Villa Ansimia

Testo: Gabriella Anedi
Foto: Simone Reggiori

Conserva intatto il sapore rustico di una volta questo angolo protetto dalla strada che pure frequentatissima lo lambisce. Merito dei proprietari che hanno saputo intervenire senza stravolgere l’assetto originario del posto dove, fino al 1975, funzionava ancora un frantoio per una produzione domestica del delicato olio ligure. Sorgeva infatti in mezzo a un uliveto acquistato nel 1981 assieme alla casetta resa abitabile quattro anni dopo. Era parte dei possedimenti anche il fienile, una modesta costruzione che ora però conferisce un carattere decisamente personale al luogo: lo si intravvede in questa foto ma, al momento dell’acquisto, era interamente coperto da rovi. Una attenta ristrutturazione ha saputo recuperare, in quello che era lo spazio seminterrato per la cisterna, un fresco locale per hobby mentre i piloni in legno sono stati sostituiti con pilastri in pietra: nessuna modifica al volume complessivo mentre il tetto ha conservato le tegole originali. Uno spazio di questo tipo, piacevole a vedersi, costituisce un luogo privilegiato per pranzi all’aperto e costituisce anche una cerniera di snodo tra i due livelli del terrazzamento. La piscina è l’altro punto intermedio tra il secondo e il terzo livello del giardino, ed è stata ricavata sul piano costruito dalla originaria scarpata che scendeva ripidamente verso valle.

Sono stati necessari infatti grandi lavori per realizzare i muretti di contenimento con fasce alla genovese e muri a secco larghi in certi punti anche mezzo metro, recuperando a fatica materiali ma soprattutto quella preziosa manodopera locale che ormai, purtroppo, va scomparendo. Se il selciato è stato realizzato in pietra ligure proveniente dalle cave di San Pietro, per la pavimentazione limitrofa alla piscina si è optato per piastrelle in cotto Impruneta alternati al marmo travertino. Il risultato complessivo è frutto di un rispetto profondo verso i caratteri originari del territorio e anche la piscina, con i suoi bordi arrotondati, si inserisce armoniosamente in questo paesaggio agreste senza snaturarne le caratteristiche. Il sistema a terrazzi permette inoltre, in poco spazio, di modificare continuamente la percezione degli elementi dove emerge il tetto del fienile a commento tangibile di una storia fatta di faticosa conquista del terreno. I proprietari continuano questa vocazione con piccole coltivazioni orticole e filari di kiwi: lavande e rosmarini profumano le serate estive e la piscina si offre come comodo refrigerio in una Liguria spesso congestionata dal turismo e dal traffico. Una dimensione nuova che rende vivibile l’abitazione tutto l’anno e appetibile per una grande famiglia composta da adulti in cerca di riposo e da piccoli e giovani desiderosi di svago e di gioco.

SCHEDA TECNICA

La piscina misura mt. 9,60 per mt. 4 di larghezza.
La profondità aumenta gradatamente passando dal minimo di mt. 0,50 a
un massimo di 2,50.
La capienza è di 75 metri cubi.

Il ricambio avviene ogni 36 ore quando i 75 metri cubi vengono filtrati e reimmessi. Al di sotto della piscina si trova la vasca di compensazione. L’azzurro intenso della vasca è creato dai riflessi del rivestimento in mosaico Bisazza. Il bordo è in marmo travertino e le piastrelle in cotto Impruneta.
La ringhiera di accesso al livello è, come da tradizione locale, in tondini di ferro.

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