VERSO LA TERZA EDIZIONE

Oltre 200 Progetti per la seconda edizione di Archiprix Italia, la maggior parte decisamente di qualità, ma tutto ciò non riflette quanto viene regolarmente constatato dai colleghi che hanno l’esperienza di partecipare alla commissione per gli esami di stato.

Infatti il livello di progettazione e di preparazione dei partecipanti a detta prova è decisamente molto basso e non è assolutamente vero che i componenti della Commissione d’esami siano particolarmente severi e operino selezioni per impedire nuovi accessi alla professione, come dicono le persone male informate, anzi spesso e volentieri debbono chiudere più di un occhio per non far fare brutte figure alle università stesse.

Allora a cosa è dovuta questa contraddizione? Personalmente ritengo ormai inutile una prova finale che si svolge in pochi giorni e che dovrebbe abilitare all’esercizio della professione, meglio sicuramente una formazione professionale presso studi o aziende per toccare con mano la quotidianità del lavoro dell’architetto e poi partecipare a tanti premi archiprix…

Ma torniamo al nostro premio, i progetti presentati sono stati veramente tanti contro ogni più rosea previsione, evidentemente, pur avendo il Consiglio Nazionale degli architetti, con il suo apparato, dato sicuramente grande risalto al Premio, sono gli studenti stessi che hanno spinto le Università alla partecipazione, in alcuni casi il numero delle tesi presentate dalla singola facoltà è stato superiore al numero consentito dal Bando e siamo convinti che altri studenti ancora avrebbero voluto partecipare…

Quest’anno il Bando è stato anche arricchito da una Sezione Speciale dedicata alle tesi di laurea che hanno riguardato interventi su aree colpite da calamità, perché gli eventi che hanno aflitto la nostra penisola negli ultimi tempi ci hanno fatto pensare che non facciamo abbastanza per la sicurezza delle nostre costruzioni.

Ciò è stato ulteriormente riaffermato nel successivo “Premio Sirica Sicurezza dell’Abitare” che, attualmente in fase di esame degli elaborati da parte della giuria, è stato anch’esso promosso dal Consiglio Nazionale per ricordare il compianto Grande Presidente.

In futuro le prossime edizioni del Premio dovranno avere come capisaldi questi principi fondamentali: la sicurezza degli edifici, l’economicità degli interventi, la sostenibilità.

Ogni edificio dovrà essere per buona parte autosufficiente, costruito con tecniche che garantiscano il massimo grado di sicurezza in caso di eventi sismici senza trascurare l’economicità perché l’ attuale situazione economica del Paese, se non del mondo intero, non consentono sprechi o spese inutili.

Il notevole livello di qualità riscontrato dalla Giuria nelle tesi presentate è stato maggiormente rilevato nei progetti pervenuti dalle Facoltà del Sud, pur essendo invece
la graduatoria finale distribuita su tutto il territorio dal nord al sud.

In ultimo un pensiero alla premiazione svoltasi doverosamente a Napoli in onore di Raffaele Sirica e che ha visto i progetti selezionati per la fase finale esposti su variopinti totem realizzati grazie alla fantasia e collaborazione di alcuni colleghi degli ordini della Campania.

Sicuramente un’esposizione particolare che ha dato maggiore risalto alle tavole esposte e che ha sorpreso gradevolmente gli stessi autori. 

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