centro Affari Veneto)

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