Servizio di: Tiziana M. Zanchi A colloquio con Stefano Contini un protagonista dell’arte contemporanea Contini è uno dei pochi, illuminati galleristi che ha capito il valore dell’opera contemporanea come protagonista Giovane, brillante, dinamico, toscano d’origine (nasce a Pistoia nel 1950) Veneziano d’adozione, Stefano Contini ha coniugato in sé la salacia, l’arguzia, ed il piacere per la battuta tipica della sua terra d’origine, alla dolce morbidezza e soave cortesia scevra di cicisbeismo, tipica del "signore veneziano". Da sempre innamorato del mondo dell’arte ha per intento di aprire una galleria ma è troppo giovane, 18 anni. Inizia la sua esperienza lavorativa nella Rizzoli Editore e Rizzoli Finarte (1968/’79). Questo duro tirocinio gli è utilissimo per conoscere a fondo l’arte e spaziare dall’antica, Nela foto a destra: Aguzzi "Maldive", 2003, Olio su tela, cm. 120X120 IGOR MITORAJ – Polacco nasce in Germania nel 1944 "Mio paradiso" è il corrispettivo del cognome Mitoraj. Letto in chiave glottica questo nome contiene i sé la radice "mito"; una predestinazione, un vaticinio… Certo è che il successo e la perfezione Mitoraj se l’è conquistati lavorando duramente, senza nulla concedere alle mode né alle correnti. Scelto il proprio stile lo ha difeso strenuamente. Questo tenace mitteleuropeo studia all’Accademia di Cracovia sotto la guida di Tadeusz Kantor. Nel ’68 approda a Parigi, naviga poi per il Messico e l’America del Sud, torna a Parigi e nel ’76 espone presso la Galleria La Hune. FERNANDO BOTERO – Medellìn, Colombia 1932. Espone per la prima volta nel 1948. Nel 1951 si trasferisce a Bogotà dove conosce esponenti dell’avanguardia. Nel ’52 vince il secondo premio al IX Salone degli Artisti Colombiani e parte per l’Europa. A Madrid si iscrive all’Accademia, raggiunge Parigi, ma l’Avanguardia francese lo disillude. Nel ’54 la passione per il Rinascimento lo porta a Firenze. Nel ’56 scopre la possibilità di espandere e dilatare il volume delle forme. Nel ’59 e nel ’61 vince il Premio Guggenheim. Vive tra New York e Pietrasanta. FABIO AGUZZI – Milano 1943 Enfant prodige frequenta il liceo artistico e l’Accademia di Brera. Scolpisce con Alik Cavaliere dipinge con Vincenzo Ferrari ed è assistente di Annibale Bilione. Espone nella Galleria Ettore Gian Ferrari. Nel ’91 conosce Contini. Il vero tema del suo lavoro è la luce: cesti, poltrone, giocattoli pur esaustivamente dipinti sono un pretesto per usare la luce e "farne pittura". Chagall "Visions de Paris", 1953, Olio su tela, cm. 33X46 IDA BARBARIGO – Venezia 1925 Studia architettura e si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Venezia sotto la guida del padre Guido Cadorin. Viaggia in Europa senza abbandonare Venezia sempre dipingendo e dedicandosi all’incisione, ritraendo la realtà circostante. SANDRO CHIA – Firenze 1946 Si può considerare una delle figure più rappresentative della ricerca contemporanea. Durante gli anni ’80 è protagonista della transavanguardia movimento creato dal critico Achille Bonito Oliva. Nell’84 e nell’89 ha esposto alla Biennale di Venezia, nell’84 al Guggenheim e nel ’95 al Metropolitan Museum off Art di New Yok. Nelle foto: Botero "Donna che beve con gat NAVARRO VIVES – Catalano nasce in Francia nel 1931 MARC CHAGALL – Russia 1887 – Francia 1985 Di famiglia ebraica, nel 1910 si trasferisce a Parigi frequenta artisti ed intellettuali d’avanguardia quali Jacob,Cendrars e Delaunay. Aderisce al movimento che Apollinaire definisce "Orfismo". Nasce una narrazione realizzata per allusioni e simboli attingendo ad immagini archetipe di una memoria colletiva. Nelle foto: Arlati "Blau", 2002, Tecnica mista su tela, cm. 100×100 JOAN MIRÓ – Barcellona 1893 – Palma di Maiorca 1983 Nel 1919 soggiorna a Parigi e dopo un periodo "fauve" si avvicina al surrealismo mantenendo però una sua autonomia. Nel 1925 passa all’immaginario con la serie "dipinti di sogno" che preannunciano l’astrattismo lirico. Le sue tele si animano di segni e oggetti che rievocano la poesia magica infantile, appaiono uccelli, astri, donne e giocattoli di un’incantevole freschezza che riversa nella sua attività di scultore e ceramista. GRAHAM SUTHERLAND – Londra 1903 – 1980 Frequenta il Goldsmitshs’ Colegge of Art di Londra. La natura, il paesaggio con le sue singolari e spaventose trasformazioni sono temi dominanti della sua arte. La conoscenza del visionario Blake e del surrealismo di Klée, Picasso, i soggiorni a Venezia nella Francia meridionale arrichiscono di cromatismo la sua tavolozza. Dal ’49 inizia la serie dei ritratti intesi però come studio di una continua metamorfosi dell’organico. Nelle foto: Sutherland, "Interior", 1966/67, Olio su tela, cm. 285,5X244 VIRGILIO GUIDI Roma 1891 – Venezia 1980 Si Diploma all’Accademia di Belle Arti a Roma. Dal 1935 si stabilisce a Venezia. I paesaggi veneziani sono ricchi di una nuova luminosità, nel ’39 si accosta all’astrattismo prosegue il suo lavoro di "riduzione" fino a creare puri piani di colore – luce. Nel ’51 aderì allo "spazialismo", dal ’60 compaiono le architetture umane, cosmiche e i grandi ZORAN MUSIC Gorizia 1909 Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Zagabria. Arrestato dalla Gestapo, interrogato e torturato non collabora. Nel novembre del 1944 viene registrato a Dakau come prigioniero 128231. Dal ’52 vive anche a Parigi dipinge lagune, distese carsiche con cavalli, muretti a secco, visioni di pace, ricordi di un’infanzia serena. Espone a New York. Nelle foto: Music "Uomo" 1998, Olio su tela, cm. 130X97 MARIO ARLATI – Milano 1947 Studia alla Scuola d’arte del Castello Sforzesco. Nel ’70 "scopre" Ibiza" e la sua propensione all’informale – materico. Il continuo lavoro di erosione che il vento, la salsedine, il sole producono sul territorio e sui manufatti si ritrova nei suoi bianchi, muri corruschi, nei suoi blu assoluti, sezioni di mare o cielo, accezioni della simbiosi uomo – natura. Vive e lavora tra le Baleari e Milano. Contini Gallerie www.continiarte.com contini@continiarte.com |