Una rivisitazione moderna di un maso tradizionale


A Greis, nei pressi di Bolzano, in un vigneto di due ettari

Un nuovo modo di progettare che si allontana dal vecchio chalet, scegliendo materiali e forme nuove,
ma dando molta importanza ad una problematica oggi molto attuale: il risparmio energetico

A novel design that takes a distance from the usual chalet format, uses new forms and materials, and pays particular attention to energy savings.

Progetto di Werner Tscholl, architetto
Servizio di Maria Galati
Foto di Augustin Ochsenreiter

In una proprietà vinicola di circa due ettari, l’architetto Werner Tscholl ha concepito un nuovo “Taberhof”, un maso tradizionale, a Gries, nei pressi di Bolzano. L’abitazione è stata progettata per una coppia, con annesso un piccolo appartamento con ingresso indipendente. I punti cardine del progetto sono sostanzialmente tre. Primo fra tutti la
localizzazione strategica dell’intervento.

In un’area così estesa l’abitazione è stata collocata in fondo al vigneto in modo da poter abbracciare visivamente l’intera proprietà e portare al suo interno il Rosengarten, le montagne dominanti Bolzano. Secondo punto, progettare una casa la cui forma desse la possibilità di poter vivere l’esterno come un prolungamento degli spazi interni. Infine, progettare non solo una struttura esteticamente gradevole, ma pensare a soluzioni strutturali e costruttive che garantissero un basso consumo energetico.

Secondo la tradizione nordica gli arredi sono molto semplici e lineari.
Il clima di Bolzano consente di godere al meglio le ampie terrazze ricavate tra i due volumi.

La scelta progettuale della collocazione dell’abitazione in fondo al vigneto è stata dettata dalla volontà di creare un continuum visivo tra interno ed esterno, godendo inoltre dello splendido panorama del Rosengarten.

The decision to place the house at the bottom of the vineyard was dictated by a desire to create visual continuity between inside and out, in addition to being able to make the most of the splendid Rosengarten panorama.

Gli spazi abitativi sono contenuti nella “scatola” interna interamente rivestita
in legno e sono stati disposti a sud, sfruttando l’energia solare passiva ed integrando il
paesaggio nella casa grazie alle ampie vetrate.

Architect Werner Tscholl has designed a new ‘Taberhof’ (a traditional holding) in Gries near Bolzano, on a winery of about two hectares. The house has been designed for a couple and has a small annexed apartment with independent entrance. There are essentially three key points to the project. First, the strategic localisation of the building: in such a vast area, the house has been placed at the bottom of the vineyard so that it visually embraces the entire property and provides a spectacular view of the Rosengarten Mountains that dominate Bolzano. Second, the shape of the house let’s you use the exterior as an extension of the interior spaces. Finally, the structure is designed to be not only aesthetically
pleasing but also to guarantee low energy consumption. The shape of the house is the result of an intersection of two volumes, an exterior one with plaster cladding and an interior one with wood cladding.

Il vigneto, dall’interno della casa che sembra “galleggiare”,
è percepito quasi come fosse un prato verde

La forma dell’abitazione nasce dall’intersezione di due volumi, uno esterno intonacato ed uno interno rivestito in legno. La scatola si chiude verso le altre abitazioni, sul retro e verso strada, e si apre verso il vigneto, facendo sì che l’esterno,
visivamente, sia un continuum dell’ interno.
Per sottolineare e rafforzare questo senso di continuum interno/esterno, la struttura è stata progettata come un edificio galleggiante, alzando il piano di calpestio del piano terreno di circa un metro e cinquanta, e consentendo l’accesso alla
casa tramite dei ponti in acciaio zincato, disegnati dal progettista.

La struttura è frutto dell’intersecarsi di due scatole sopraelevate, rispetto al piano terra, il cui accesso è consentito da ponti
in acciaio disegnati dall’architetto Werner Tscholl; all’interno gli arredi, il camino e la scala sono stati realizzati su suo disegno. Le sedie sono di Zanotta e i divani di Polsit.

The structure is the result of the intersection of two boxes raised above the ground floor; access is by means of steel
gangways designed by architect Werner Tscholl; inside, the furniture, fireplace, and staircase also bear his name. Chairs
by Zanotta; sofas by Polsit.

Gli spazi abitativi sono contenuti nella scatola interna interamente rivestita in legno, e sono stati disposti a sud, sfruttando l’energia solare passiva ed integrando il paesaggio nella casa grazie alle ampie vetrate. Tra le due scatole sono state ricavate delle ampie terrazze, visto che, in questa zona di Bolzano, il clima consente di trascorrere
all’aria aperta, in ambienti protetti dal vento, buona parte dell’anno.

Una casa tutta su misura

L’architetto werner tscholl nasce a laces (bz), si laurea in architettura a firenze, e nel 1983 fonda, a morter (bz), lo studio “tscholl werner arkitekt”. Il rispetto per l’ambiente e l’uso di materiali naturali sono gli elementi principali della sua filosofia di progetto, avvalendosi di imprese, durante la fase costruttiva, che utilizzano tecnologie d’avanguardia. La struttura di questo edificio è stata realizzata dalla ditta rasom holz & ko, con sede a nova ponente (bz). I materiali naturali utilizzati, legno, pasta di legno, calce, sughero, sono ottenuti nel pieno rispetto dei più rigidi parametri di bio-architettura.

Il legno non è utilizzato solo come elemento di arredo, ma grazie ad esso possono essere realizzate strutture lignee portanti, preassemblate, con sistemi di incastro orizzontali e verticali che danno solidità e stabilità perfino ad un palazzo. Un modo naturale di costruire che permetterà un risparmio sui costi di costruzione e un basso consumo energetico. Rasom holz & ko

La struttura dell’abitazione è stata realizzata con liste di legno prefabbricate, fornite come elementi di pareti e solai interni e montate sul posto.
Internamente le pareti sono finite in gesso, mentre all’esterno sono state in parte intonacate ed in parte rivestite in legno con un manto di isolamento in sughero, accorgimento che ha permesso un basso consumo energetico.

The unit closes up on the other houses at the back and towards the street, while opening up onto the vineyard so that the exterior provides visual continuity with the interior.
In order to emphasise this sense of interior/exterior continuity, the structure has been designed as a floating building such that the floor surface has been raised by about one and a half metres from the ground with access to the house provided by gangways in zinc-coated steel designed by the architect.
Living areas are contained within the entirely wood-clad box; they are south-facing so as to make use of passive solar energy and integrate with the landscape thanks to the large windows. Between the two boxes are two large terraces; in this region of Bolzano, the climate lets you spend a good part of the year in the open air in areas sheltered from the wind.
The structure of the building has been made using factory-made wooden planks that are supplied as wall and floor elements assembled on site. On the inside, walls have been given a plaster finish, whereas on the exterior they are partly covered in plaster and partly in wood with a layer of cork insulation, which allows for low energy consumption.

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