Una casa a forma di chiocciola


Vivere felici al mare

A Cala di Volpe sulla Costa Smeralda

Come interpretare la Sardegna senza copiare la modesta architettura locale? Rifacendosi ai templi scavati nella roccia del periodo preromano e ai nuraghi, naturalmente.

Questa villa si trova a Cala di Volpe ed è una delle prime costruite dall’architetto Savin Couëlle sulla Costa Smeralda. La proprietaria, una contessa francese amica dell’Aga Khan, aveva potuto scegliere uno dei terreni più belli sia per la posizione panoramica sia per la ricchezza della macchia mediterranea arricchita da arbusti e rampicanti.
L’architetto Couëlle è famoso per i suoi interni organici e curvilinei, fatti a spirale come i gusci delle chiocciole. La contessa da parte sua aveva le idee chiare sugli spazi di cui aveva bisogno, per viverci e per ricevere, e sul tipo di opere d’arte che dovevano decorare le pareti.

Un labirinto perso nei suoi meandri: conchiglia nautilus pompilius

Nautilus Uno dei più straordinari molluschi a conchiglia che possiamo osservare è sicuramente il Nautilus. Esso appartiene alla famiglia dei Cefalopodi e viveva, con una forma leggermente diversa, già nei mari del Cretaceo, 65 milioni di anni or sono. La caratteristica principale del Nautilus risiede proprio nella sua conchiglia: questa, infatti, si presenta come una sorta di cono che si avvolge in una spirale disposta su di un unico piano. Generalmente questa spirale di avvolgimento è di tipo logaritmico così da portare la sua apertura al di sopra del capo dell’animale
che, come il resto del corpo, occupa solamente la camera terminale, cioè la più grande delle concamerazioni di cui è costituita appunto la conchiglia.

La sua spirale è una
formula matematica perfetta…

Il capo dell’animale, protetto da un cappuccio carnoso, sporge dalla conchiglia e possiede più di novanta tentacoli disposti intorno alla bocca. La divisione interna della conchiglia in compartimenti
fa comprendere facilmente il concetto che l’animale, man mano che cresce, costruisce dietro di sè un setto, formando una nuova camera di dimensioni maggiori della precedente.
Si capisce di conseguenza che l’animale ha abitato una dopo l’altra tutte queste camerette. Ma, cosa ancor più importante, osservando questo tipo di conchiglia si capisce come essa permetta il galleggiamento del Nautilus. L’animale possiede inoltre due paia di branchie poste tra il mantello e i visceri e questa cavità è posta in comunicazione con l’ipomio, attraverso il quale l’acqua viene espulsa a getto permettendo al Nautilus di muoversi nell’ambiente acquatico contrariarmente a tutte le altre conchiglie che, costrette dal loro peso, conducono una vita bentonica a stretto contatto con il fondale.

Forme e architetture circolari

Il risultato, personale e fuori dal comune, è stato raggiunto grazie a un’affinità di gusto e di cultura che ha permesso alle due forti personalità di fondersi armoniosamente verso un unico fine: avvolgere chi entra coinvolgendolo in un raffinato organismo architettonico-pittorico, che è il segreto delle grandi dimore storiche.

“Se vuoi una vita felice, devi dedicarla
a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose”.
Albert Einstein

E’ solo una piccola villa, ma pensata con gusto scenografico e una certa grandeur francese.
L’idea dell’interno è semplice: una gabbia circolare alquanto mossa, con un tetto a capanna sostenuto da un pilastro centrale da cui partono le travi disposte in modo asimmetrico.
Il pilastro si collega alle pareti con due archi, anch’essi asimmetrici, che rendono l’interno penetrabile come un formaggio coi buchi.
Accanto scende, semplice ma espressiva, una breve scala in muratura. Armadietti e divani sembrano cementati nel muro come un’unica concrezione morbida e dura, senza soluzione di continuità.
Tutto sembra che si sia formato spontaneamente nel tempo come certe rocce sottomarine piene di alghe e coralli.

Nel blu dipinto di blu…

Nella scelta dei tessuti ha vinto il rigore cromatico della contessa:tra il marrone caldo del legno del soffitto e quello del cotto del pavimento, solo un luminoso bianco e un regale blu, anche nei quadri. Un
ica concessione alla policromia: la serie di nove quadri monocromi, ognuno in un colore diverso, che rallegrano la parete più grande di questo interno. Anche la vista sulla baia è impeccabile, con verdi di differente intensità disposti come quinte su diversi piani
prospettici.

E il mare, tra i più belli della Sardegna, è lì a pochi passi con la sua lingua di sabbia fine e bianca pronta ad accoglierti. I pochi mobili dell’arredamento, come gli oggetti e le lampade, sono antichi e provengono da un antiquario di Grasse. Gli alberi del giardino sono soprattutto ginepri e corbezzoli, i più resistenti al grande vento che in inverno spazza la costa. E anche l’esterno della villa, col suo portico sostenuto da pilastri di granito, sembra difendersi dal forte clima.

"La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro".

Emilie Chatelet

 

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