Vivere la modernità in Val di Fassa

Qui la natura è bellissima e ben tenuta, gli abitanti sono cortesi e ti vengono incontro, nulla vuol essere più di quello che è: si tratta di una montagna splendida e democratica. È infatti una zona scelta per le vacanze da professionisti e piccoli imprenditori amanti dell’alpinismo, gente diversa dai VIP che preferiscono altre valli con altre regole. Naturalmente gli interni sono diversi da quelli di Cortina: in Val di Fassa semplici e moderni anche se di ottima qualità, nell’Ampezzano straricchi e copiati dagli antichi castelli. In questo appartamento che si trova in una vecchia casa nel paese di Vallonga (Vallongia per i locali) due sensibilità si sono trovate convergenti nel realizzare un unico risultato: un interno moderno ma dal sapore di bosco. I due artefici sono: il padrone di casa con idee chiare su quel che voleva, e l’ufficio tecnico dell’Azienda Defrancesco capace di calarsi nella psicologia del cliente. L’input del committente è stato: rigore geometrico e fluitità degli spazi con un impiego omeopatico del legno sulle pareti.

La scala che porta nella zona notte ha gradini di abete e balaustra di cristallo, mentre le pareti alternano il legno all’intonaco.
Sul ballatoio due sedie antiche in noce intagliato.
Allo sbarco delle scale si trova una parete in porfido grigio bocciardato con alcune lastre tagliate a incastro e sporgenti in modo irregolare. Cucina di Arredamenti Defrancesco.Molto semplice ma bella la scala tutta in legno di abete che conduce al soppalco. Lo sgabello di legno intagliato e dipinto in vari toni di rosso con stemma nobiliare testimonia l’amore del padrone di casa per gli oggetti antichi come complemento di una casa moderna.
Questa stufa in maiolica di fine settecento proveniente dalla Val di Fiemme ha tutti i  caratteri dello stile neoclassico: il color grigio con decorazioni bianche, le lesene poco rilevate, la copertura a gradoni e infine l’urna antica sulla sommità.La risposta di Defrancesco è stata l’invenzione di un piccolo labirinto di stanze e scale, con prospettive alquanto scenografiche ma semplici, con un bellissimo legno che occupa completamente il pavimento e poi appare e scompare sulle pareti. Si tratta di abete antico “seconda patina”, quello più chiaro, il più moderno tra i legni patinati. Il tema dei materiali è stato arricchito, sempre per volontà del cliente, dall’inserimento di acciaio, porfido e vetro col compito di diversificare l’interno dallo stile tradizionale del tutto legno. Ma due pareti completamente foderate di abete ci sono, quelle dell’angolo per la conversazione nell’open space del soggiorno, perché nel momento del relax c’è sempre bisogno di calore materico.

Il soggiorno, costruito intorno a un divano ad angolo minimalista ma comodo, gode di sforamenti prospettici in più direzioni. Molto in carattere l’altorievo in legno dipinto.
Dietro il tavolo da pranzo s’intravede la cucina inquadrata da travi di abete. Tutto qui è stato eseguito su misura, come dimostra l’effetto omogeneo.www.arredamentidefrancesco.com
Artigiani del legno in Val di FiemmeMesso ad angolo fa da protagonista in questo salotto un divano minimalista superimbottito, dove tuffarsi al rientro da una gita o una sciata impegnativa, con sopra un quadro contemporaneo di soggetto alpino: un gruppo di casette realizzate in legno ad alto rilievo che sembrano conversare tra loro. Le opere d’arte contemporanea sono una presenza importante in questa casa, opere sempre improntate al tema della montagna ma di piglio decisamente moderno. Ma c’è una presenza ancor più importante in questo salotto: una monumentale stufa di maiolica di fine ‘700 in rigoroso stile neoclassico con tanto di urna antica sulla sommità. Il suo contrasto col divano minimalista è fantastico: sembrano due estranei, provenienti da epoche molto lontane tra loro, che si guardano in cagnesco.Ancora una vista della scala, realizzata in legno di abete massello come i pavimenti.

Questa è una delle tre camere da letto ospitate nello spazio mansardato dedicato alla zona notte.
Fra le travi sono state aperte due finestrine oscurabili che rendono molto luminoso e areato l’ambiente. Dovendo scegliere, si è preferito avere un letto grande e dei percorsi stretti.

