Dal 15 settembre all’1 dicembre 2002, é visibile presso le Gallerie Palazzo Leoni Montanari di Vicenza la mostra “Percorsi del sacro. Icone dai musei albanesi”. Interessante il confronto con la collezione permanente di icone russe.
L’iniziativa è promossa da Intesa Bci, impegnata da tempo a sviluppare – all’interno della propria sede museale vicentina – un progetto culturale pluriennale strettamente collegato alla sezione di antiche icone russe, esposte al pubblico in modo permanente dal 1999. Il nuovo capitolo espositivo fa seguito alle rassegne dedicate, nel 2000 e nel 2001, a due affascinanti viaggi nell’arte, nella spiritualità e nella quotidianità dell’antica Rus’ attraverso la presentazione di opere e oggetti provenienti dai più importanti musei russi. La mostra di quest’anno propone un’ottantina di icone provenienti da musei e da istituti culturali albanesi, nucleo rappresentativo della pittura sviluppatasi nei territori del vicino oriente adriatico oggi conosciuto come Albania, con esiti di alto profilo artistico, lungo un arco cronologico che spazia dal XIV al XIX secolo. Snodandosi lungo le sale destinate a ospitare le mostre temporanee, l’esposizione invita a ripercorrere le tappe dell’arte cristiana nella regione albanese, dove l’Ortodossia si mantenne radicata soprattutto nei monasteri e nelle chiese della fascia meridionale e costiera, a salvaguardia di un patrimonio di spiritualità che permeò dei propri valori la vita culturale e le tradizioni del paese, malgrado questo fosse soggetto, dopo un discontinuo governo bizantino, al potere della Costantinopoli ottomana.
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