Servizio di: Barbara Arnaboldi, architetto Materiale costituito essenzialmente da silicati, il vetro si presenta come una massa amorfa omogenea, dura, fragile, trasparente e impermeabile. Dotato di una considerevole resistenza meccanica, è un buon isolante elettrico ed è resistente a quasi tutti gli agenti chimici ad eccezione dell’acido fluoridrico e degli alcali concentrati. Considerabile Nelle foto: “Glo”, opera in vetro di grandi dimensioni soffiata secondo la tradizione muranese è al tempo stesso un Può essere "antico", cioè dalla superficie irregolare, oppure prodotto industrialmente e di conseguenza dotato di una trama più uniforme. Viene largamente utilizzato nelle vetrate artistiche, soprattutto come sfondo, per il suo facile accostamento agli altri tipi di vetri e per i contrasti e i giochi di colore che genera quando viene attraversato dalla luce. È disponibile in una ristretta gamma di colori ed è tra i materiali più economici. Il vetro opalescente si caratterizza per la sua scarsa trasparenza e per la presenza di venature che danno alla lastra un effetto marmorizzato. Lo si trova in “Ricevere luce e filtrarla con dei colori per avere effetti mai prevedibili è un gioco che piace agli occhi. Ci Nelle foto: Un lampadario in vetro nel più classico stile veneziano ma proposto in un colore, il nero, decisamente inusuale. Barovier&Toso Esso presenta una superficie liscia ma irregolare, con la presenza di bolle d’aria che lo rendono particolarmente affascinante. È presente in numerosissime varietà di colori ed è probabilmente il tipo di vetro più nobile e più frequentemente utilizzato per le vetrate artistiche di alto valore. Il vetro colorescente può essere visto come una variante del vetro opalescente; è caratterizzato da striature e sfumature che si distribuiscono in modo non uniforme su di uno sfondo trasparente. Il risultato è un interessante effetto di semitrasparenza e profondità. Queste possono essere certamente considerate le tipologie di vetro principali e maggiormente utilizzate; bisogna però evidenziare come esistano altri tipi di vetri, a volte derivati dalle precedenti tipologie, che spesso vengono impiegati nella produzione artistica per i particolari effetti che riescono a creare. Il vetro iridescente, caratterizzato da sfumature madreperlacee iridescenti; il vetro specchio, adatto per particolari inserti lavorati con la tecnica dell’incisione o del mosaico; il vetro fumè, economico e adatto per la produzione di oggettistica; il vetro fractures, caratterizzato da tessere e frammenti irregolari di vetri colorati distribuiti su di una superficie trasparente o opalescente, generalmente utilizzato come sfondo nelle vetrate moderne; il vetro barocco, con le sue caratteristiche grandi striature colorate ad effetto "onda"; il vetro water glass, che simula con il suo effetto ondulato la superficie dell’acqua del mare; il vetro ad anelli, molto prezioso, composto da macchie circolari concentriche che, una volta illuminate, si dilatano creando effetti spettacolari; è utilizzato soprattutto nella produzione di paralumi; il vetro a granito, generalmente prodotto artigianalmente e caratterizzato da una superficie intenzionalmente ruvida e irregolare. Dall’oggettistica all’arredamento ad elemento del costruire il vetro si mostra in tutta la sua Nelle foto: “Layers”, progettato da Rodolfo Dordoni è un tavolino con base in tamburato laccato lucido disponibile nei colori bianco e nero con fasce in cristallo fumé curvato da 12 mm. Le fasce di altezze diverse e la base sono indipendenti tra loro e consentono il libero posizionamento. “Layers” è un piano d’appoggio nel quale la sovrapposizione e i giochi di luce resi possibili dalle rifrazioni, diventano motivi decorativi sempre nuovi e in grado di emozionare. I piedini a fascia sono in alluminio finitura brill. Fiam Italia Il vetro può essere utilizzato anche come oggetto vero e proprio del costruire, legato quindi all’edilizia ed all’architettura, come nel caso del vetrocemento, disponibile in mattoni, detti “formelle”, di varie forme, dimensioni e colori, grazie alle quali è possibile costruire pareti divisorie. Non essendo autoportanti, queste partizioni richiedono una struttura rigida da fissare al pavimento, alle pareti e al soffitto. Un muro in vetrocemento non dovrebbe superare i 5 metri di lunghezza nè essere maggiore di 17/18 metri quadrati di superficie. Oltre i 2,50 metri di lunghezza si deve rinforzare la struttura con tondini metallici. Inoltre, nel caso di pareti molto grandi, si installano una serie di giunti di espansione tra l’intelaiatura e i vetromattoni, riempiendo i giunti con il silicone. Considerato “muro” a tutti gli effetti, anche legali, e un tempo utilizzato solo su coperture piane o pareti di confine per dare luce agli ambienti, attualmente viene usato soprattutto per pareti interne con ottimi risultati estetici. Per bagni o cucine, generalmente vengono utilizzate pareti “miste”, ovvero in muratura fino ad una certa altezza e poi parzialmente o completamente in vetrocemento. L’effetto che si ottiene è il solo passaggio della luce, e non”di vista”, anche in locali come bagni senza finestre, o vani poco luminosi. E allora come non dar ragione al designer Carlo Guazzo, quando afferma che "Ricevere luce e filtrarla con dei colori per avere effetti mai prevedibili è un gioco che piace agli occhi. Ci espandiamo e tutti i nostri sensi diventano più ricettivi a qualunque altra cosa accada in quel momento”.
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