Una sintesi tutta italiana

Intervista di: Alessandra Bettaglio, architetto

A colloquio con Antonella Scarpitta architetto e designer

Nel cuore della Brianza siamo andati a conoscere Antonella Scarpitta, architetto-designer dal 1980, siciliana d’origine ma comasca d’adozione. Le sue origini artistiche (tra gli Scarpitta si annoverano importanti personaggi del mondo della pittura, scultura e architettura) vengono trasmesse nella sua brillante attività professionale, che esercita da 24 anni con grande passione ed entusiasmo, e che deve in gran parte all’insegnamento dell’architetto Marcolli, prosecutore delle teorie della Scuola Bauhaus di Gropius. Fondamentale è stato anche l’incontro al Politecnico di Milano con l’architetto Munari con cui ha condiviso i principi di semplicità ed essenzialità del design. La sua casa – ufficio, dove l’abbiamo incontrata, era una vecchia falegnameria dove l’architetto, proprio nella sala adibita all’esposizione di mobili, ha ricavato un piacevole ed accogliente spazio per lavorare, incontrare i clienti e vivere.

Nelle foto: Un ritratto di Antonella Scarpitta, in basso il rendering dello show room progettato dall’architetto nel centro di Milano per l’azienda Disegno Ceramica.
Divano “Ares” per Bodema.

Qual è, in generale, la sua concezione del design?
Il mio concetto di design è legato a principi di essenzialità e pulizia: fondamentale è proporre oggetti di forma semplice
e funzionale, ricercando nello stesso tempo la limpidezza formale e l’ armonia attraverso la riduzione al minimo degli elementi. In particolare, nei rapporti con le aziende con cui collaboro, il design è a priori determinato dal concetto di “produzione”, quindi dalla conoscenza di quelle che sono le caratteristiche e le capacità tecnologiche dell’azienda. Credo che collaborare con un’azienda per creare un progetto di design significhi conoscerne le problematiche produttive, commerciali e di comunicazione, per far sì che si possa creare insieme un prodotto in cui l’azienda stessa effettivamente si riconosca. Nel progetto di una casa (la mia concezione di design comprende anche la progettazione della casa) mi pongo di fronte al cliente come un tecnico che coordina quello che è il suo stile di vita, mettendo in risalto tutto ciò che rappresenta le sue esigenze e la sua cultura. Solo in questo modo, conciliando cioè il mio stile e il modo di vivere del cliente, sono soddisfatta del mio lavoro.
Cosa pensa del design contemporaneo?
Secondo me oggi c’è molta confusione, dovuta alla produzione di oggetti che non sempre rispondono a canoni di ergonomia e funzionalità, fatti cioè seguendo un intento solamente artistico e finalizzato a se stesso. Un oggetto
deve essere sì bello ma sicuramente finalizzato all’uso che se ne può fare e soprattutto deve essere fuori dal tempo,
tale da poter essere inserito in qualsiasi epoca e contesto. Durante il Salone del Mobile abbiamo potuto vedere
una sua produzione di lavabi molto particolari disegnati per un’azienda russa.

Nelle foto: Lavabo d’appoggio “Degas” nella versione per monocomando per Disegno Ceramica.
La casa-studio dove l’architetto lavora.
Modelli “Silhouette” e “Bicup”, disegnati per Respect con la particolare lavorazione di Corian ® messa a punto dall’azienda.

Qual è stato il suo approccio con l’ambiente bagno?
Il mio primo approccio con questo settore è avvenuto appunto con la Respect, un’azienda di Mosca di arredobagno per
cui ho progettato tre linee di lavabi, utilizzando un materiale all’avanguardia molto particolare che è il Corian®. Questa
volta, sfruttando le capacità tecnologiche della Respect e la valenza tecnica dello stesso materiale, l’ho utilizzato non più per realizzare solamente lastre e piani, bensì per proporre un prodotto di design di produzione e di serie, giocando con gli spessori, le forme e i colori, e soprattutto di grandi dimensioni di aspetto monolitico.
Per me, sia dal punto di vista personale che professionale, lo spazio del bagno ha sempre avuto molta importanza,
proprio per la cultura siciliana da cui provengo che vedeva tale spazio all’interno dell’abitazione con una sua identità,
diversamente, per esempio, dalla cultura lombarda dove invece nelle classiche case di ringhiera i servizi, di piccolissime
dimensioni, erano esterni e comuni. Oggi, ancora di più, la concezione del bagno come luogo di relax e benessere
fa parte della nostra progettazione e si tende a dedicare uno spazio sempre maggiore per la cura della persona.
Oggi collaboro con altre aziende di questo settore tra cui Disegno Ceramica, per la quale sto ristrutturando lo show room nel centro di Milano.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)