Un tuffo nel Rinascimento

Il piacere di soggiornare in un’antica villa sulla strada del chianti

Progetto: Maria Luisa e Carlo Winchler
Località: Mercatale Val di Pesa
Art Direction: Maria Luisa Carrara
Testo: Walter Pagliero Foto: Athos Lecce

Villa Belvedere è una costruzione cinquecentesca relativamente piccola per quei tempi, ma progettata ed eseguita dallo stesso staff delle grandi ville medicee sorte negli stessi anni, tra cui la splendida residenza di caccia di Artimino. Lo si intuisce dalla tipologia della sua architettura come dai dettagli ornamentali sia esterni che interni, tra questi ultimi i camini. Molto bello e tipico di quell’epoca, anche se semplice, il camino illustrato nella pagina a fronte: un largo architrave, sormontato da una ricca cornice, poggia su due pilastrini con capitello a mensola e regge a sua volta una cappa piramidale poco rilevata. L’insieme è austero e nello stesso tempo imponente, con i suoi elementi decorativi realizzati nella classica pietra serena tanto usata, in Toscana. Il camino non è più funzionante, ma pende ancora al suo interno la cremagliera dove si appendevano le pentole per scaldare l’acqua, essendo il piano alto originariamente occupato dalle stanze da letto e dal guardaroba. Perchè non viene più utilizzato? La ragione è semplice: questi grandi camini aperti sovradimensionati rispetto al nuovo taglio degli ambienti, non erano e (non sono esenti) dal produrre fumo all’interno delle camere.

Anche dalle case coloniche della tenuta di Villa Belvedere si gode uno stupendo panorama delle valli del Chianti

Maria Luisa e Carlo Winchler sono gli eredi di questa antica tenuta vicina a Campoli, sulla strada del Chianti che da Firenze va a Siena. Al centro di essa vi è la splendida villa Belvedere, così chiamata per la sua posizione panoramica, costruita alla fine del ‘500 dai Medici che ne erano i proprietari. I Winchler, lorenesi d’origine, arrivarono a Firenze nel ‘700 al seguito del granduca Pietro Leopoldo di Lorena come funzionari di fiducia. Gli ultimi eredi, che si sono trasferiti a Milano, hanno pensato che il miglior modo di tener viva questa dimora, da loro non più abitata, fosse farla diventare uno château relais usufruibile da chi apprezza la campagna toscana.

Un tuffo nel Rinascimento elementi d’arredo da antica casa patrizia

Il piacere di soggiornare in una villa del ‘500, passata di mano in mano senza mai subire i danni dell’abbandono, è dato anche dal fatto di sentirsi ospiti in una famiglia che nel tempo ha accumulato mobili e oggetti di vari stili ed epoche, unificati da un gusto che continua nelle generazioni. Nella foto grande: il tavolo da pranzo apparecchiato in stile country, forse con disappunto dell’avo in divisa da ufficiale fiscale militare che lo controlla dall’alto.
Lo stemma nobiliare che sormonta la porta è quello dei conti Galletti da cui proveniva la bisnonna paterna; loro era la Torre del Gallo di Firenze.

Agriturismo e prodotti di qualità

La "Villa Belvedere Campoli s.r.l." è la società a carattere familiare che gestisce sia lo château relais nella villa principale, sia l’agriturismo nelle bellissime dipendenze, ma anche l’attività agricola che si fonda essenzialmente su tradizionali impianti di vigne ed ulivi. Da quelle uve si ricavano due vini rossi eccellenti: un chianti classico gallo nero certificato DOCG e una selezione numerata d’annata di vino rosso toscano, entrambi con l’etichetta "Villa Belvedere". Con la stessa etichetta fanno una grappa prodotta con distillato di pura vinaccia della zona del chianti classico e in vin santo da dessert invecchiato in botte di rovere. Dalle olive staccate a mano dalla pianta quando sono perfettamente mature ottengono un olio di prima spremitura a freddo, con acidità inferiore allo 0,5% e dal sapido ma delicato gusto toscano, di cui gli ospiti stranieri fanno incetta.

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