Il fascino sottile di un interno bianco caratterizzato da personalissimi tocchi di colore.
Progetto di Federico e Giovanni Francolini, architetti Servizio di Stefania Pontini, architetto Intervista di Walter Pagliero Foto Sarah Angel Bezzecchi
Quando in redazione è arrivato il servizio fotografico di questo appartamento, l’abbiamo trovato struggente, cioè seduttivo e coinvolgente come certi interni viennesi d’inizio ‘900 concepiti con grande raffinatezza poco prima della fine dell’impero austro – ungarico… G. Francolini: Non capisco bene il significato della parola “struggente” riferita a un interno. Se vuol dire che è emotivamente coinvolgente la cosa non può che farmi piacere. Io posso solo descrivervi come è avvenuto il processo progettuale e la sequenza con cui sono state prese certe decisioni. I proprietari, una giovane coppia di Fano, hanno dato al nostro studio l’incarico di progettare l’interno del loro appartamento situato in una nuova costruzione di tre piani che altri avevano progettato e quasi completamente realizzato; a noi rimanevamo solo da decidere la distribuzione delle zone funzionali (in uno spazio parecchio bloccato) e la supervisione dell’arredamento.
Il progetto ha voluto valorizzare il lungo spazio vetrato che dalla cucina va fino alla camera da letto.
Divano bianco modello “Kim”, Busnelli; poltrona bianca “Fumoir”, Poltrona Frau; lampada da terra viola, Oakom; Lampade a parete “Click”, Masiero; tavolino, Ikea; tappeto in pelle, Parentesi Quadra. La scrivania è un mobile di famiglia riverniciato di bianco.
Entrando nello spazio quasi finito, la cosa che ci ha colpito è stata la forma allungata dell’appartamento e il fatto che solo una delle due pareti principali era illuminata da finestre disposte a intervalli regolari. Noi abbiamo deciso di valorizzare questa particolarità, considerandola un elemento in grado di dare carattere a uno spazio continuo che dalla cucina poteva arrivare fino al soggiorno passando per il pranzo.
Una quinta divide l’area della cucina dall’intimo angolo pranzo.
Tavolo, Ikea; sedie, Kartell; lampadario, Oakom. Il contenitore utilizzato come quinta è stato eseguito dalla ditta Morelli & Ricci di Villa Fastiggi (PU). Nell’immagine piccola: cucina di Effeti Cucine; fari da incasso, iTre. Pavimento in rovere naturale fornito da Interni 32.
Quindi abbiamo lasciato completamente visibile e libera la parete finestrata, mettendo i mobili (tutti tranne il divano) sulla parete opposta, e interrompendo lo spazio unificato solo con quinte che fanno da filtro tra una zona e l’altra. Per completare il ruolo di elemento visivo unificante della lunga parete, alla luce naturale abbiamo aggiunto quella artificiale sotto forma di piccole appliques intervallate tra le finestre, che continuano su altre pareti del soggiorno. Forse è proprio questo elemento di luminosità diffusa che, tendendo a smaterializzare l’interno, lo rende un luogo quasi astratto, uno spazio interiore introverso. La scelta di mettere mobili bianchi tra pareti bianche è stata meditata a lungo.
Qualità dell’intervento
Centralità del progetto: valorizzare l’andamento longitudinale dell’appartamento, creando un open space che va dalla cucina alla camera. Innovazione: la luce diffusa naturale si sposa con quella, egualmente diffusa, delle appliques. Uso dei materiali: a pareti e mobili bianchi si contrappone un pavimento in rovere naturale. Nuove tecnologie: luci dimmerabili.
Anche la camera da letto fa parte del lungo open space senza diaframmi.
Perfettamente intonato alle pareti l’armadio in legno laccato lucido con ante scorrevoli. È stato realizzato da Morelli & Ricci di Villa Fastiggi (PU) su disegno dello Studio. Lampade da parete “Pioggia”, Masiero. In bagno: lavandino della ditta Cosmic Container, contenitore con specchio su disegno dello Studio; sanitari, Flaminia; lampade da soffitto, iTre.
Biografie
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FEDERICO E GIOVANNI FRANCOLINI, architetti Insieme hanno fondato nel gennaio del 2003 lo Studio Associato Architetti Francolini con sede a Fano, nelle Marche. Lo Studio si occupa di progettazione e direzione lavori di spazi commerciali, allestimenti fieristici, interni abitativi, architettura, edilizia e concorsi. Sono partiti realizzando un’enoteca nello storico Palazzo Gradari di Pesaro vincendo lo specificoconcorso. Molte aziende marchigiane li hanno poi impegnati in realizzazioni fieristiche in Italia e all
217;estero. Hanno collaborato con strutture come Format, Barberini Allestimenti, Isolo Duemilatre. L’elenco degli interni abitativi da loro curati è particolarmente affollato e riguarda prime e seconde case a Fano, Pesaro e Riccione. Il loro stile di lavoro è sempre preciso, puntuale e con preventivi realistici. |
Non volevamo elementi troppo presenti che potessero distrarre dalla lettura di questo spazio allungato, era meglio il bianco perché più silenzioso nei confronti della spazialità globale. L’appartamento era già ricco in sé come distribuzione planimetrica.
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