UNA VILLA D’ARTE E DI STORIA


Barberino di Mugello, Firenze: Villa Le Maschere, UNA Hotels & Resorts.

Una villa cinquecentesca abbellita nel corso dei secoli torna al suo antico splendore e diventa un resort a cinque stelle in un territorio ricco di bellezza.

VILLA LE MASCHERE: ventidue maschere in pietra serena, classiche e grottesche, decorano la facciata di una delle più belle dimore di campagna del tardo Rinascimento fiorentino, risorta a nuova mèta esclusiva dell’ospitalità turistica, dopo un restauro durato cinque anni. Adagiata sulle colline del Mugello, a dominare il lago di Bilancino, Villa Le Maschere è un resort a cinque stelle che fonde grande valore storico – architettonico e interior design contemporaneo sobrio ed elegante, con mobili di artigiani italiani. Natura e arte, acqua e silenzio, fanno da cornice alle sessantacinque camere e suite e alle otto sale per eventi, affacciate su un giardino all’italiana che abbraccia due piscine e un centro benessere, fino ad allungarsi in un parco di diciotto ettari con sequoie ed essenze rare. Accoglienza calda e informale, servizi personalizzati, ambiente raffinato, la rendono un luogo per rigenerarsi. La cucina propone piatti tradizionali del territorio e creazioni dello chef Fabio Danzo.
Una storia lunga 450 anni.
Costruita nella seconda metà del ‘500 dalla famiglia Bettini, la Villa è passata di mano una sola volta: all’inizio del XVII secolo fu acquistata dalla famiglia fiorentina Gerini, che intervenne con ampliamenti e ristrutturazioni e creò viali e giardini all’italiana. Alla fine del ‘600 lasciò la sua firma Giovanni Battista Foggini, scultore e architetto di corte del Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici, autore di capolavori come quelli scolpiti nella Chiesa del Carmine e nella Basilica della Sant.ma Annunziata a Firenze e progettista di molti palazzi fiorentini, (ricordiamo il magnifico scalone di Palazzo Medici – Riccardi).

Nel Settecento e Ottocento Villa Le Maschere ospitò pontefici, (Pio IX nel 1857), regnanti, (Carlo Emanuele IV re di Sardegna e re Carlo Felice nel 1821), nobili e artisti, che ne fecero teatro di feste come quella per le nozze del marchese Carlo Gerini con Isabella Magnani, che portò a eseguire decori e abbellimenti.
Gli stemmi delle nobildonne che vissero nella Villa, tra cui Caterina de’ Medici sposata con Ottavio Gerini, splendono oggi nella lobby del resort. Agli inizi del ‘900 la Villa venne dotata di bagni, alcuni decorati con le famose maioliche della Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo, già presenti nella Casa del giardiniere, oggi Pavilion Chini, (tredici camere). Nel 1963 la Villa fu abbandonata dai Gerini e iniziò un fortissimo degrado.
Il più importante restauro conservativo della Toscana.
Un accurato recupero realizzato in accordo con la Soprintendenza per i Beni architettonici di Firenze ha permesso di recuperare i decori di Tito Chini, gli stucchi, i pavimenti in seminato alla veneziana e i preziosi affreschi della scuola di Francesco Furini. Due imponenti statue di fanciulle scolpite da Giovanni Battista Foggini alla fine del ‘600 ornano la suite 915 a lui intitolata; i decori floreali a rilievo di Tito Chini impreziosiscono la camera 119; delicati affreschi settecenteschi illuminano la suite 901 dove dormì Pio IX.

 

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