VIGO DI FASSA (VICH IN LADINO) È UN COMUNE DI 1.142 ABITANTI DELLA PROVINCIA DI TRENTO; SORGE IN VAL DI FASSA A 1.382 METRI SLM. È UN CENTRO SCIISTICO DEL COMPRENSORIO DELLA VAL DI FASSA / DOLOMITI SUPERSKI. IL PAESINO, RICCO DI INFRASTRUTTURE ALBERGHIERE, È UN IMPORTANTE CENTRO DI ESCURSIONI ESTIVE NEL MASSICCIO DEL CATINACCIO: UNA DELLE SUE CARATTERISTICHE PECULIARI È LA COLORAZIONE ROSATA CHE ASSUME AL TRAMONTO. IL FENOMENO È DOVUTO ALLA COMPOSIZIONE DELLE PARETI ROCCIOSE DELLE DOLOMITI (FORMATE DALLA DOLOMIA CONTENENTE DOLOMITE, UN COMPOSTO DI CARBONATO DI CALCIO E MAGNESIO). IN LADINO IL FENOMENO PRENDE IL NOME DI ENROSADIRA, CHE LETTERALMENTE SIGNIFICA “DIVENTARE DI COLOR ROSA”. SENZA DUBBIO È PIÙ SUGGESTIVA LA SPIEGAZIONE OFFERTA DA UNA DELLE PIÙ CELEBRI LEGGENDE DELLE DOLOMITI, LA “LEGGENDA DI RE LAURINO”, UN RE DEI NANI CHE AVEVA SUL CATINACCIO, APPUNTO, UNO SPLENDIDO GIARDINO DI ROSE. UN GIORNO IL PRINCIPE DEL LATEMAR INCURIOSITO DALLA PRESENZA DELLE ROSE SI INOLTRÒ NEL REGNO DI RE LAURINO, NE VIDE LA FIGLIA LADINA, SE NE INNAMORÒ E LA RAPÌ PER FARNE LA SUA SPOSA. LAURINO, DISPERATO LANCIÒ UNA MALEDIZIONE SUL SUO GIARDINO DI ROSE, COLPEVOLE DI AVER TRADITO LA POSIZIONE DEL SUO REGNO: NÉ DI GIORNO, NÉ DI NOTTE ALCUN OCCHIO UMANO AVREBBE POTUTO PIÙ AMMIRARLO. LAURINO DIMENTICÒ PERÒ IL TRAMONTO QUANDO, ANCORA OGGI, IL GIARDINO E I SUOI COLORI DIVENGONO VISIBILI.Molto essenziale la camera da letto, con sopra la testiera un grande pannello di abete antico ripiallato che copre tutta la parete. Anche il letto è nello stesso legno e tutto si fonde lasciando scoperto solo l’intonaco del soffitto e della parete vetrata.
Bellissima, e molto più tradizionale, la tavernetta che si trova nel seminterrato. Al centro ottico della stanza, sopra al tavolo, spicca la riproduzione dello stemma del comune di Vigo di Fassa (un torrione con a fianco un paesaggio sotto il sole) che raffigura l’antica torre longobarda costruita quando il comune era una “degania” e che è rimasta intatta fino ad oggi. La boiserie che fodera la stanza riprende il motivo della croce di sant’Andrea, sempre presente negli antichi fienili della zona per ragioni strutturali.

Nella tavernetta che si trova nel seminterrato si cambia registro: si vuole tornare alla calda boiserie della tradizione ladina che qui domina sovrana, e la modernità si limita alla pietra in vista su piccole porzioni di parete e al soffitto intonacato di bianco. In questa stanza forse si serve più spek e birra che lesso con pearà.
Lo stemma parla chiaro: qui siamo in Val di Fassa terra dei Reti e dei Ladini.CENTRALITÀ DEL PROGETTO: UNA SCANSIONE DEGLI SPAZI RIGOROSA MA APERTA, UN’ESTETICA MODERNA REALIZZATA SOPRATTUTTO CON
UN MATERIALE ANTICO: IL LEGNO D’ABETE.
INNOVAZIONE: ESTESE PARETI RICOPERTE CON STESURE UNIFORMI DI MASSELLI D’ABETE DISPOSTI ORIZZONTALMENTE.
USO DEI MATERIALI: GRANDE IMPIEGO DEL MASSELLO D’ABETE DI RECUPERO “SECONDA PATINA”, OTTENUTO PIALLANDOLO LEGGERMENTE.

Un bagno in legno dalle linee molto rigorose, col lavandino quadrato che sembra saldarsi col contenitore che lo sorregge. Moderni ma non minimalisti gli altri sanitari.

Interessante nella camera da letto padronale la parete sulla testata del letto: una stesura uniforme di masselli di abete interrotta solo da una sottile fessura di luce.È QUALCOSA DI PIÙ DI UNO STUDIODI ARCHITETTURA, È UN PRESIDIO PER REALIZZARE QUALSIASI SOGNO CHE RIGUARDI UNA CASA DI MONTAGNA. SONO PROGETTISTI TALMENTE VICINI AGLI ESECUTORI CHE IL PROGETTO SEMBRA ISPIRAR
SI AL VIRTUOSISMO DEI MAESTRI ARTIGIANI, MENTRE LA REALIZZAZIONE ARTIGIANALE DA PARTE SUA TESTIMONIA UN’ESATTA COMPRENSIONE DELLE PIÙ SOFISTICATE ESIGENZE PROGETTUALI. È QUESTO IL SEGRETO PER CUI LE CASE STUDIATE E REALIZZATE SOTTO L’ATTENTA REGIA DI NICOLA DE FRANCESCO SONO SÌ TUTTE BELLE, MA SOPRATTUTTO UNA DIVERSA DALL’ALTRA.
PERCHÉ FATTE SU MISURA NON SOLO DAL PUNTO DI VISTA MATERIALE MA ANCHE SPIRITUALE: SONO RITRATTI DELLA PERSONALITÀ DEI CLIENTI REALIZZATI ATTRAVERSO GLI ARREDI. TALE AFFIATAMENTO È FORSE DOVUTO AL FATTO CHE DA SECOLI QUESTI ARTIGIANI SONO TUTTI “VICINI”, CIOÈ COMPROPRIETARI DEI BELLISSIMI BOSCHI LASCIATI IN PROPRIETÀ COMUNE DALLA MUNIFICA MARGHERITA MAULTASCH CONTESSA

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