Un gioco di specchi


Una casa dove convivono due epoche storiche.

L’architetto Fabio Naldi ha ristrutturato un piccolo appartamento di 50 mq. all’interno di un palazzo storico, nel cuore di Firenze.
Il risultato è un gradevole open space soppalcato dove si coniugano strutture antiche e moderne.

progetto di Fabio Naldi, architetto
servizio di Maria Luisa Bonivento
foto Tiziano Canu

Voglio essere al centro della città, diventarne parte, camminare ogni giorno, dimenticando di possedere un’automobile.”
Paolo Massa, americano di nascita, ha deciso di vivere molti mesi in Italia e ha scelto una città d’arte come Firenze. In una delle strette strade nelle vicinanze del Ponte Vecchio, sulla riva sinistra dell’Arno, si è innamorato di un’abitazione
ricavata dai resti di un’antica torre medioevale rinvenuti nel cinquecentesco Palazzo del Corno, sventrato dalle bombe tedesche all’alba del 5 agosto 1945. La ristrutturazione, operata da Fabio Naldi, architetto fiorentino, esperto in interventi in castelli e palazzi storici, coniuga Medio Evo e high tech, contrapponendo materiale metallico a muratura in
pietra duecentesca, facendo facilmente convivere l’antico e il decisamente moderno.
Di grande effetto è la muratura duecentesca (nell’immagine a sinistra) ripulita a mano con spazzole in ferro e una soluzione di acqua e acido muriatico.
Contrapponendo materiale metallico e cristallo a un divano dal colore solare, il progettista è riuscito a far convivere felicemente l’antico e il moderno, creando una zona giorno incantevole seppur in spazi ridotti. Al livello superiore (nelle pagine seguenti), l’antico soffitto in legno, venuto alla luce eliminando una controsoffittatura, ripulito e incerato, fa da
volta alla camera da letto e allo studio.

La parete in muratura di pietra duecentesca fa da
sfondo a pezzi di design contemporaneo.

Nella pagina a fianco, tavolino basso “ambo” di Enzo Mari, Zanotta; divano “Silver” di Leonardo Volpi, Edra.
Specchio “Ultrafragola” di Ettore Sottsass, Poltronova; applique “Giocasta”, Artemide.
Poltrona di Charles Eames acquistata presso i F.lli Mariani di Lucca; lampada da terra di Nicola Falcone; cucina su disegno dell’architetto; elettrodomestici, Gaggenau.

In Edicola

In evidenza la particolarità del pavimento del piano superiore. Parte in legno e parte in grigliato metallico, crea una
continuità con il piano terreno, dove è situata la zona giorno. L’angolo studio è individuato semplicemente da una
piccola scrivania con piano in cristallo. Sullo sfondo l’essenzialità del locale “guardaroba” esprime il gusto minimalista
presente in tutta la casa. Sedia, FPE di Ron Arad, Kartell; applique, Katon.
L’antico soffitto in legno ripulito e incerato come un tempo, fa da volta alla camera da letto e allo studio che, protetti da una ringhiera metallica, si affacciano sul soggiorno.

È stato riportato allo splendore di un tempo l’antico
soffitto in legno che “scalda” la camera da letto.

 

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