Un gotico moderno per la facciata, Arch. Sergio Bombini

Con particolare sensibilità verso il desiderio di riconoscibilità, Sergio Bombini ha disegnato una struttura nella quale si intrecciano diversi richiami di carattere storico, pur entro forme sobriamente contemporanee. Il complesso dispone di diversi livelli ma è unitario e compatto, ricco di segni caratterizzanti.

L’architettura ecclesiastica è quella nella quale più forte si percepisce la necessità di recuperare la valenza simbolica.
Il complesso parrocchiale di S. Caterina da Siena a Bisceglie risponde a questa esigenza di significato storicamente radicato con l’utilizzo dell’arco a sesto acuto come momento caratterizzante della facciata, alla quale anche il rosone e il portale in legno dalla presenza massiccia conferiscono un tono di particolare dignità.
Il nuovo complesso si inserisce in un quartiere cresciuto con l’edilizia popolare del secondo dopo-guerra e degli ultimi tre decenni, apportando una importante variazione formale nello sviluppo del tessuto urbano.
Il lotto era in precedenza occupato da un altro complesso ecclesiastico ultracinquantenne, demolito perché staticamente insicuro. La nuova chiesa, entro limiti dimensionali definiti, ha dovuto rispondere alle esigenze di un quartiere la cui popolazione è nel frattempo cresciuta numericamente. La sua forma ne fa, come richiesto dalla comunità di circa 6.500 parrocchiani, un chiaro luogo di riferimento.

Sezione trasversale verso lo spazio absidale
dominato dalla grande croce.
Il sagrato, caratterizzato dal profilo a sesto acuto
della facciata e dal campanile angolare.

Il lotto su cui insiste, perpendicolare alla costa adriatica, è rettangolare e pianeggiante. L’edificio si sviluppa lungo il proprio asse, che vede allinearsi i luoghi liturgici e i momenti di servizio.
L’aula rettangolare si estende sino al presbiterio, sotto la copertura in legno lamellare che coi suoi costoloni ne ritma la lunghezza. Sui fianchi si allineano le diverse aperture, delle quali particolarmente significativa è la finestra a croce che si apre su entrambi i lati a metà della navata. Le altre finestre, abbassandosi progressivamente verso l’altare, accompagnano il movimento leggermente discendente della copertura stessa.
In tal modo si ottiene una luminosità crescente verso lo spazio presbiteriale, dove le sedute degli accoliti si dispongono con movimento semicircolare a partire dalla sede del presidente, definendo così uno spazio dall’andamento absidale sopra una pedana che, riprendendo il movimento delle sedute, si presenta con profilo ellittico verso l’assemblea: una
disposizione che conferisce un senso di apertura all’assieme, e sottolinea la presenza del crocifisso, alto sulla parete di fondo.

Nel corpo della chiesa si aprono diverse finestre:
quella centrale è a forma di croce.

Al di là di questa si trovano la cappella feriale, la sacrestia con gli uffici e locali vari, mentre nel piano seminterrato si trovano spazi polivalenti per le attività parrocchiali. In questo modo tutto l’organismo della chiesa è compatto, raccolto sotto l’abbraccio del tetto il cui profilo a sesto acuto in facciata progressivamente si appiattisce, per terminare da parte
opposta in forma di arco a tutto sesto.
Grazie alla copertura che aggetta con sporgenza protettiva, tutta la facciata assume, nella sua integrità, la funzione di portale e rimanda alle immagini dei portali gotici medievali. L’arco ribassato che si disegna nel prospetto frontale, tra il rivestimento esterno in pietra nella parte bassa e quello intonacato nella parte alta, funge da premonizione dell’andamento a scendere della copertura.

Complesso Parrocchiale S. Caterina da Siena a Bisceglie (Bari)

Indirizzo: Via S. Caterina da Siena, Bisceglie
Committente: Arcidiocesi Trani-Barletta- Bisceglie e Parrocchia S. Caterina da Siena
Progetto architettonico:
Ing. Arch. Sergio Bombini, Bisceglie (Bari)
Calcolo Strutture:
Studio Ingegneria Ventura, Bisceglie (Bari)
Copertura: legno lamellare con rivestimento in zinco-titanio

Sezione longitudinale. Dietro alla parete absidale, la cappella feriale e la sacrestia.
L’aula a navata unica con l’andamento a scendere della copertura si protende verso il presbiterio.

La scalinata che porta al livello di accesso all’aula, assume anch’essa un aspetto significativo e aggiunge solennità al sagrato. Su questo, in posizione angolare si erge il campanile: dal disegno sobrio e anch’esso non privo di richiami alle forme tipiche di epoca medievale, con aperture a bifora che mostrano sui diversi lati le campane.
Grazie alla ripresa di motivi architettonici antichi il complesso parrocchiale,pur nella sobrietà del disegno, diventa fortemente connotato, immediatamente riconoscibile, radicato nella tradizione.

(L. Servadi
o)

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