Il campanile della chiesa di San Giorgio a Poleo – Schio (Vicenza) Linearità, trasparenza e misura ispirano il progetto realizzato da Anne Marie Longrigg e Giovanni Vio. Un campanile che, con le sue linee schiettamente contemporanee, si accosta a una chiesa ottocentesca, della quale ripercorre i moduli compositivi. Una dimostrazione di come il campanile costituisca sempre un apporto significativo per l’edificio di culto. CHIESA OGGI architettura e comunicazione indisse nel 1999 il primo "Concorso nazionale per il progetto di un campanile". Si voleva sottolineare l’importanza di questo elemento anche al giorno d’oggi. E la possibilità e plausibilità di progettare ed erigere un campanile – questo elemento antico, che è un simbolo della chiesa – accanto a edifici Fu realizzata su progetto di Antonio Caregaro Negrin, attivissimo architetto scledense, eclettico, noto per la lunga collaborazione con l’industriale Alessandro Rossi che determinò le principali trasformazioni proto-industriali di Schio e la realizzazione della “Nuova Schio”, quartiere residenziale operaio ispirato al modello della città giardino. La notte del 27 marzo 1995, durante una furiosa bufera, il piccolo campanile in mattoni, alto circa cinque metri, crollò per il vento. La posizione planimetrica del nuovo campanile ricalca quella della struttura crollata: appoggiata al pendio, con un leggero allontanamento verso ovest rispetto al corpo della chiesa per ottimizzarne la visione frontale e facilitarne la costruzione. La chiesa è a navata unica con due cappelle laterali. Il senso della lunghezza è accentuato dall’avanzamento della porzione centrale della facciata.
Tale processo compositivo giustifica una soluzione a pianta rettangolare del nuovo campanile ove le proporzioni sono di 1:2. Il campanile è costituito da una struttura a traliccio d’acciaio, leggera, veloce da installare, molto resistente alle sollecitazioni dinamiche, poggiante su di un’area ridotta. Alla gabbia in acciaio è sovrimposto un parziale rivestimento a pannelli opachi che avvolgono il lato principale e parte dei lati lunghi. I pannelli sono prefabbricati fuori opera con cemento armato lavato e bocciardato, lasciando alcune fascette lisce, composto con inerti scelti in modo da combinarsi al colore dell’intonaco della chiesa. I pannelli collaborano con la struttura. Durante la costruzione, le campane sono passate da tre a nove, e questo ha portato a invadere uno spazio maggiore in senso verticale.
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