Un recupero a forti tinte


Antico cascinale restaurato

Il passaggio tra esterno e interno è fondamentale
per la percezione di questa casa – fortezza in continuità con la natura.

Una casa-podere del ‘500 sul Monte Morello diventa un accogliente agriturismo.

A otto chilometri da Firenze, un’antica casa-podere della tenuta Lanciano è oggi divenuta un ospitale bed and breakfast.
Qui la vita in villa ritrova un po’ del sapore originario dell’epoca d’oro del Rinascimento, qui il riposo assume i contorni di un’avventura fantastica: lo annuncia il volto esterno della casa, che ha qualcosa della rocca e la solida bellezza della pietra antica. La quadratura delle aperture, la ricercata disposizione delle pietre nei vialetti, la linearità dei volumi, sono tutti elementi che evidenziano l’accuratezza della costruzione.

Per essere perfettamente felici bisognerebbe non sapere nulla della propria felicità: ma c’è mai stato un solo sentimento umano, per quanto puro, che non sia stato sfiorato da qualche impercettibile riflessione?

Jankélévitch

Una delle porte (visibili anche nelle pagine seguenti), costruita con legno di recupero acquistate presso “Antiche porte del passato” di Perugia; pavimento di recupero in cotto imprunetano; divanetto “Il sofà” di Perugia.

Il portale dal sapore antico

Il restauro ha mantenuto le caratteristiche originarie rivisitandole.

Il restauro ne ha mantenuto le caratteristiche rivisitandole con rinnovata energia, e grazie alla sua originaria omogeneità col paesaggio, l’edificio risulta pienamente godibile anche al gusto contemporaneo.
Il passaggio tra esterno e interno è fondamentale per la percezione di questa casa – fortezza pensata in continuità con la natura. Entrando, un’emozione subitanea accompagna il visitatore in tutti i suoi spostamenti; si viene accolti
dalla robustezza delle pietre e dalla bellezza del colore: le pareti sono ricoperte da un intonaco dalle tinte forti che è una sorpresa e insieme un’affermazione di personalità. Le travi a vista che sorreggono il cotto rifiniscono il quadro
con una raffinata contrapposizione di materiali, perché l’architettura d’interni non vive solo di continuità ma anche (forse soprattutto) di disgiunzioni, e qui, come tra poli elettrici di diverso segno, sboccia un dialogo tra le pareti
liscie intensamente colorate e i soffitti con materiali rimasti nudi nella loro ruvida realtà. A vincere è il fascino primordiale della schiettezza e della verità costruttiva, che si sposa a pochi ma raffinati elementi di arredo.

QUALITÀ DEL RESTAURO E DEL RESTYLING

Il progetto ha valorizzato le preesistenze facendole convivere con la modernità e la personalità dell’intervento arredativo. Convivenza di segni della tradizione rinascimentale con una sensibilità cromatica molto attuale.
I materiali, dalla pietra al legno, al cotto antico sono stati ripristinati accostando una moderna presenza di colori forti alle pareti.
Nuove tecnologie tese a dare il massimo di comfort col minimo di invasività, come il riscaldamento e il rifrescamento con serpentine occultate nelle pareti.

Pavimento decorato con piastrelle antiche della ditta “Recuperando” di Lucca. Lo schienale della panca è una porta antica decorata dalla pittrice argentina Marta Nievo.
Pavimento in cemento piallettato con vernici adatte al calpestio; arredo antico di recupero; luci acquistate presso “Illum” di Firenze.

Muro di sassi

Muri e travi a vista, pareti intocanate dai colori
forti, arredo minimale
caratterizzano le camere da letto dall’atmosfera calda ma essenziale.

L’arredo minimale accompagna il sonno ma ogni letto ha come testata un’antica porta dipinta, poggiata con grazia. La luce scivola sulla parete variandone i toni e la parete diventa cornice: il gioco è fatto. Solo le pietre e le travi restano come ricordo, il resto è colore, e questa suadente invasione finisce col sopraffare, accompagnando l’ospite nei momenti di riposo.

I mobili, i letti e le sedute sono su disegno, realizzate da falegnami locali; le lampade sono di recupero.

TIZIANA VIVARELLI
architetto
Nata a Firenze nel 1953, dopo la maturità scientifica
frequenta l’Accademia Cappiello e contemporaneamente
l’università dove si laurea in Architettura nel 1981. La
sua formazione professionale diventa operativa in una società, la PAM, che progetta “contract” americani per forniture alberghiere. Nel 1992 inizia la libera professione specializzandosi nel recupero e conseguente riarredo, con molta attenzione per il fruitore finale. Le piace trovare fonte d’ispirazione nei materiali di recupero, mobili e oggetti compresi.

 

 

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