Vecchie e nuove pietre

L’architetto veronese Ernesto Pisani ritiene che un restauro debba essere “critico”. Permetta cioè di capire qual’erano lo spirito e il respiro del vecchio manufatto e che l’intervento debba aiutarne la percezione volumetrica e tattile.
Il settecentesco rustico tra i vigneti della collina richiedeva un generale consolidamento e un adeguamento funzionale.
Partendo da una ripulitura totale di tutti gli intonaci e superfetazioni, e mettendo a nudo l’essenza e l’anima del fabbricato, si sono potute operare scelte meditate.
Tutte le strutture dell’ossatura e i volumi interni sono stati evidenziati e fatti parlare.

Il lungo volto della vecchia cantina è contrassegnato da una lunga trave da tetto recuperata nella quale sono stati collocati il camino e i contenitoriCentralità del progetto: evidenziare i volumi interni coniugando l’antica cultura contadina veneta con l’abitare attuale.
Innovazione: parti nuove strutturali in ferro; serramenti nella parte fissa in ferro, nel mobile in legno laccato; ceramiche e parquet in tinte chiare.
Uso dei materiali: scelta rigorosa dei materiali del luogo e della tradizione: pietra di cava con diverse lavorazioni artigianali, recupero di antiche tavelline da coperto sabbiate, mobili su disegno in legno di noce.

Il giardino ha mantenuto i muri esistenti a secco e le alberature autoctone, integrandoli con discrezione con le nuove piantumazioni e i nuovi percorsi.

I volti settecenteschi in pietra sono stati strutturalmente rinforzati, ripuliti nelle connessure e successivamente ristuccati con malta particolare per ottenere un tono caldo e vibrante. Il pavimento in porfido ha, come un tappeto, un disegno in pietra della lessinia bianca.

I nuovi interventi sono di calibrato design e di proporzioni filtrate da vari disegni successivi, molti in scala minima, con particolare cura del dettaglio esecutivo .
Le parti recuperabili o ormai perse sono state trattate nel rispetto dei materiali, in maniera attuale, senza accentuare il contrasto con l’antico ma dialogando lievemente con esso. Elementi inseriti del tutto nuovi sono a sè stanti e riconoscibili immediatamente.Il vecchio fienile, liberato dagli incongrui tavolati e adibito a camera biblioteca, gioca nel contrasto tra le vecchie murature, parzialmente restaurate e integrate con la struttura in legno.Stile e tecnologia italiani

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